Dear

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A little bit harder then I thought.

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Cara Lauren...

Non sono arrabbiata con te. Voglio che tu lo sappia. Tutto quello che mi hai detto, lo merito. Tutto quello che non mi hai detto, lo merito ancora di più.

Ripenso a quella notte molto spesso e tutte le volte mi incolpo più della precedente. Tu non hai sbagliato niente, avrei dovuto dirtelo prima probabilmente. Talvolta uno pensa di fare tutto giusto finché si rende conto che negare la realtà non serve a stare bene, che perorare una menzogna non cancella la verità e che non basta essere forti per essere liberi.

Avrei dovuto dirtelo prima.

Avrei dovuto dirtelo e basta.

Non importa quanto cercassi di nasconderlo davanti allo specchio, ci sono verità che dobbiamo più agli altri che al nostro riflesso. Scusami. Forse pensi di essere tu a dovermi delle scuse, ma sono io che ho sbagliato.

Quello schiaffo, quel colpo, é niente in confronto al silenzio in cui ti ho intrappolato. Ho avuto più di qualche secondo per ribaltare la verità, per rimodellare l'evidenza, per dare la risposta che avresti voluto avere... invece ho scelto di non dire niente. Non credo avrei potuto accettare la verità oltre quel secondo, non sarei stata capace di ripeterla senza distrazione e, conoscendomi, non mi sarei permessa lo stesso errore due volte. Bastava dire "no" invece ho detto "si". Due lettere che ci hanno cambiato la vita.

Solitamente con questa semplice parola ci si promette l'uno all'altro, io invece l'ho usata per renderti libera, a patto che un cuore possa affrancarsi per una delusione, a patto che la libertà stia anche nella tristezza.

Scusami.

Tu meritavi di più da me, meritavi me, invece ti ho concesso la verità, che é comunque una parte di me, ma la parte che ti spiega perché non mi puoi avere. Per te é abbastanza? Sei l'unica per cui abbia aperto questa ferita, l'unica per cui abbia rovinato la cicatrice pur di non infliggerti la stessa e nemmeno per un secondo ho pensato non ne valesse la pena.

Scusami se da me ti aspettavi una risposta diversa, scusami se non sono stata capace di amarti ma solo di lasciarti andare. Adesso mi odi per questo, ma un giorno mi ringrazierai per aver scordato le mie mani prima del mio nome. Ti assicuro che vorrei la stessa grazia, ti assicuro che a volte l'unico amore che si può dedicare ad un altro é permettergli di dimenticarti.

Spero tu sappia che non si può rimanere stranieri nel cuore di chi si ama.

Non ce l'ho con te. Non credo tu abbia sbagliato a marcare la mia guancia di rosso mentre la tua si stingeva di lacrime. Nel silenzio dopo il colpo riuscivo a pensare solo ad una cosa: "me lo meritavo, me lo meritavo, me lo meritavo", ed é per questo che ho lasciato la verità scorresse come un fiume e tornasse rapidamente alla sua sorgente.

Uno ci prova per tanto tempo, con sé stesso soprattutto, a negare, a convincersi che la risposta contraria sia la pace, ma ogni "no" per me era una guerra e anche se ho giurato di alzare bandiera bianca non significa che questo paese non sia ancora straziato. Non voglio per te solo delle macerie.

Vorrei chiederti scusa ancora una volta, ma é tardi, é troppo tardi per fingere che basti, soprattutto perché so che te lo faresti bastare e non voglio tu accetti le mie scuse, non voglio tu torni ad amarmi come se nel mio cuore potessi trovare qualcosa di più; forse c'è rifugio sotto le bombe, ma chi sceglierebbe una guerra che non gli appartiene solo per poter dire di esserne sopravvissuto?

Non risponderai a questa lettera. Non mi aspetto tu lo faccia. Non so neppure cosa volevo dimostrare con queste parole.

Sicuramente non voglio te.

Per te voglio di meglio. Per te voglio qualcuno che sappia rispondere sinceramente senza aver paura di spezzarsi se non sta attento a due lettere messe in fila.

Ti ringrazio per avermi desiderato, del tuo amore mi arriva tutto e lo porto con me senza abusarne, ma ti lascio andare dove qualcuno farà di te qualcosa più di un ricordo.

Scusa. Lo dico ancora, non per farti cambiare idea bensì per dimenticare quel che merito. Spero tu sia felice. Spero un altro ti ami. Spero ti dimentichi di quella notte. Spero il mio silenzio non sia una condanna troppo a lungo. Spero il mio nome non venga a cercarti di notte per stanare le bugie che ti racconterai per stare meglio di giorno. Lo spero perché so che una sera, quando meno te lo aspetti, quando crederai di non poter più sbagliare, quando ormai sarà passato troppo tempo da aver dimenticato addirittura la domanda e aver riposto talmente tanta fiducia in una bugia, le menzogne saranno più grosse della tua bocca e la verità ti costringerà ad un "si" al posto di un "no" e ti troverai a chiedere scusa a qualcuno che da te non voleva neppure la sincerità pur di non perderti. E ti renderai conto di quanto piccolo tu sia specchiandoti in una lacrima.

La rabbia é un sentimento che non conservo per quelli che ho fatto piangere, tantomeno per quelli che ho deluso. Se ripenserò al bruciore sulla mia guancia, mi ricorderà soltanto di quando lì mi baciavi e io abbassavo lo sguardo. Sarò rossa di nuovo, ma non per colpa tua.

Non sono mai stata tua, ma sempre con affetto

Camila.

One shot CamrenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora