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FEDERICO'S POV
Mi svegliai e non mi ricordai nemmeno di essermi addormentato.
Avevo sempre Giselle fra le mie braccia e non c'era cosa più bella.

Facendo attenzione a non svegliarla, appoggiai le mie labbra sulla sua fronte e spostandole delicatamente i cappelli dal suo viso, sentii che bruciava ancora.

Aveva ancora la febbre cazzo.

Anche se aveva preso la tachipirina non gli era scesa per niente.

Lentamente cominciò ad aprire gli occhi e appena i nostri sguardi si incrociarono, mi sorrise teneramente.
"Come stai? Scusami se ti ho svegliata... non volevo...." le sussurrai dolcemente.
"Sta tranquillo... insomma... mi gira sempre un po la testa..."
"Questo è normale... che dici, riproviamo la febbre?"

Annuì.

Si spostò un pochino da me in modo tale che io riuscissi ad afferrare il termometro che avevo appoggiato sul comodino poco prima.
Lo presi e le alzai la maglietta.
Poi glielo misi sotto il suo braccio e lei appoggiò ancora una volta la testa sul mio petto.

"Grazie per essere rimasto qui con me..." sussurrò.
"Lo sai che mi piace un sacco prendermi cura di te..."

Accennó un sorriso.

Pochi secondi dopo suonò il termometro, così glielo tolsi e guardai la temperatura.

"A quanto è?" Chiese curiosa.
"38" risposi abbassando lo sguardo.

Giselle si voltò dall'altro lato del letto dandomi le spalle.

"Dai piccola... non fare così..." la consolai dandole qualche piccolo bacio umido sulla spalla.
"Odio avere la febbre" sbuffó.
"Lo so... hai freddo? Vuoi che ti porti qualche altra coperta?"
"No tranquillo, anzi ho anche caldo..."
"Almeno questo è un buon segno. Se hai caldo vuol dire che la febbre ti sta abbassando..." le accarrzzai una guancia.
"Guardiamo un film?" Chiese dopo.
"Sei sicura di farcela?"
"Sono malata, non in fin di vita"
"Ahahah d'accordo" risi.
"Che film vuoi vedere?" Mi alzai dal letto per andare ad accendere la tv.
"Qual'è il tuo preferito?"
"Smallville"
"Allora guardiamo questo" dissi. sorridendo.

Sorrise pure lei facendo gli occhi a cuoricino.

Presi il cd del film e lo misi nel registratore della televisione.
Premetti play e il film partì.

Ritornai sul letto, vicino a Giselle, che appoggiò ancora la testa sul mio petto, mentre le sue braccia mi cingevano sui miei fianchi.
Misi una mano sulla sua schiena e l'accarezzai.
Lei si strinse più a me ed io le diedi un bacio sulla fronte.

"Ti ricordi quel concerto che io e Ben dovevamo fare in Spagna?" Parlai io d'un tratto.
"Sì, perché?" Spostò il suo sguardo dalla tv a me.
"È stato anticipato..."
"Ah... e... a quando?"
"D-devo partire d-domani..."
"E allora? Cosa c'è che non va?"
"T-tu n-non p-puoi v-venire i-in queste condizioni..." mi tremó la voce.
"Non mi vuoi più a vedere il concerto?" I suoi occhi diventarono lucidi.
"No Giselle, ma cosa stai dicendo?" Sbottai sconvolto.
"È solo che hai la febbre altissima e devi restare a casa..."
"Lo sai che se fosse per me io ti porterei sempre in tutte le parti del mondo..." continuai riuscendo a strapparle almeno un piccolo sorriso.
"Ma se domani mattina sto un po meglio posso venire?" Mi chiese preoccupata.
"Vediamo domani mattina, d'accordo?"

Sì limitó ad annuire.

"Eii, non fare così..." l'abbracciai facendola salire sul mio petto e costringendola a sdraiarsi sopra di me.
"Finisco per rovinare sempre tutto..." singhiozzó nell'incavo del mio collo.
"Ma non hai rovinato nulla!"
"E invece si. Ci tenevi un sacco ad andare in Spagna con me ed io ti avevo promesso che ci sarei venuta e ti sarei restata accanto..."
"Amore... ma guarda che se ti sei ammalata non è colpa tua" la consolai dolcemente.
"Senti, facciamo così..." le presi la testa fra le mani e continuai.
"Domani mattina se hai ancora la febbre resti qui a casa e--..."
"Ma--..."
"Aspetta, fammi finire" la bloccai.
"E quando torno andiamo due settimane io e te in Canada"

Mi abbracció d'impulso.

"Me lo prometti?"
"Te lo prometto piccola"

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Federicofederossi:Sei più bella, si, delle cupole di Roma

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Sei più bella, si, delle cupole di Roma.

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Tutta Colpa Di Quegli Occhi||FEDERICO ROSSI||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora