Capitolo 90.
ALEXIS.
Jus:Alex,aprimi,cazzo !.-continua esasperato,battendo i pugni contro la porta della mia camera..che una volta era ''nostra''.Sono seduta sul letto,con le gambe incrociate.Cercando di non sentire la sua voce,che mi implora di aprirlo.-apri questa cazzo di porta,oppure giuro che la rompo !!!!.-scendo dal letto scocciata e apro la porta.Me lo ritrovo di fronte.
Alex:Allora,cosa vuoi ?.-chiedo a braccia conserte,si calma..emettendo un sospiro.
Jus:Perchè non mi rivolgi la parola?cosa ti ho fatto stavolta ?e soprattutto,perchè mi sono svegliato a terra..e mi facevano male le parti intime?.-
Alex:Perchè sei un coglione !.-faccio per chiudergli la porta in faccia,ma lui mette un piede davanti e entra.Sedendosi sul letto.
Alex:Vattene,esci di qui !.-dico arrabbiata,afferrandolo per un braccio,faccio per farlo alzare.Ma non si muove di un centimetro,non credevo fosse così forte.
Jus:Dimmi che cosa ti ho fatto che mi odi ancora di più,e forse me ne vado.-
Alex:Occhei,vuoi davvero saperlo?.-annuisce.Mi alzo la manica della maglietta,scoprendo i miei polsi.-vedi questi graffi ?me li hai fatti tu ieri sera!eri ubriaco marcio,ridevi,piangevi..poi volevi per forza fare sesso.-mi scosto i capelli dal petto,mostrandogli i succhiotti.Rimane a bocca aperta,mi avvicino all'armadio e lo apro.Prendendo la camicetta ormai strappata.
Jus:Io..io ti ho fatto questo ?.-dice prendendo la camicetta,riporta lo sguardo su di me.-mi dispiace,Alex.Ma ti giuro che non ricordo niente,devo aver preso troppe pasticche.-dice portando le dita alle tempie.
Alex:Ora ti droghi pure,perfetto !.-faccio per andarmene,ma lui mi afferra il braccio e mi fa girare verso di lui.I suoi occhi mi guardano supplichevoli.
Jus:Io non mi drogo,era una pasticca piccola.La prendo sempre quando vado in discoteca.-
Alex:Si,e poi ritorni a casa e cerchi di violentarmi!.-fa per afferrarmi la mano,mi allontano.
Jus:Non hai paura di me,vero ?.-chiede deglutendo,si avvicina a me.Indietreggio e mi ritrovo con le spalle contro il muro,appoggia le mani al lato della mia testa.Guardandomi negli occhi,abbassa lo sguardo sulle mie labbra,mentre lecca le sue.
Alex:Un po',ma non è niente di che.-dico appoggiando le mani sul suo petto,per allontanarlo.Rimane fermo,non muovendosi nemmeno di un centimetro.
Alex:Ora puoi andare,Justin !.-dico innervosita,accenna un finto sorriso e mi lascia andare.
Jus:L'importante è che non hai paura di me.-va via,chiudendo la porta alle sue spalle.Mi siedo sul letto,portando le gambe al petto.Sento la bambina scalciare,porto le mani al ventre,cercando di sopportare il dolore.Il dottore dice che è normale se la pancia avvolte mi fa male,è la bambina che vuole farsi sentire.Ho bisogno di schiarire le idee,prendo il cappotto e lo indosso.Scendo piano le scale,cercando di non farmi sentire dal biondo..che sta cenando.Apro la porta e la richiudo piano alle mie spalle.Metto le mani in tasca e cammino per i marciapiedi a testa bassa.A quest'ora non c'è nessuno..la luna è alta nel cielo,illuminando con la sua poca luminosità il mio viso.Ormai sono lontana da casa,mi siedo su una panchina.La mia vita è cambiata totalmente da quando lui ne fa parte,è inutile che il cervello dice che l'ho dimenticato,se il cuore dice l'esatto contrario.Vedo quattro ragazzi,un po più distanti da me sull'altro marciapiede.Mi alzo e vado via,camminando velocemente.Sento dei passi dietro di me,il mio cuore batte velocemente..quasi come se volesse uscire dalla mia gabbia toracica e correre via.
-Ehi,tu sei Alex ?.-dice uno di loro,con un ghigno divertito.Continuo a camminare,ignorandoli.Uno di loro mi afferra per il braccio,facendomi girare verso di lui.
Alex:Che cosa volete da me ?.-sussurro flebile,quasi con la voce spezzata dalle lacrime.Uno di loro mi guarda con tenerezza,scuote la testa e il suo sguardo ritorna serio.
-Ti chiederai chi siamo,vero ?.-continua.-ci hanno pagati per darti una lezione,ragazzina.-rimango a bocca aperta,mentre le lacrime cominciano a farsi spazio nei miei occhi.Potevo rimanere a casa,invece di fare sempre di testa mia.
Alex:Chi..chi vi ha chiesto questo ?.-sussurro deglutendo.Il ragazzo che mi sta parlando,si gira verso i suoi amici.Facendo segno di si.
-Un ragazzo biondo,occhi celesti..tieni presente ?.-sentii il cuore perdere un battito.Occhi celesti,capelli biondi..sta parlando di Cole.Cole,il ragazzo che diceva di amarmi e volermi bene.
-Mi dispiace,ragazzina..ma un' affare è un' affare.-faccio per liberarmi dalla sua presa,cercando di gridare.Mi copre la bocca con una mano e mi da un pugno sulla guancia.Cado a terra,portando le mani sul mio naso sanguinante.Mi da un calcio sulla gamba,facendomi gridare di dolore.Vedo una macchina venire verso di noi,e accecarmi gli occhi con i fari.
-Cazzo,Kenny,fermali !.-l'ultima cosa che sentii,fu la voce di Justin.Poi il buio..
JUSTIN.
Mi lancio su di lei,alzandole la testa..mentre Kenny si occupa di quei quattro.
Jus:Alex..Alex mi senti ?.-sussurro in lacrime,cercando di muoverla leggermente.-amore mio,ti prego...svegliati.-la prendo in braccio,vedo i quattro ragazzi correre via..Kenny corre da me.Mi dirigo in macchina,nei sedili posteriori..con Alex tra le braccia.
Jus:Ti prego,Kenny..sbrigati.-sussurro con la voce smorzata dal pianto.Mette in moto e corre a tutta velocità.Porto lo sguardo sul viso di Alex.Alcune goccioline di sangue le ricadono sul labbro.Come si puo' fare del male ad un'angelo così bello.Le asciugo le lacrime,che ancora scorrono sulle sue guance.
Jus:Amore mio,ci sono io..ci sono io.Nessuno potrà più farti del male.-sussurro poggiando la guancia sulla sua fronte.-la pagheranno cara,lo giuro su me stesso.-
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"My true identity.."
FanfictionAlexis Anderson,è una semplice ragazza di sedici anni..quasi diciassette.Vive da sola,senza genitori..e così,per pagarsi l'appartamento svolge due lavori.Lavora a casa ''Bieber''è la baby sitter di Jazmine e Jaxon..il suo secondo lavoro..è fare la c...