Send Him Away

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I don't need to claim you
Or own you.
Or maybe I would like to.
But I need whatever side of love
Is there.

————

Mentre mi parla, sento i suoi occhi addosso. La mia pelle é subito tua. Drizzo le spalle, schiudo le gambe, mi dò un tono per lasciarmi guardare meglio. Annuisco, ma non sento le sue parole, sento solo i suoi occhi. Voglio toccarla. Prendo coraggio mentre mi volto verso di lei. Le sue ciglia battono lontano da me. É così che so quanto mi vuole. Il mio sguardo insistente indugia sulla sua figura ammaliante. Tutti in questa stanza l'hanno sfiorata almeno una volta con i pensieri, ma lei sembra totalmente disinteressata a chiunque le dedichi un affanno. I desideri non sono cosa per lei. Ci ha vissuto tutta la vita, in mezzo ai desideri  degli altri, vuole solo sé stessa. Ma il mio non é desiderio, é passione, é elettricità, é il modo in cui mi sono ricordata che il mondo esiste perché lei sta qui.

«Cosa ne pensi?» Domanda Dinah, riscuotendomi dai miei sensi.

«Mh?» Aggrotto le sopracciglia e subito mi sento in colpa sotto il suo sguardo truce.

Porta le mani sui fianchi e con tono istruttivo mi chiede: «Da quando non stai ascoltando?»

«Non ti ricordavo così permalosa.» Accenno un sorriso e la mia schiena vibra. Ho sentito la scudisciata dello sguardo di Lauren al centro della mia colonna vertebrale.

«Non ti ricordavo così disattenta.» Sospira sonoramente, ma i suoi occhi si addolciscono. «Che c'è? A cosa pensi?» Reclina il capo ma i miei pensieri sono battiti di ciglia.

Abbozzo un sorriso timido e scuoto il capo, ma il mio istinto traditore sguscia verso il mio segreto. Dinah si volta discretamente nella stessa direzione. Gli smeraldi ieratici della corvina si distolgono altezzosamente. Anche mentre si distanzia é elegante.

«Ahh, ho capito.» Dinah sorride maliziosamente: «É un altro dei vostri giochi?» Il vino alle sue labbra accende le sue intenzioni.

«Macché...» Abbasso la testa scuotendola. «Siamo solo colleghe.» Mi stringo nelle spalle, ma non la rimiro negli occhi.

«Ah certo, é per questo che lei ti sta mangiando con gli occhi e tu non riesci a smettere di guardarla.» Mi prende in giro ridacchiando fra sé e sé.

«Questo non é... non é così.» Diluisco le parole con un sorso di bollicine. Irriflessivamente i miei occhi spiano le ombre al mio lato sperando di incrociare la sua; sento la mancanza anche della sua sfumatura.

«Oh si che lo é.» Sorride lasciva, lanciando un'altra occhiata nella direzione proibita.

«Smettila di fare così.» La sgrido toccandole il mento, e la mia pelle si accappona per la pugnalata alle mie spalle. Dovrei odiarlo, ma amo il modo in cui mi trafigge.

«Sta venendo nella nostra direzione.» Mormora rapidamente Dinah. Intirizzisco le spalle. In mezzo al caos distinguo i suoi passi. Sento gli occhi di tutti voltarsi verso le sue sinuosità. Io rimango caparbiamente immobile.

Noto il suo tacco superare la soglia, il suo fianco ancheggiare, la sua mano stringere un calice vuoto di promesse. Di profilo percepisco il suo sguardo sfarfallare verso di me. Vorrei tutte queste persone sparissero. Vorrei averla solo per me. Vorrei toccarla senza commettere un crimine.

«Se continui a fissarla così, puoi andare direttamente da lei.» Mugugna la mia amica, ridimensionando il mio orgoglio.

«Non la sto fissando, Dinah.» Cantileno infastidita.

«Ma lei sta aspettando te.» Commenta sollevando sapientemente le sopracciglia. Spoglia completamente le mie difese.

«Lei sta aspettando il suo marito.» La correggo sciacquandomi la bocca con un sorso amaro.

One shot CamrenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora