La cosa più vera

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Una bugia, un attimo. Una verità, un'eternità.

Misuro il tempo sul quadrante di questo orologio. Il mezzogiorno é luce sulle mie superficialità; la mezzanotte é buio sulle mie profondità. Non so quale delle due magie sia la più crudele; non sono nemmeno sicura il mago sia lo stesso, ma sicuramente cambia il trucco. Stupiti? É solo finzione.

E quanto ci piace la finzione. Siamo pieni di finzioni. Ad ogni battito, la sua. Sceglila, perfezionala, inseguila e avrai perso. Ma se la lasci andare, perdi il sogno. Scegli: o la finzione o la noia. Di cosa vuoi morire? Di illusioni o di apatia?

Prima di entrare in questo bar, sono l'apatia; una volta varcata la soglia, l'illusione e il mio sangue non sono così diversi: mi scorrono nelle vene. Sono la migliore, vinco sempre io, sono imbattibile. Ad ogni tiro, una bugia e ogni menzogna mi inebria di ogni irraggiungibili. Cosa c'è di meglio dell'irraggiungibile? Niente, perche nessuna realtà potrà sporcarle la sua perfezione.

La mia illusione, la meta inarrivabile di cui mi faccio bandiera, é di essere l'unica giocatrice di questo bar, di questa città, di questo fottuto paese a non avere rivali. O meglio: tutti lo sono, ma nessuno all'altezza di essere temuto. Nessuno merita la mia paura. É la paura la grande rovina dell'umanità. Ogni guerra si combatte nella paura, anche ogni promessa.

In sostanza: se temo di perdere, sono già sconfitta.

Allora mi avvicino al tavolo. Sorrido a tutti, ma nessuno mi conosce. Sarebbe un problema se mi conoscessero: non esisterebbe più l'illusione. Mi ammirano, non lo so dalle loro parole ma dai loro silenzi. I silenzi comprendono tutto. Basta saperli ascoltare. Se volete sapere chi siete, porgere l'orecchio sulla porta del silenzio. Non ho mai conosciuto me stessa come nel vuoto delle mie stanze.

Pulisco la stecca. La punta lucida del legno é l'unica Luna delle mie notti. Il cielo non mi bastava, quindi ho creato un universo. Esiste? É importante? No. Il bello dei sogni é questo: sono privi di delusione. Non posso dire altrettanto della realtà. Nemmeno di me stessa.

Stasera arriverà un altro avversario. Lo batterò. Accetterò un brandy in omaggio; al sorgere del sole, mi scolerò la notte in un sorso. Ingoierò l'illusione, la porterò dentro di me, la dimenticherò fino alla sera successiva ma continuandola ad aspettare. Si può dimenticare nell'attesa? L'attesa é memoria? Mia madre diceva che l'attesa fosse una ghigliottina: meglio ricordarsi che la testa sotto la scure era la propria e allontanarsi il prima possibile. Ci ho provato, ma non mi aveva detto che una volta in ginocchio sei già morto. Le catene ti tengono anche quando il corpo si dimena. E la cosa peggiore di questo giogo non é vedere la vita che ti scorre davanti, ma rivivere tutta quella che non hai mai vissuto.

Intingo la stecca nella polvere. Grigia. La capisco. Anche io, se qualcuno mi toccasse, sarei grigia. Sporco di grigio anche se sogno in oro. Non importa cosa c'è sotto la polvere se la prima reazione spontanea é sfregiarsi i polpastrelli per liberarsene.

Il locale pullula di aspettative e sguardi, tutti e due ammezzati a mezz'aria; i bicchieri sono ben alzati invece. La luce al neon incrimina ogni mio gesto: sono qui a lustrare un'illusione ancora, passo lo straccio sulla Luna e sono pronta a scommettere anche quella. Pur a costo di avere un cielo perennemente buio, non sono disposta a rinunciare alla mia illusione. Sono la migliore e ve lo dimostro ancora una volta.

É diverso, però. Stavolta non é lo sguardo arrogante di un uomo o la spavalderia di una donna a sfidare la mia notte. Una ragazza, capelli lunghi e sguardo profondo, ma sorriso leggiadro, spensierato. Voglio solo divertirmi. É pericolosa. Chi ha uno scopo, ha sempre qualcosa da mettere in gioco che lo tragga in errore, perché é sempre così: se hai un motivo per tenerci, sei già sottoposto a fallo. Ma lei, goliardica e faceta, cos'ha da perdere oltre un'ora di tempo? Chi gioca partite solo per il gusto di godersele, possiede un vantaggio che gli appassionati come me non conoscono. Non conosco questo vantaggio. Il vantaggio di potersi permettere una sconfitta senza perdite. Non lo conosco. Lei si.

One shot CamrenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora