Poison

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Say you got someone I'll say I got someone too.

We broke all the pieces,
but still want to play the games

I told all my friends I hate you,
But I love you just the same.

Pick your poison
I'm poison either way.

————

«Tu piaci sempre a tutti, perché ti preoccupi?» Sento la musica di sottofondo a casa di Dinah. Non sta prendendo seriamente questa conversazione tanto quanto vorrei.

«Beh, perché sono le amiche di Alex e ci tengo tanto a lei.» Sospiro, consultando l'orologio. Sono chiusa in bagno da troppo tempo per non inventare una scusa.

«Si, ma se hanno tutte la sua età, a malapena avranno udito per sentirti e vista per vederti.» Risponde con meno ironia di quanto possa sembrare.

«Dinah,» sospiro grevemente: «lasciamo perdere.»

«Ok, scusami.» Sento la musica affievolirsi e la sua urgenza rassettarsi. «Sono sicura che Alex ti stia portando a conoscerle proprio perché é sicura sia di te che di loro.» Non mi aspettavo una risposta tanto centrata.

Inspiro a fondo calmando i nervi: «D'accordo. E poi, anche se non piacessi a loro, non vorrebbe dire niente, no?»

«Sarebbe la fine della tua relazione, ma a parte questo...»

«Ti odio.» Le dico e finalmente una risata liberatoria slitta fra la connessione. Non lo penserai mai davvero. Le voglio troppo bene e i due termini non vanno d'accordo.

«Aggiornami nei prossimi giorni, ok?»

«Ok...» Sospiro massaggiandomi le tempie: «Alla fine sono solo due settimane.» Una risatina isterica mi compromette proprio prima di chiudere la telefonata. Dinah snocciola ancora qualche incoraggiamento e poi riaggancia.

Mentre ritorno all'auto, mi sforzo per distendere la tensione sul volto. Entro nell'abitacolo sorridente ed allegra, ma evito di incrociare lo sguardo di Alex, che non accenna a distogliersi.

«Ti verrà una paresi se continui a sorridere in quel modo.» Dice, sgonfiando la mia finzione in un sospiro scoraggiato.

«Sono nervosa, va bene?» Suono più aggressiva di quanto vorrei e per questo poso una mano sulla sua per farmi perdonare.

«Le mie amiche sono tutte entusiaste di conoscerti e poi saremo in un villaggio talmente grande che ti dimenticherai della loro esistenza.» Attende che la compiaccia con un cenno accondiscendente prima di sorridere e baciarmi. «Adesso puoi smetterla di sorridere a quel modo? Sei inquietate.» Scherza, strappandomi una risata che mi tranquillizza.

Durante il tragitto in auto mi addormento più facilmente di quanto credessi ed é proprio Alex a svegliarmi quando arriviamo a destinazione.

«Le ragazze sono dentro. Perché non ti avvii? Io scarico le valigie.» Mi sprona e non voglio deluderla prima di cominciare, quindi accetto di buon grado il consiglio.

La grande hall dell'albergo ospita più fermento di quanto pensassi. Siamo allocate in un'oasi di pace, ma a quanto pare anche qui ci sarà poco silenzio. Mi guardo attorno studiando l'ambiente fin quando i miei occhi si posano su una donna dall'altra parte della stanza.

One shot CamrenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora