Tutta La Storia

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È terribile rinunciare a ciò che ami, ma quando ti chiedono di scegliere fra le due cose che ami di più è impossibile sopravvivere, qualsiasi sia la scelta.

Non credevo nemmeno che mi avrebbero considerato ad X factor, figuriamoci se potevo immaginare tutto ciò che è accaduto dopo. Non credevo che avrei potuto vivere il mio sogno, ma nemmeno che vivendolo mi sarebbe stata tolta la cosa che amavo più anche della musica.

Dinah divenne presto la mia migliore amica, fin da subito credo. Ally rimase sempre un po' sulle sue, ma solo perché non voleva perdere l'autorità da "mamma" che le avevamo conferito. Normani aveva i suoi momenti di isolamento in cui nessuno sapeva dove volasse via, ma quando tornava era più amichevole di prima. E poi c'era Lauren, la quale non saprei riassumere in una frase perché fu tutto e molto di più.

Eravamo giovani, troppo forse. Stavamo vivendo l'età in cui tutti credevano di poterci dire come dovevamo sentirci e soprattutto credevano di saperlo meglio di noi. Mia madre, per esempio, aveva sposato mio padre, ma mi aveva confessato di aver amato molto di più un altro uomo. Non mi ha mai raccontato la storia, l'ha solo usata per consolarmi o forse per insegnarmi che si poteva sopravvivere anche senza l'amore assoluto e accontentarsi di altro per essere felici. Come ho già detto, però, eravamo molto giovani e perdere ciò che più volevamo assomigliava a morire.

I primi mesi di tour dopo il programma furono un circolo frenetico in cui a malapena riuscivamo a gestirci. Se avevamo le prove, non ci svegliavamo in tempo per la colazione. Se chiudevamo tardi un concerto, non riuscivamo a scambiare neanche una parola prima di crollare sul letto. La nostra giornata era incentrata sul rendere contenti i fan. Non c'era altro al di fuori di quello che avesse importanza e se qualcosa pareva minacciare questo equilibrio, facevano in modo che perdesse valore, cosicché non avessimo dubbi su cosa concentrarci il giorno successivo.

Dopo un po' di tempo ricordo che iniziai a domandarmi se avessi ancora voce in capitolo, riguardo tutto ciò che componeva la mia attuale vita e mi spaventò il pensiero di non poterne avere più né ora né dopo. Quella sera, con Lauren, parlammo proprio di questo. Lei era stata attanagliata dalla medesima incertezza. Mi confessò di aver dubitato, durante la pausa natalizia, di voler tornare in tour. Non solo la sua famiglia, ma anche la sé stessa di prima le mancava. Trascorremmo la serata a commemorare i bei vecchi tempi, ma quando ci guardammo negli occhi prima di addormentarci, ci sentimmo molto ingrate. Stavamo vivendo il nostro sogno, avevamo pregato per essere lì e ora cercavamo solo un modo per scordarci di esserci arrivate. Con una risata superficiale dimenticammo la nostalgia della sera e tornammo a riposare come se niente fosse, solo che così non fu. Da quel momento niente fu più lo stesso.

Non prendevamo appuntamenti e tantomeno combiavamo la cosa, semplicemente appena ci ritorvavamo da sole parlavamo di quello che avevamo lasciato a casa, delle persone che un tempo eravamo e conoscevamo. Di ciò che ci aveva caratterizzato prima di quel momento. Ridevamo sempre più spesso di noi, eppure comprendevo che nessuno al Mondo mi capiva come lei, nessuno al Mondo sapeva meglio di lei chi io fossi. Tutti credevano di sapere chi ero, ma solo a Lauren era concesso di saperlo davvero. Forse fu questo a fregarmi, a creare una frattura con ciò che volevo e ciò che avevo voluto.

Poi il tuo terminò e tornammo ad una relativa quotidianità. Le altre tornarono dalle loro famiglie e noi facemmo lo stesso, solo che adesso, quando uscivamo insieme per Miami o trascorrevamo i pomeriggi a casa l'una dell'altra, ci comportavamo come Lauren e Camila e basta. Non fingevamo di essere i personaggi che tutti si aspettavano di vedere, non nel nostro mondo incontaminato. Lauren era molto più disordinata in camera sua e meno arrogante di quanto la telecamera la facesse apparire. Io non dovevo pretendere di essere nessuno oltre chi la mia famiglia già amava. Non ricordo di aver mai concesso a nessuno oltre a lei di vedermi in quel modo naturale, forse nemmeno a mia madre. Nessuno aveva conosciuto il lato di me che lei vide e di cui probabilmente si innamorò.

One shot CamrenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora