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GISELLE'S POV
Arrivammo a casa di Fede verso le 11 a causa del traffico che trovammo per strada e raccontammo la bella esperienza del concerto a Morena, sua mamma.
Ovviamente tralasciando 'l'esperienza della nottata'.

"Sono davvero contenta che vi siate divertiti. E mi avete davvero stupito"

Io e Fede la guardammo in modo interrogativo.

"Pensavo che una volta tornati dal concerto aveste già litigato e invece..." continuò sorridendoci.
"Mamma, ci sono problemi se Giselle resta un paio di giorni qua da noi? Le piacerebbe vedere la partita del cuore la prossima settimana e non voglio che spenda dei soldi per stare in un hotel" chiese Federico.
"Ma certo! È davvero bello averti qua tesoro! Un'altra donna in casa non fai mai male!" Scoppió in una risata.

Cominciai a ridere insieme a lei.

"Grazie mille Morena" l'abbracciai calorosamente.

Vidi Federico sorridere sempre di piú e dopo pochi secondi esclamò:

"Siete bellissime!"
"Oh, vieni qui" gli fece cenno sua madre di venire ad abbracciarci.

Si avvicinò a noi e mise una mano sul mio fianco e l'altra sul fianco di Morena stringendoci entrambi a sé.

"Io ragazzi vado a preparare qualcosa da mangiare, cosa vi va?" Domandò Morena staccandosi dall'approccio.
"Pizza?" Mi guardò Fede per vedere se fossi d'accordo.

Annuii entusiasta.

Sua mamma andò in cucina e così rimanemmo io e Federico da soli in soggiorno seduti sul divano.

Sbadigliai a causa delle poche ore di sonno che avevo dormito durante la notte e vidi Fede avvicinarsi a me per poi chiedere:

"Stanca, vero?"
"Già..." annuii.
"Vieni qui piccola"

Aprí le braccia ed io mi ci gettai dentro.

Mi lasciai coccolare da lui e finii per addormentarmi senza nemmeno accorgermene.

FEDERICO'S POV

UN'ORA DOPO...

Giselle si era addormentata nelle mie braccia mentre le stavo accarezzando con delicatezza i capelli.
Com'era bella.
Aveva la testa rannicchiata nel mio petto e le sue braccia che mi cingevano ai fianchi.

Le diedi un dolce bacio sulle labbra, proprio come un principe da sempre alla sua principessa.
Avete presente, no?

Vidi mia mamma rientrare in soggiorno e si venne a sedere accanto a me cercando di camminare in punta dei piedi per non svegliarla.

"È davvero una ragazza speciale" mi sorrise accarezzandomi con una mano la mia schiena.
"Lei è tutta la mia vita, mamma. Io ho sempre bisogno di averla al mio fianco. Prima ad ora non ero mai stato legato ad una persona così come lo sono con lei. È l'unica che riesce veramente a capirmi anche quando sono un pò giù, riesce a capirlo senza che io le dica niente. E riesce a farmi sorridere, a farmi stare bene..."
"Le si legge negli occhi quanto ti ama. Tu forse non ci fa nemmeno caso, ma quando state insieme ti fai dei sorrisi enormi e bellissimi. I suoi occhi si riempiono di felicità"
"Grazie per averla fatta restare qui con me mamma" l'abbracciai facendo attenzione a non svegliare Giselle.
"Ti voglio tanto bene Federico" mi strinse a sé.
"La pizza è quasi pronta, vi aspetto di là in cucina, la svegli tu?" Continuò alzandosi dal divano.

Annuii.

"Mamma!" La richiamai sussurrando pochi secondi dopo.
"Dimmi tesoro" si voltò verso di me.
"Beh stasera... volevo portarla a cena fuori... m-mi puoi consigliare qualche ristorante c-carino?" Chiesi imbarazzato.

Tutta Colpa Di Quegli Occhi||FEDERICO ROSSI||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora