We're not friends

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We're a kiss at 2 a.m that tastes like wine
We're ride home in the dark
You and me keep on tryna pretend
But you and me,
We're not friends.

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Per me l'amore é sempre stato un attimo. Un secondo in cui la pelle sente o non sente. Non credevo che esistesse anche un altro tipo di amore. Soprattutto dopo tutto il tempo speso ad essere un'altra cosa, in un'altra forma, con un'altra storia.

Se l'amore é un attimo, tre anni sono sono un periodo abbastanza lungo per rendere le cose chiare, ma non abbastanza per renderle certe. E un giorno d'estate l'ho imparato a mie spese.

Lauren ed io ci conoscevamo da sempre. Beh, no, non proprio. Ci conoscevamo da tre anni, ma ci eravamo già incrociate in altri posti, sotto altre circostanze. É questo che succede quando vivi nella stessa città, nella stessa strada: stringi amicizia per abitudine. Però a me Lauren era piaciuta davvero. La sua simpatia tagliente, il suo umorismo sfacciato, la sua espressione spavalda, i suoi occhi verdi. Era l'unica a ridere alle mie battute, e trovavo questa sua gentilezza un posto accogliente dove restare il più a lungo possibile. Era un'amica sincera, leale, a tratti scostante, fredda, ma anche per questo cara.

Il compleanno di Dinah si stava avvicinando ed io e lei eravamo state incaricate di pensare all'allestimento. Passavamo le mattine in classe e i nostri pomeriggi al supermercato, a discutere di quale colore comprare le bandierine e quale manifesto appendere sopra il camino.

«Brad ci sarà?» Domandai scartabellando fra gli scaffali.

«Si. Puoi cercare di essere carina con lui?» La sua cantilena era già un monito.

«Certo, sarò carina ad ignorarlo.» Sbuffò sommessamente e la corvina ridacchiò.

«Io e Brad stiamo bene. Io sto bene.» Specificò cercando la mia mano.

«Adesso state bene, adesso stai bene. Prima non era così.» Ci tenni a precisare, per dare un senso alla mia ostinazione.

«Lo so, ma io ho perdonato la sua svista. Devi farlo anche tu.» Sospirò stringendomi la mano con più vigore.

«Un tradimento non é una svista.» Puntualizzai e il suo sospiro divenne un rimorso per me. Non avrei dovuto dirlo, ma non cercavo di riaprirle nessuna ferita, solo di evitarle la prossima. «Scusa.» Mi massaggiai le palpebre sperando il buio mi suggerisse una risposta più gentile.
«Ci proverò, ok?» Mentii sapendo di mentire, ma lo feci con altruismo; la volontà era esclusa.

«Grazie.» Lauren portò la mia mano alle sue labbra e stampò un bacio su di essa. Se non fossi stata alla guida, avrei tracciato la forma delle sue labbra sulla mia pelle, invece mi limitai ad accantonare questo pensiero come se non avesse alcun significato.

Io non odiavo Brad. Odiavo che Lauren stesse con uno come Brad. Un uomo che tradisce una donna come Lauren, é un uomo che non sarà mai felice nella sua vita. Se io stessi con una come lei, non la tradirei mai. Ricordo distintamente di aver formulato questo pensiero astrattamente, con aria faceta e disinteressata. Oggi immagino fosse il primo sintomo inascoltato. A volte la mente ci manda dei segnali dal profondo della nostra inconsapevolezza e noi semplicemente crediamo siano distrazioni quando in realtà sono rivelazioni.

«Che ne é di Valery?» Domandò Lauren alla fine della corsa.

«Usciamo ancora insieme.» La mia risposta non la convinse.

One shot CamrenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora