"In che guaio mi sono cacciata?"

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Capitolo 144.
ALEXIS.
2 MESI DOPO.
Sono distesa sul letto,con le cuffie nelle orecchie.E' passato tanto tempo da quando sono qui in California,in questa casa.Io e Cole litighiamo quasi tutti i giorni,e lui arriva sempre a prendermi a sberle,oppure chiudermi in camera.Devo sempre indossare maglie con tre taglie in più,per non far vedere i lividi.E soprattutto devo tenere tanti bracciali ai polsi,per nascondere i tagli che mi faccio da sola.La verità è che sono stanca,stanca di tutto questo.Credo che ormai Justin abbia smesso di cercarmi.Sulle riviste ha sempre il sorriso stampato in faccia,mentre io sono qui a morire giorno dopo giorno.Non avrei mai pensato che mi sarei sacrificata per lui.Ma io lo amo,lo amo più della mia stessa vita,e non posso farci niente.Scendo dal letto e appoggio l'ipod sul comodino.Ad attirare la mia attenzione,è un telefono poggiato sulla scrivania.Esattamente l'iphone di Cole.Deve averlo dimenticato stamattina.Faccio per uscire,quando mi fermo di scatto e mi rigiro di nuovo verso la scrivania.Che stupida che sono,quel cellulare è la mia salvezza.Mi avvicino cauta,e lo afferro,iniziando a digitare il numero di Justin velocemente.Premo sulla cornetta verde,e porto il telefono all'orecchio.
-Che cosa stai facendo?!!.-dice una voce dietro di me.Quella voce che distinguerei fra mille,quella voce che mi mette terrore.Mi giro di scatto,facendo cadere il telefono a terra.Sono ufficialmente morta.
-Pronto,chi è?.-sento la voce di Justin,questo stupido doveva rispondere proprio ora?.Faccio per parlare,ma Cole mi afferra per il capo e porta una mano sulla mia bocca.
Cole:Prova a dire una sola parola,e giuro che ti uccido.-sussurra freddo,stringendomi le labbra.Una lacrima riga il mio volto,per poi cadere sul pavimento.Cole in uno scatto prende il telefono e stacca la chiamata,riponendolo successivamente in tasca.Gira lo sguardo verso di me,e i suoi occhi non mi dicono niente di buono.Indietreggio impaurita.
Cole:Non provare mai più a fare una cosa del genere,capito?!.-grida dandomi uno schiaffo.Cado a terra,e porto una mano sulla guancia.-Non giocare con il fuoco,Alex,ti faresti male..molto male!.-mi guarda con disprezzo e va via,chiudendo la porta alle sue spalle.Mi lancio su di essa,afferrando la maniglia,ma noto che mi ha chiusa dentro..di nuovo.
Alex:Cole!fammi uscire,Cole!.-grido battendo i pugni sulla porta in lacrime.Sento la porta d'ingresso chiudersi violentemente,e questo significa che è uscito,e mi ha lasciato sola in questa stanza,con la mia malinconia.
JUSTIN.
Cammino per le strade di New York con le mani in tasca,senza pensare ai paparazzi che mi stanno perseguitando.Devo anche far finta di sorridere,non voglio che le mie beliebers siano tristi perché anche io lo sono.Ma in questo periodo è difficile sorridere.Mi siedo su una panchina del parco,e mi ci distendo sopra,senza fregarmene delle persone che ho intorno.
-Sei ridotto male.-alzo la testa,e mi ritrovo davanti due occhi color cioccolato.
Jus:Selena.-sussurro alzando il busto,e mettendomi a sedere composto sulla panchina.Si siede accanto a me,e mi guarda negli occhi.Sembra una specie di sfida con gli sguardi,cioccolato contro miele.-io..volevo chiederti scusa per quello che è successo qualche mese fa a casa mia.Mi dispiace Selena,non dovevo trattarti in quel modo,tu sei una ragazza fantastica e speciale.E io sono un fottuto stronzo,non dovevo trattarti in quel modo.Ti ripeto che quando troverai il ragazzo che ti amerà davvero,lui sarà veramente fortunato.-una lacrima riga il suo volto.Gliela asciugo,passando il pollice sulla sua guancia.
Sel:Ti voglio bene.-sussurra abbracciandomi,la stringo sul mio petto.-anche tu sei fantastico,Justin,davvero.Concedimi un ultimo bacio.-sussurra accennando un sorriso.Mi avvicino cauto a lei,e appoggio le mie labbra sulle sue.Un bacio casto e innocente,come quelli che si danno i bambini all'asilo,senza emozioni,niente di niente.Ci stacchiamo,e mi regala un dolce sorriso.-Ciao,Justin.-mi lascia un bacio sulla fronte e si alza,allontanandosi.
ALEXIS.
Ore 21.30
Cole:Preparati,dobbiamo uscire con alcuni miei amici.-dice aprendo di scatto la porta.Rimango seduta sul letto,con le gambe al petto.-Alex,mi stai ascoltando?!.-dice irritato,stringendo i pugni.
Alex:Non mi va di uscire,lasciami in pace.-sussurro tenendo lo sguardo fisso in un punto indefinito di questa stanza.Sento la sua mano afferrarmi i capelli.
Cole:Alex,non farmi arrabbiare,sai di che cosa sono capace.-mi sussurra all'orecchio.Me lo scrollo di dosso e mi dirigo in bagno.-sbrigati,che io sono già pronto.-dice prima che io possa chiudere la porta.Guardo il mio riflesso nello specchio.Che cosa ci trovano i ragazzi in me?non ho niente di speciale,sono come le altre.Sospiro e mi sciacquo la faccia.Prendo una semplice maglia e un pantalone.Li indosso in fretta.
1 ORA DOPO.
Stiamo camminando per una strada buia,e sono piuttosto spaventata.Cole si dirige verso un gruppetto.Ci sono quattro ragazzi,e quattro ragazze.Sembrano tutti drogati,sembrano?ma lo sono!.In che guaio mi sono cacciata?
Cole:Ehi!.-dice salutandoli tutti con uno strano gesto con le mani,mi ricordano Chaz e Justin.-Lei è la mia ragazza,Alex.-le ragazze mi squadrano dalla testa ai piedi.Sono diversa da loro,il motivo?.Bhe,loro sono ricoperte di tatuaggi e pearcing,mentre io ho l'aria da brava ragazza.
-Vuoi farti un tiro?.-mi chiede una di loro,mostrandomi la sigaretta.Cerco gli occhi di Cole,e appena li trovo,lui mi fulmina con lo sguardo.Questo significa che devo accettare la sigaretta.Con la mano tremolante,mi avvicino,prendendo la ''spacca polmoni'' fra le dita.Deglutisco,portandola alla bocca.Appena mi arriva il fumo in bocca,tossisco,lasciando cadere la sigaretta a terra.
-Che stupida.-dice una di loro ridendo.Cole mi afferra per un braccio e mi trascina con lui,un po distante dai ''drogati''.
Cole:Devi farmi fare bella figura Alex!oppure a casa facciamo i conti.-

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