And isn't it just so pretty to think
All along
There was some invisible string
Tying you to me?————
La porta é socchiusa. Da dentro, nessun rumore. Faccio capolino piano piano, finché i cardini cigolano e rivelano la mia presenza. Lauren si volta gradualmente, ma subito torna a contemplare il suo quadro.
«Come sta andando?» Chiedo sorseggiando il mio tè.
Si stringe nelle spalle. So che non vuole nessuno qui quando dipinge, ma io sono curiosa e testarda... più la seconda della prima. Comunque, mi sono fermata sulla soglia.
«Cosa non ti convince?»
Inala a pieni polmoni. Troppe cose, a quanto pare, penso, perché so come il suo corpo parla. Gesticola con la mano, ma non dice niente. Non sta cercando di scacciarmi, malgrado abbia invaso la sua oasi; sta solo cercando di non apparire troppo critica, altrimenti dovrebbe sorbirsi una predica di dieci minuti che le faccio da anni, da molto di prima di...
«E comunque non importa. Oggi avevo un po' di tempo libero e tu non c'eri.» Scrolla le spalle. Oh no, roteo gli occhi al cielo. É il momento in cui toglie importanza al tempo così da toglierla al quadro.
«Posso vedere?» Chiedo gentilmente.
Lauren si volta ruotando sullo sgabello. Ha un sorriso in faccia, ma il cipiglio sulla fronte: «Non so se voglio che tu lo veda.»
«Perché?» Mi stampo un'espressione offesa, di modo che possa sentirsi in colpa e cambiar idea. Non resiste al mio dispiacere.
«Perché tutte le volte dice che è bellissimo.» Ok, beccata, ma non é un problema mio so se lo é davvero senza che i suoi occhi lo sappiano. Tutti gli artisti vivono pensando che la prossima opera sarà la migliore, la prossima sarà la migliore.
«Posso o no?» Insisto determinata. Di solito é lei a parlarmi così, ma abbiamo tutti delle eccezioni, delle debolezze; sono contenta di poter vedere le sue, lo rendo molto intimo.
«Mh.» Va bene, lo prendo per un sì. Tanto é troppo orgogliosa per dirlo apertamente, perciò...
Poggio la tazza su un tavolo di legno, sporco ma inutilizzato al momento, e mi avvicino a passo cadenzato. I nostri sguardi sanno cose che lo spazio non conosce, ma il tempo ricorda. Sorrido fievolmente per il modo in cui mi guarda anche quando indosso solo una maglietta sgualcita. So cosa direbbe adesso "si, ma é la mia maglietta sgualcita".
Quando le sono vicina, istintivamente la sua mano é sulla mia coscia, e anche se c'è malizia é più tenerezza, per ora. Faccio scivolare la mano sulla sua nuca mentre la guardo dall'alto: «Non sono io il dipinto.» Scherzo.
«Peccato.» Stampa un bacio sulla mia gamba, il più interno possibile e dopo avermi fatto sussultare é pronta a mostrarmi il vero quadro.
Si sposta leggermente su una parte per farmi vedere e, inizialmente, ho un altro sussulto, ma di un genere diverso... Lauren non ha mai avuto uno stile e basta, lei é tante cose tutte insieme, tanti colori in giorni alterni, ma non ho mai visto qualcosa di simile dalle sue mani. C'è una donna su un letto, abbandonata non so dove, ma lontano dalla luce. Lei é l'unico punto luce del quadro, tutto il resto é polvere e ombre.
«É una prigione?» Non voglio essere indiscreta, ma i suoi occhi sanno di avermi colto alla sprovvista.
«Anche, si.» Fa la vaga, quanto le piace. É così che abbiamo cominciato.
«Mh Mh... E lei é... insomma, morta?» Mi schiarisco la voce. Non capisco da che parte di lei questo provenga e un po' mi spaventa credere che ci sia una donna senza vita nel suo cuore.
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One shot Camren
FanfictionOne shot Camren Comprenderanno anche alcuni capitoli "interattivi" e capitoli riguardanti storie presenti sul mio profilo (come fight back, she loves her etc...)