Disappear

1.2K 86 23
                                    

«Scusa, so che è la quinta volta che lo chiedo, ma qual è il tuo nome?» Austin era trafelato e per niente interessato alla domanda, ma per qualche ragione continuava a ripeterla nonostante fossero ancora vestiti.

«Non importa,» rispose recisa Camila, evitando di alzare gli occhi al cielo solo perché i suoi la tenevano in scacco. «Evitiamo i preamboli, tanto domani te ne sarai andata prima di potermi salutare.»

«Giusto, ottima idea.» Accennò ad un sorriso malizioso mentre intrufolava le dita sotto il suo reggiseno, la lingua fra le sue tumide labbra e la mano sulla chiave della porta.

Camila non si sorprese di aver ragione al suo risveglio. Un letto disfatto e vuoto significa solo due cose: una notte divertente e una giornata senza problemi. Non poteva chiedere di meglio. In effetti era tutto ciò che chiedeva da due anni a quella parte, da quando aveva visto crollare il suo matrimonio ed era rimasta incastrata nel medesimo loop mondano. Si ricordò di essersi addormentata nella camera di uno sconosciuto quando gli occhi caddero su una collezione di vinili che lei personalmente non si sarebbe mai disturbata a mettere in valigia. Adunò i pochi indumenti sparsi per la camera e si assicurò che il portafoglio fosse ancora nella borsetta prima di uscire definitivamente dalla vita di... Qualunque fosse il suo nome

Anche se la previsione di una doccia era quanto di più auspicabile ci fosse in quel momento, la sua casa si trovava dall'altra parte della città e attraversare il traffico di Chicago durante l'ora mattutina significava ritardo ingiustificabile e umore pessimo. Non voleva rovinarsi lo stato d'animo, e nemmeno la reputazione da orologio svizzero. Dinah era comunque in zona, perciò... La sua migliore amica ormai era abituata a fare i conti con le sue occhiaie vistose e i suoi problemi di orientamento. In dieci minuti era già seduta sul sedile al suo fianco.

«Quando la smetterai?» Domandò retorica. Quando erano al liceo non avrebbe mai pensato di essere lei a dover fare la predica a Camila. Non era mai successo.

«Di fare?» Non sospirò neanche, ormai era avvezza ad ascoltare paternali che non voleva sentire. Le trattava come le sue occhiaie: pretendendo non esistessero.

«Di non costruire niente che non vada oltre il sesso.» Era stizzita solo perché conosceva il valore di Camila, e detestava vederlo sprecato nel letto di uomini immeritevoli. «Sono passati due anni, sarebbe arrivato il momento di andare avanti.» Proprio come tutte le brave migliori amiche del mondo, Dinah aveva accettato la tacita volontà di Camila di non parlare dell'avvenimento più doloroso della sua vita e l'aveva sostenuta finché si era resa conto che il metodo utilizzato dalla cubana per uscire dalla sua sofferenza era in realtà un modo per restarci dentro. Non poteva perdonarsi ciò aveva perso, quindi continuava a ripetere il medesimo loop tutte le notti per punirsi.

«Dinah, io sto benissimo.» Le assicurò con un sorriso che non si intonava per niente al mascara sbavato. Certo, era stata una notte di follia, ma non di piacere.

«Non è vero, Camila.» Inspirò profondamente, conscia di non aver modo di farle ammettere una verità che non aveva mai accettato ma vi si era semplicemente impiccata ad essa. 

La giornata lavorativa trascorse senza intoppi. Nemmeno la stampante si mise a fare le bizze, motivo in più per versarsi quel bicchierino che Dinah aveva invocato durante tutte le sue consulenze penali. «Signor Hansen?» La sua segreteria, il suo peggior incubo, fece capolino ancora una volta in quella serata interminabile.

«No, ti prego, dì che siamo chiusi.» Tagliò corto la donna, prevedendo già singhiozzi e grida che avrebbero rovinato il suo aperitivo privato.

«Sostiene sia urgente.» 

«Quando mai non lo è.» Sospirò, infine avvitò il tappo dello scotch e fece segno di far entrare il cliente. 

Mentre la porta si schiudeva, Dinah non aveva minimamente calcolato ciò che quella sera non solo le sarebbe costato un drink, ma un'intera bottiglia.

One shot CamrenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora