Capitolo 133.
JUSTIN.
I pochi raggi del sole che penetrano dalla finestra,mi costringono ad aprire gli occhi.Sospiro e alzo il busto,portando una mano alla tempie.Mi guardo in giro,e noto che Alex non è accanto a me.Non mi aspettavo tutto questo,pensavo mi odiasse.Invece si è lasciata spogliare come se niente fosse.Scendo dal letto e infilo in fretta i boxer.Sembra di ritornare ai vecchi tempi,questa casa tiene con se' tanti ricordi.Mi dirigo in cucina,Alex è seduta a tavola,che gira il cucchiaio in una tazza di caffè.Mi appoggio alla stipite della porta e la fisso.Faccio un finto colpo di tosse,alza la testa verso di me.
Jus:Buongiorno.-sussurro avvicinandomi a lei,per darle un bacio sulla guancia,ma si scansa.Quasi come se la mia presenza le desse fastidio.-che hai ?.-aggiungo poi,avvicinando la mia mano alla sua,che è poggiata sul tavolo.Appena le nostre dita si toccano,si alza di scatto e mette la tazza nel lavandino.Si appoggia con le braccia al ripiano della cucina.Mi alzo infastidito e mi avvicino a lei.
Jus:Vuoi spiegarmi che cos'hai ?!.-chiedo afferrandola per un braccio,si gira verso di me e mi guarda negli occhi.Faccio per accarezzarle una guancia,ma mi afferra la mano,prima che potessi avere un contatto con la sua pelle liscia e delicata.
Alex:Voglio che tu te ne vada,ora.-rimango a bocca aperta,sentendo le lacrime invadermi gli occhi.-non vuoi ?allora me ne vado io.Ci vediamo in ospedale.-si libera dalla mia presa,e si dilegua verso la porta.La precedo e la blocca ancora una volta per il braccio,facendola voltare verso di me.
Jus:Ma ieri sera noi..-mi interrompe,portando una mano sulle mie labbra.
Alex:Hai presente quello che fai con le tue troiette ?.-chiede fredda,annuisco.-ecco,era solo sesso.-apre la porta e va via.Porto una mano tra i capelli e lancio a terra la prima cosa che mi ritrovo davanti agli occhi.Sono solo uno stupido,e io che pensavo che dopo questa notte sarebbe cambiato qualcosa.Devo dimenticarla,deve sparire dalla mia testa.L'unica cosa di cui mi devo interessare è mia figlia.Mi dirigo in camera da letto e prendo i miei vestiti da terra,e li indosso in fretta.Mi distendo sul letto,immaginando ancora una volta le sue mani sul mio corpo,e i suoi sospiri affannati sul collo.La amo,la amo più di me stesso,perchè non riesce a capirlo ?perchè continua a farmi stare male inutilmente?.
1 ORA DOPO.
Sono in ospedale già da un po'.Spero che ci siano delle novità migliori oggi.Vedo arrivare da lontano...Harry Styles,ci mancava solo lui per completare l'opera,perfetto.Si dirige verso la mia Alex,e l'abbraccia,senza degnarmi nemmeno di uno sguardo.Che puttaniere.
ALEXIS.
FLASHBACK.
Lo guardai andare via con la conducente del collegio.Quando si liberò dalla sua presa e corse verso di me.
Sam:Ti prego,Alexis,ti prego.Non lasciarmi qui,non lasciarmi come ha fatto la mamma.Ti prometto che farò il bravo,che non ti farò più trovare tempere e pennarelli per terra.Ma portami con te,ti prego,ti prego.-
Alex:Sammy,guardami negli occhi.-dissi prendendo il suo viso tra le mani.-ti prometto che ti porterò via di qui.-lo baciai piano sulla fronte.
Sam:Prendi questo ciondolo,Alex.Così sarò sempre con te..-
FINE FLASHBACK.
A riportarmi alla realtà,è qualcuno che mi tocca la spalla.Mi giro infastidita,pensando che è Bieber.Ma mi ritrovo Harry davanti.Mi abbraccia e mi stringe a se',come un tesoro prezioso.
Har:Ho saputo della bambina,Alex.Mi dispiace tanto,non immagino come tu possa sentirti ora.-sospiro.Harry porta lo sguardo verso Justin,che sta fissando il muro bianco davanti a se'.-è tutta colpa di quello stronzo.-
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"My true identity.."
FanfictionAlexis Anderson,è una semplice ragazza di sedici anni..quasi diciassette.Vive da sola,senza genitori..e così,per pagarsi l'appartamento svolge due lavori.Lavora a casa ''Bieber''è la baby sitter di Jazmine e Jaxon..il suo secondo lavoro..è fare la c...