When the heart would cease,
Ours never knew peace.
What good would it be
On the far side of things?————
Il ticchettio dell'acqua echeggia mostruosamente. Sono tutte queste perdite che causano la muffa, ma all'odore ci si abitua velocemente, é tutto il resto ad essere disumano. Disumano perché non conserva niente di quello che ricordi. La memoria serve solo a negare chi sei oggi... Almeno qui.
Istintivamente copro gli occhi dal fascio della luce che penetra dalla finestra a sbarre. Non la voglio la pietà del mondo, può tenerselo l'ultimo brandello di libertà, gettato qua sotto solo per far risplendere le catene. A cosa serve la luce se rischiara soltanto il buio?
«C'è nessuno?» La voce rimbomba contro il muro, lo scavalca. Anche per questo si sta spesso zitti, per l'inganno... ma questo vale anche nel mondo reale, dove ogni parola é libera ma schiava di un'altra mente.
«Siamo soli, non lo sai?» Rispondo, battendo ritmicamente il dito contro la parete. Prendo il tempo della goccia; la goccia che scava e io che l'assecondo.
«Da quanto tempo sei quaggiù?» La sua voce risuona sopra l'acqua, qualcosa che ne eroda l'esasperazione é quanto di meglio si possa ottenere.
«Tempo?» La solletico con un sorriso che può sentire: «Cosa é il tempo?»
«Tutto quello che persiste anche senza di te.»
Alzo leggermente il capo verso la direzione della sua voce. Vorrei lo dicesse di nuovo. Anzi, vorrei qualcosa di ancora più grande, vorrei sentirlo per la prima volta. Ha spaccato qualcosa dentro di me ed é da lì che entra davvero la luce, dove ti dividi. Adesso c'è una me condannata e un'altra me a cui batte il cuore. Non so quale delle due sia vera, ma posso essere la stessa se le odio entrambe?
«Quindi é un atto al di fuori di noi, al di fuori di questo posto.» Replico, e sono sincera. Non c'è niente di duraturo in una prigione a parte le fantasie, e anche quelle vanno e vengono.
«Cosa hai lasciato fuori di qui che continua?» Mi piace la sua voce, ha la forza di rapirmi ed é difficile rapire qualcuno senza più vita propria.
«Mh.» É passato molto dall'ultima volta che ho pensato a questo. Mi fa strano trovarlo sempre uguale malgrado lo abbia rinnegato a lungo. Con quale forza resiste ciò che non vorremmo? «Volevo diventare un'astronauta.»
Ridacchia, ma lo fa sottovoce. Il mio silenzio le suggerisce di non essere stata troppo discreta: «Scusami, ma... Volevi superare il cielo e sei finita sotto terra, fa un po' ridere.»
«Ci sono tanti modi per conquistare il cielo, a volte anche solo stringerlo in un pugno.» Chiudo un occhio mentre la mano si posiziona davanti alla finestra e stringe l'unica porzione di volta celeste esistente per noi.
«In un pugno? Non basta, nah. Pensa a tutte le stelle, alla Luna. Non puoi tenerli così vicini.» Saremmo state buone amiche fuori di qui, avremmo condiviso segreti e passioni, l'avrei portata sulla Luna con me, ma questo Sole ci ha fottute.
«Io da qui accetto solo quello che vedo, il resto potrebbe non esistere.» Mi stringo nelle spalle.
«Ma esiste per qualcun altro.» Lo dice a denti stretti, detesta tutti tranne me in questo momento, che sono l'unica ad essere finita così in basso come lei.
«Qualcun altro non sono io.»
«A volte non basta. Anzi, a volte, é proprio il motivo per cui non ne puoi più.» Il suo sospiro riempie gli antri di questa gattabuia. Per quanto potente, non può uscire, rimane fra gli angoli assieme a chissà quanti altri.
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One shot Camren
FanfictionOne shot Camren Comprenderanno anche alcuni capitoli "interattivi" e capitoli riguardanti storie presenti sul mio profilo (come fight back, she loves her etc...)