Shameless

598 27 2
                                    



C'era una volta e adesso non c'è più.
Se ci fosse da aggiungere altro sulla vita, me ne sorprenderei. É stato lieto, ma non senza fine. Se ci fosse da togliere qualcos'altro dalla vita, me ne sorprenderei.

La macchia d'inchiostro sulla carta mi dice che dovrei raccontare, ma se sbaglio anche solo una parola -soprattutto una- non avrò più il coraggio di riaprire il quaderno su questa pagina.

Una goccia d'inchiostro contiene circa dieci parole, una lacrima invece quante parole contiene?

Se potessi scrivere con le lacrime, questa storia si sarebbe risolta da sola. Ogni storia si risolverebbe da sola se bastasse bagnarla di sale, ma siccome il pianto é proprio l'opposto del racconto, é il non detto, il nascosto, l'occulto, devo convincermi a servirmi di altri utensili per incidere un solo punto.

Non é una storia di dolore. É una storia segreta. Lo é stata per tutta la mia vita. Malgrado fosse sotto gli occhi di tutti nessuno l'ha mai vista. E oggi io voglio svenderla, senza vergogna.

Per quanto le premesse appaiano deludenti, vi assicuro che non ci viene data tristezza senza soluzione. Nessun dolore é invano. Pochi dolori nascono enigma. E tutti i dolori sono serrature: buchi che aprono porte.

Io ho molti buchi e di porte ne ho aperte fin troppe, ma non conosco altro modo per amarmi che varcare le soglie del buio.

Di passi ne ho tratti molti e alcuni di essi mi hanno portato da Lauren. Se lei era buio, io non ero certo luce. Se lei era una porta, io non ero solo chiave. E se lei era un buco, io l'ho solo allargato. Qualcuno dirà che apprezzare la somma delle differenze sia la più alta forma d'amore, ma ci trovo dell'egoismo nella sottrazione delle somiglianze. Perché L'Unità di misura del bene si basa sull'accoglienza alle diversità? Siamo così accondiscendenti da ridurre a metro i nostri dissapori per sapere quanto in lungo salteremo oltre? Lauren ed io eravamo diverse. In questo non c'è niente di romantico. Abbiamo guardato oltre per accorciare le distanze così come per unire due lembi della stessa tovaglia. Questo non é romantico, é dovuto. Ma non ci siamo mai soffermate su quanto simili fossimo. Vedevamo solo ciò che non potevamo essere insieme, senza valutare cosa già eravamo individualmente. Credo sia l'errore più comune: abbreviare le distanze fra i difetti, aumentare quelle fra i pregi. Il nostro non era neppure stato un errore intenzionale e individuale, piuttosto un complesso di sbagli orchestrato da chi dirigeva la sinfonia della nostra vita all'infuori di essa.

Quella mattina aveva ancora la speranza di essere piacevole, ma nell'aria si percepiva aria di tempesta con la stessa facilità con cui si sarebbe percepita una nuvola; non importa alzare lo sguardo, certe cose sono già lì e le avverti più di quanto vorresti.

Lauren aveva la faccia sfatta. Era stata una settimana lunga ed eravamo ancora a metà. Tutte noi faticavamo anche a sorridere in quel periodo; troppi muscoli erano coinvolti in un'azione semplice.  Le teste annebbiate dallo sforzo producevano frasi e parole in automatico; come un distributore: schiacciavi il pulsante e usciva quella corretta. Non c'era niente di umano nel ritmo del tour, ma i giorni continuavano a ripetersi e non restava che viverli al meglio.

Lauren, insomma, a malapena mi parlava e non la biasimavo. Nascondevano così tanto al mondo del nostro rapporto, di noi stesse, che a volte faticavamo a ritrovarci integre in privato. Spezzettate fra una bugia e l'altra, era più difficile ricostruire la verità che la menzogna, perché nella seconda eravamo troppo brave per sbagliarci. É più facile ricordare bugia che ricostruire la verità, non é così che vivono molte parti di noi?

Quella mattina specialmente facevo fatica cosa appartenesse ancora alla mia vita e cosa, invece, non era mai stato nostro ma avevamo reso tale. Lauren mangiava osservando il piatto anche se il piatto era vuoto. Le dissi che dovevamo andarcene. Lei sorrise. Pensava scherzassi o fosse solo un'affermazione senza scopo né fine. Ero seria. Non ne potevamo più di quel peso. Non avremo sopportato un altro giorno allo stesso ritmo. Anche a noi spettava una vacanza.

One shot CamrenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora