Chloe or Sam or Sophia or Marcus

312 28 0
                                    



I changed into goddesses, villans and fools
Changed plans and lovers and outfits and rules
All to outrun my desertion of you 
And you just watched it.

————

«Camz.»

«Smettila di chiamarmi così!» Mi giro additandola furiosamente.

«Mi lasci spiegare, cazzo!?» I suoi passi sono più celeri dei miei. Mi afferra per il polso e mi volta con decisa gentilezza verso di lei. «Un momento...» Farfuglia in cerca di un espediente.

«Così puoi inventarti una bugia soddisfacente?» Strattono via il braccio, rimirandola ardentemente negli occhi. Sono troppo delusa per non essere arrabbiata. Potrei morire di tristezza in questo momento, ho bisogno di un alibi per restare in vita. Mi dispiace se risulterò cattiva, ma non ho intenzione di spezzarmi.

«Così posso dirti che sta succedendo.» Il suo respiro trafelato mi ricorda il giorno in cui l'ho conosciuta, la prima volta che l'ho baciata, la prima canzone insieme, l'ultima volta che le ho gridato contro. Oggi.

«Non mi interessa, Lauren. Hai baciato Lucy. Fine.»

«Lei ha baciato me!» Protesta, ma non sembrava dispiaciuta qualche minuto fa.

«Sono davvero in pena per te.» Il mio sarcasmo riceve un'occhiata sinistra. Si aspettava che l'avrei ringraziata per la ferita? Non sono un eroe e tantomeno voglio assomigliargli. Con le cicatrici posso solo farci una croce per chiedere pietà. E poi non saprei più chi odiare: me, lei o il cielo.

«Okay, io... io non volevo succedesse così. Non so che cazzo le sia preso.» Si passa una mano nei capelli, ma non riesce a guardarmi negli occhi. Ora, o ti fai bastare la mezza verità per non rinunciare al tuo amore o accetti l'altra metà della bugia con tutte le crude conseguenze che porterà.

«Non mi interessa nemmeno questo.» Alzo le mani. Non ho più niente da spartire qui. Qualsiasi cosa sia successa, mi ha fatto male e per una volta voglio sapere solo questo. «Non ho intenzione di restare.»

«Che vuol dire?» Domanda con un filo di voce.

«Vuol dire che me ne vado.»

«Te ne vai dove?» Allora anche lei sa mentire a sé stessa quando la verità le fa male. Con me non le é mai servito.

«Me ne vado dalla band.» Studio attentamente la sua espressione prima di girarle le spalle. Lo stupore immobilizza le sue azioni. Ricordo a me stessa di tenere alte le spalle mentre piango. Se non hai saputo cosa farne di me, lo ricorderai per sempre.

*****

Il mio nome rintrona negli stadi, tappezza le strade, abbellisce le pubblicità, riempie le trasmissioni televisive. Sono dappertutto. É impossibile non sapere di me. Ho raggiunto l'apice della mia carriera,  ho scalato la vetta e mi sono piazzata in cima solo per essere vista. Incredibile quanta poca rabbia serva per raggiungere il cielo.

Tutto quello che ho fatto, tutto quello che ho scritto, tutto quello che mi ha reso importante é solo quello che mi ha fatto male. Gli ho dato un senso e sono arrivata qui. L'ho fatto per volontà o per vendetta? Importa davvero adesso? Comunque sia andata, é stato merito mio. Se sia stato il sangue o la ferita non é rilevante. Non più del mio nome almeno.

«Mila, iniziamo fra cinque minuti.» Decreta Emy, sorridendomi incoraggiante.

«Ok, grazie.» Sorrido nella sua direzione prima che sparisca dal camerino. Mi rimiro un'ultima volta allo specchio prima di incamminarmi verso il palco.

One shot CamrenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora