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Vidi Federico uscire dal bagno e guardarmi.

"Cos'è quella faccia?" Chiese preoccupato.

Girai il cellulare in modo tale che potesse vedere pure lui.

"Guarda che è normale avere le foto della propria ragazza sul telefono eh!"

Feci un sorriso a trentadue denti.

"Non me lo avevi mai detto di avere così tante foto nostre" dissi sorridendo come un ebete.
"Beh, adesso lo sai" si avvicinò al letto dov'ero seduta, mi prese per i fianchi e mi fece sdraiare sotto di lui.

Lentamente fece congiungere le sue labbra con le mie e in poco tempo i miei denti erano già a mordere sia il suo collo che la sua clavicola.
Mettendo tutta la forza che avevo sul gomito sinistro, riuscii a girarmi in modo tale da stare io sopra di lui.

"Noo! Non mi piace stare sotto" si lamentó lui sbuffando.

A me, invece, piaceva cosí tanto che lui stesse sotto.

"E perché?" Risi.
"Perché mi sento inferiore. Lo voglio avere il il controllo della situazione"
"Non è mica colpa mia se pesi un sacco e rischi di schiacciarmi. Mi stavi perforando un polmone con tutti questi addominali che ti ritrovi"

Gli toccai il petto cominciando a sfiorare con un dito tutti i tatuaggi che aveva.

"Ahahahah" lo sentii ridere.
"Allora la prossima volta mi tengo sui gomiti" continuò.
"Ahahahah va bene" lo baciai.

"G-giselle..." si staccò piano da me.

"Mm?" Feci cenno con la testa di proseguire a parlare.
"Ci andiamo stasera a cena fuori?"
"Sii! Certo!" Esclamai contenta.
"Allora prepariamoci che sono quasi le sette" disse Federico scendendo dal letto.

Andò verso l'armadio, si fermò e sbuffó.

"Cosa c'è adesso?" Chiesi quasi ridendo.
"Voglio essere elegante, ma non so cosa mettermi"
"Sei peggio di una ragazza cavolo! A te bastano anche un paio di jeans e una maglietta nera per essere elegante Federico" risposi andando da lui ridendo.
"No dai, sul serio... questa serata voglio che sia speciale... indimenticabile" sussurrò.

Sorrisi.

Mi avvicinai al suo armadio e dissi:

"Mm vediamo un po... perché non ti metti questa camicia bianca, questi pantaloni e questa giacca nera?" Domandai tirando tutto fuori dal cassetto e appoggiando i vestiti sul letto.
"Okay, va bene. Tu invece cosa ti metti? Visto che tu hai scelto i miei vestito adesso io scelgo i tuoi" disse con sguardo provocante.
"Mm non mi piace tanto questa cosa... ma okay dai, proviamo"

Con passo lento arrivò al mio armadio e lo aprì subito. La prima cosa che vide fu subito un vestitino nero che mi arrivava appena sotto il sedere con uno grandissimo scollo sulla schiena.

 La prima cosa che vide fu subito un vestitino nero che mi arrivava appena sotto il sedere con uno grandissimo scollo sulla schiena

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L'avevo comprato tantissimi anni fa durante un viaggio a Barcellona.
Me ne innamorai subito.

Proprio com'è successo con Federico ahahah.

Ma nonostante amassi davvero tanto quel vestito, me lo ero messo pochissime volte perché non era molto adatto per andare in giro di giorno. Era più per degli eventi speciali o particolari.

"Questooo!! Ti preeeego!"

I suoi occhi brillavano di felicità.

"Non so se mi sembra il caso, insomma..."
"Daiii Giselle!!"

Alzai gli occhi al cielo e presi il vestito dalle sue braccia.

"Va bene..." mi arresi.
"Ah, ma senza reggiseno..."continuò con la faccia da pervertito.
"Noi ragazze ci sentiamo a disagio senza reggiseno e voi maschietti fate di tutto per non farcelo indossare"
"Eh già" alzò le spalle.
"Dai ora vestiamoci" dissi sbuffando, ma accennando un piccolo sorriso dentro di me.

Tutta Colpa Di Quegli Occhi||FEDERICO ROSSI||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora