Casual

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You said "we're not together"
So now when we kiss I have anger issues

I try to be the chill girl that holds her tongue
And give you space
But honestly, I'm not.

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Cinque anni prima...

«Cazzo.» Mormoro mordendomi il labbro inferiore.

Una mano emerge dalla tenda e mi trascina all'interno dell'angusto spazio letto.

«Vuoi fare piano?» Sibilla Lauren, sbirciando attraverso il drappo l'oscurità intonsa. Con un sospiro di sollievo torna ad adagiare la nuca sul cuscino.

«Pensavo Ally ci avesse sentito.» Porta una mano sul petto, inspirando profondamente.

«Figurati, starà pregando.» Ridacchio, ma subito la corvina mi lancia un'occhiata inquieta. Anche ridere é vietato nella nostra porzione di mondo, capito.

Sospirando le dico: «Devi rilassarti.»

«Rilassarmi?» Un sorriso sarcastico le sfugge agli angoli della bocca. Per un istante non crede io sia seria, ma sono abbastanza stanca per esserlo. «Camila, le nostre carriere e quelle delle nostre amiche sono appese ad un filo e quel filo siamo noi.»  Fa spola con il dito fra me e lei, legando assieme lo spazio vuoto che ci distanzia; sono sempre quei pochi centimetri a dire tutto di noi, eppure sono gli unici nei quali non possiamo entrare.

«Stai esagerando.» Abbasso lo sguardo per non alzarlo al cielo. Non voglio si senta sminuita, ma é difficile rimpicciolirsi ogni notte per un attimo di tenerezza. Un bacio dovrebbe iniziare una rivoluzione, non fermarla, ma qui sembra tutto il contrario.

«Non sto esagerando affatto. Hai sentito Charles, l'ultima volta che siamo state in studio? Si é alzato un polverone su di noi e alcune case discografiche non volevano più inciderci.» La sua espressione sbigottita comprende sia lo shock delle affermazioni di Charles che delle mie, che se ne fregano altamente delle case discografiche.

«Okay, ma in pubblico siamo sempre molto attente. Se le ragazze scoprissero di noi, non vedo che male ci sarebbe.» Mi stringo nelle spalle, arricciando le labbra, ma la sua espressione non muta.

«Potrebbero arrabbiarsi, e avrebbero ragione. Potrebbero addirittura spifferare tutto a Charles e arrivederci.» Lei é terrorizzata, io sono tranquilla e penso proprio sia la mia quiete a preoccuparla. Sono disposta a perdere qualcosa a cui lei non rinuncerà mai pur di averla vicina, e questo la spaventa. Ma nelle sue pupille leggo un nero più profondo, lo sento nelle labbra che ho baciato quel sospiro trattenuto.

«Io mi fido di loro. Mi sembra che le case discografiche e la carriera c'entrino ben poco con tutto questo.» Pronuncio austera, notando il suo respiro incespicare sulla prossima parola.

«Che cosa vuol dire?» Non aggrotta neppure le sopracciglia, perché sa bene a cosa mi riferisco.

«Non ti piaccio abbastanza per dire alle altre che stiamo insieme, é questa la verità.» Non mi muovo di un millimetro perché ogni gesto, ora, potrebbe spezzarmi.

«Questo é... é ridicolo... Noi non stiamo neppure insieme... é ridicolo.» Farfuglia.

Rimango impassibile di fronte al suo sorriso smascherato. Non riesce nemmeno a guardarmi negli occhi. Le mie mani sulle mie caviglie incrociate, le mie spalle ben dritte. Mi tengo unita. Troppa paura rivela sempre un inganno. Dovevo aspettarmelo, anzi, ne ero già sicura, ma a poco serve indovinare la trappola se ci sei finita dentro.

«Senti, Camz, solo qualche altro mese, ok? Poi ne riparleremo con Charles o con Dinah... va bene?» É lei a parlare per prima, forse per paura che troppi strati di silenzio penetrino fino alla verità che richiederebbe coraggio, ma che sa che non mi manca.

One shot CamrenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora