Tutta Colpa Di Quegli Occhi||FEDERICO ROSSI||

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Per il compleanno di Morena decisi di vestirmi con un vestito corto nero e molto elegante.

Mi piaceva un sacco.

Ci abbinai delle converse nere.
Non avevo voglia di mettermi i tacchi.

Per la millesima in tutta la mia vita presi l'aereo per l'Italia.

Ultimamente non facevo altro che salire sugli aerei.

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Appena atterrai all'aeroporto di Bologna, Federico mi mandò un messaggio dicendomi che se volevo mi poteva venire a prendere lui, ma preferii dirgli di no.

Arrivai a Modena con un bus verso le 18 e dopo essere scesa, chiamai un taxi che mi avrebbe portato davanti casa di Fede.

Il cancello d'entrata era aperto.

Feci un gran respiro ed entrai.

Morena appena mi vide, mi venne subito incontro con un bicchiere di aperitivo in mano e con un sorriso enorme.

"Ciao Giselle! Sono così felice che tu sia venuta! Non sei cambiata per niente dall'ultima volta che ci siamo viste: sei sempre bellissima" disse abbracciandomi.
"Grazie mille! Anche lei è davvero bellissima! Le sta d'incanto questo vestito azzurro!" Risposi contenta.
"Ti dimentichi sempre di darmi del tu, vero?" Chiese ridendo.
"O mio dio! Scusami!" Risi con lei.
"Non ti preoccupare tesoro... senti Federico è su in camera sua a prepararsi, se vuoi andare a salutarlo, puoi andarci tranquillamente"
"D'accordo... g-gra-zie mille!" Balbettai un pò nervosa.

L'abbracciai di nuovo e mi avviai verso l'ingresso della villa.

C'erano altri quaranta, cinquanta invitati della stessa età di Morena in casa, a parlare fra di loro: ex compagni di scuola, colleghi di lavoro, amici, parenti e molti altri ancora.

Salii lentamente le scale che conducevano al primo piano ed andai verso la camera di Fede.
La porta era leggermente accostata, ma si poteva vedere benissimo al suo interno.

Il mio cuore perse un battito.

Vidi Federico vestito in abito elegante che stava cercando di farsi il nodo alla cravatta davanti allo specchio.
Era sempre stato incapace nel farselo.

Sorrisi tra me e me.

Molto lentamente entrai in camera aprendo la porta mettendo la mia mano sinistra sulla maniglia.

"Vuoi una mano?" Chiesi teneramente arrossendo un po per l'imbarazzo.

Insomma erano alcuni mesi che non ci vedevamo.

"Giselle!" Esclamò girandosi verso di me e prendendomi in collo mettendo le sue mani sui miei fianchi, mi abbracciò.
"Pensavo che non saresti venuta!" Continuò stringendomi più a sé.
"A volte le persone possono sorprenderti..." dissi sorridendo mettendo le mie mani attorno al suo collo.

Lui ricambió il sorriso con un altro molto più grande e mi diede un dolce e lento bacio all'angolo della bocca.

Mi morsi all'interno della guancia per cercare di non arrossire.

"Ti aiuto io, aspetta" dissi per cambiare argomento.

Presi le sue mani e intrecciandole alle mie, cercai di fargli fare il nodo alla cravatta.

"Non ci sarei mai riuscito senza di te" mi guardò negli occhi.

Solo adesso notai che li aveva lucidi...?

"M-ma hai p-pian-to?" Domandai preoccupata accarezzandogli una guancia.

Annuì abbassando lo sguardo.
Dopodiché si mise seduto sul letto.

"Vedi... questo è il terzo compleanno di mia madre senza papà..."

Non dissi nulla e mi gettai fra le sue braccia per cercare di consolarlo.

Rimanere abbracciati.
A non dirsi niente.
A sentire tutto.

Iniziarono a cadere delle piccole lacrime sulla mia spalla sinistra, così lo abbracciai ancora più forte.

Federico fece per parlare, ma lo fermai.

"Shh non dire niente..." sussurrai al suo orecchio.
"N-non m-mi l-lasc-cia-are..." singhiozzó.
"Mai"

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Federicofederossi:
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ANGOLO AUTRICE
Commentate qua sotto con la vostra parte preferita fino ad ora del libro!💖
PS: fra poco ne accadranno delle belle!😋
Ci vediamo al prossimo capitolo,
Baci,
Sara💖