Free Now

144 22 4
                                    




If you find yourself out, if there is a right time
Chances I'll be here, we could share a lifeline.

————

La prima volta che l'ho vista, qualcosa dentro di me è cambiato.
Era la donna più bella che avessi mai visto. Davanti ai suoi occhi arrossivo e insorgevo, l'audacia chiedeva sempre permesso alla vergogna e non sempre l'otteneva con la stessa facilità.
Lauren era sposata da quando aveva vent'anni, il che separava la sua vita in due parti perfettamente uguali:
mezzo secolo da sola, mezzo secolo impegnata.
Quando l'ho conosciuta, era impegnata, ma nella mia fantasia l'ho sempre immaginata libera. Erano i suoi occhi a mentirti. Pretendevano libertà. Quindi, nella mia testa, ha sempre avuto un'altra età, un'altra immagine, un'altra vita...

Odiavo quel lavoro estivo, i doveri che implicava sforzarsi anche nei giorni dell'zio. Ma lo avevo voluto io, e tutto ciò che sceglievo lo professavo religiosamente, quasi a diciannove anni fosse proibito cambiare idea.
Tagliavo l'erba del giardino delle famiglie in vacanza negli Hamptons e con i loro spiccioli mi godevo il resto dell'estate o perlomeno, quello che ne restava. Avevamo già intaccato luglio quando mi recai per la prima volta a casa Jauregui. L'imponente villa metteva soggezione e suscitava ammirazione ai più, ma a me incuteva solo un senso di vaga allerta, come se dentro quelle mura si nascondesse un segreto che non intendevo svelare.
Richard fu la prima mano che strinsi. Ho il ricordo di un uomo distinto, un po' troppo sofisticato per la sua età, sicuramente abituato al lusso e ai suoi privilegi, così come al brandy e allo sperpero.

«Si tratta solo di qualche lavoretto qua e là...» Disse indicandomi l'area del giardino. «Nessuno mette piede in questa casa da dieci anni.»

«Vedo.»Mi schiarii la voce scusandomi per la franchezza, ma la sua risata mi diede subito una nuova impressione di lui.

«Credo di poter finire tutto in due settimane.» Constatai, ridimensionando il suo concetto di lavoretto.

«D'accordo, non abbiamo fretta.» Scrollò le spalle, rimirando il prato con aria assorta, quasi assente.
Fu la voce alle nostre spalle a risvegliare entrambi dai propri pensieri.

«Abbiamo ospiti?»

I suoi occhi mi colpirono all'istante. Mi trafissero da parte a parte: finalmente avevo un cuore e lo sentivo battere. Era bellissima, anche oltre gli anni della pura giovinezza aveva conservato un tocco libertino che niente toglieva alla sua eleganza. La sua pelle chiara contrastava con i capelli corvini, il suo portamento stonava con la sua baldanza. C'era qualcosa in lei d'indefinito che fin da subito mi catturò senza mai lasciarmi andare davvero.
«Questa è mia moglie Lauren. Non ti daremo molto fastidio, non passiamo molto tempo in questo posto.»

Annuii abbozzando un sorriso, mentre nel frattempo la donna ci aveva raggiunto e ora tutta la sua maestosità mi pesava addosso assieme alla sua ombra.

«Lauren.»Disse.
«Camila.»

A volte è semplicemente così che una storia inizia, nel bel mezzo del nulla durante un giorno d'estate.

Inizia a lavorare per loro assiduamente. Erano una coppia riservata, schiva, a tratti insolita. Si guardavano come se si odiassero, ma avevano ancora da passare gran parte della loro vita assieme. Cosa li tenesse legati mi era ignoto. Nei giorni mi divenne curioso, ma rimase sempre estraneo.

Richard era sempre fuori casa, mentre Lauren si intratteneva nelle ale più silenziose della villa, dove poteva leggere, rilassarsi o semplicemente restare sola. Ogni tanto ci incrociavamo e i suoi occhi erano perennemente altrove. Sembrava non vedere nemmeno cosa avesse davanti. A metà settimana, dovetti interrompere la sua pace.

One shot CamrenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora