Capitolo 149.
JUSTIN.
Mi strofino gli occhi,e li apro lentamente.Sorrido,vedendo Alex dormire con la testa appoggiata sul mio petto.Le accarezzo piano la schiena,e la bacio sulla fronte.Le nostre gambe sono intrecciate sotto le coperte,e mi sembra tutto un sogno che siamo in un letto,nudi e abbracciati.Tutto d'un tratto,a rompere il silenzio e il mio telefonino che squilla.Allungo un braccio verso il comodino e lo prendo.Leggo sul display il numero di Chaz.Premo sulla cornetta verde.
Jus:Chaz.-sussurro a voce bassa,per non svegliare Alex,che sta dormendo beata.Sembra un angioletto,anzi...lei lo è.Il mio piccolo angelo.
Chaz:Che hai?!.-dice ridendo.-qualcuno ti ha rubato la voce?oppure hai avuto una notte focosa e hai urlato troppo e non puoi parlare.-
Jus:La notte focosa l'ho avuta.Ma Alex sta dormendo,e non voglio svegliarla.-
Chaz:Sei ritornato con Alex e non mi hai detto niente?.-sbotta offeso.-e comunque Kenny mi ha detto quello che è succeso.Spero che stiate bene.-
Jus:Si,stiamo bene entrambi.Anche se non mi sono tolto la soddisfazione di picchiare Cole.Ma si trova dietro le sbarre,e questo mi va bene lo stesso.-
Chaz:Ben detto,bro.-esclama.-comunque tua madre voleva sapere quando ritorni a New York,è preoccupata.E mi ha detto che quando ritorni deve farti una bella ramanzina per non averle detto che andavi in California!.-
Jus:L'ho fatto per una buona causa,Chaz!.-dico ridacchiando.Ride anche lui,ma tutto d'un tratto smette di ridere.-cosa c'è?.-
Chaz:Alex ne è a conoscenza di Samantha?.-chiede rattristito,deglutisco.
Jus:Credo che l'abbia capito.Ma non vuole parlarne.-sussurro sospirando.-ma dobbiamo sempre arrivare un giorno all'argomento ''Samantha''.Comunque, dì a mia madre che ritorno a New York domani mattina,ciao bro.-
Chaz:Ciao,Bieber.-riattacco e rimetto il telefono sul comodino.Giro lo sguardo verso Alex,e noto che è sveglia.Si gira di spalle,e affonda il viso nel cuscino.
Jus:Che hai?.-sussurro abbracciandola da dietro.Le bacio piano una spalla.
Alex:Perché hai detto a Chaz che evito l'argomento di Samantha?!sei tu che cerchi di evitarlo,non io!.Tanto sono abituata a perdere le persone a cui voglio bene.Solo perché le persone sono egoiste!.-
Jus:Stai per caso insinuando che io sono egoista?!.-chiedo a bocca aperta.
Alex:No,sto insinuando che sei uno stupido!.Ricordati che è colpa tua se Samantha è morta!.-rabbrividisco a queste sue parole.Lascio la presa dal suo corpo,e mi allontano.Mi giro di spalle,e cerco di non farle notare le mie lacrime.Sento che mi abbraccia da dietro,e mi stringe a se.
Alex:Scusami,amore mio.-sussurra lasciandomi una scia di baci sulla schiena.Mi giro verso di lei e appoggio la testa sul suo petto,continuando a piangere.-Non è colpa tua,non volevo dire quello che ho detto.-mi accarezza piano i capelli.
Jus:Sono stato un cattivo padre.-sussurro singhiozzando.-sono solo un coglione.-
Alex:No,Justin.Tu non sei stato un cattivo padre.Non potevi sapere quello che sarebbe successo.-le affero il viso fra le mani e la bacio con foga,facendola distendere sul letto.Mi ritrovo sopra di lei,mentre ci scambiamo baci passionali e dolci.Ci stacchiamo entrambi con il sorriso sulle labbra.
Alex:Mi piace quando mi baci in questo modo.-sussurra passando una mano fra i miei capelli,facendomi rabbrividire.Lei sa bene che non le resisto quando si comporta in questo modo,ma sembra che le piaccia vedermi impazzire.
ALEXIS.
IL GIORNO DOPO.
Jus:Ci porti all'aeroporto,per favore.-dice all'autista,appena entriamo nel taxi.L'uomo annuisce e mette in moto,sfrecciando a tutta velocità.Guardo fuori dal finestrino,e tutto passa veloce sotto ai miei occhi.La California è bellissima,ma dopo tutto quello che ho dovuto passare in questo posto...non ci voglio più tornare.Non ci credo ancora che dopo tutti questi mesi ritorno dalla mia amata New York.Dopo un po arriviamo a destinazione.Justin paga l'autista e ci dirigiamo successivamente all'entrata dell'aeroporto.Guardo le nostre mani intrecciate,e involontariamente sul mio viso si dipinge un sorriso.Ci sediamo,e aspettiamo che la voce metallica chiami il nostro volo.
Jus:Sei felice di ritornare a New york?.-chiede curioso.Annuisco e lo bacio sulla guancia.-Senti...mi chiedevo se vorresti tornare a vivere con me.-
Alex:Certo che si!nella nostra vecchia villa.-sussurro appoggiando la testa sulla sua spalla.-Andrei a vivere anche in una topaia,basta che sto con te.-
Jus:La stessa cosa vale per me,piccola.Nessuno ci separerà,stavolta.-
Alex:Lo spero.-dico guardandolo male.Ride divertito,e mi bacia dolcemente.Dopo un po,la voce metallica chiama il nostro volo.Ci dirigiamo all'imbarco,e andiamo a sederci.L'aereo dopo poco si alza verso il cielo.Mi accoccolo fra le braccia di Justin,e cado in un sonno profondo.
* * * * * *
Jus:Alex,svegliati,siamo arrivati.-mi sussurra piano all'orecchio,accarezzandomi i capelli.Mi strofino gli occhi e li apro piano.-Buongiorno,bella addormentata.-aggiunge divertito.
Alex:Non sei simpatico.-lo guardo male e ci dirigiamo fuori dall'aereo.Andiamo verso l'uscita dell'aeroporto di New york.Mi circonda le spalle con un braccio,mentre io lo guardo negli occhi.Mi sorride dolcemente.
Jus:Amore,ti va un gelato?.-gli stampo un bacio sulle labbra e annuisco.Ci dirigiamo alla gelateria più vicina,e ordiniamo la coppa degli ''innamorati''.Ci sediamo su una panchina,e mangiamo il gelato.Vedo che Justin fissa una bambina che è seduta sull'altalena,e il padre che la sta spingendo.Abbassa lo sguardo rattristito.Intreccio piano la mia mano con la sua..
Jus:Avrei tanto voluto spingere anche io la nostra Samantha sull'altalena.-sussurra con gli occhi lucidi.Lo abbraccio di scatto,e affondo le mani fra i suoi capelli morbidi.Rimaniamo abbracciati per alcuni minuti,finché lui non preme le sue labbra sulle mie.Ricambio il bacio,lasciando sfiorare le nostre lingue.
Alex:Se tu soffri,soffro anch'io.-sussurro mordendogli il labbro.Accenna un sorriso.-ecco,è così che ti voglio.-mi rinchiude in un altro abbraccio.
Jus:Sei fantastica.-sussurra appoggiandosi con la testa sulla mia spalla.
Alex:No,tu lo sei.-aggiungo accarezzandogli la schiena.Sento il suo respiro caldo sul collo,e questa cosa è piacevole.-che ne dici di farci una passeggiata per il parco?.-dico sciogliendo l'abbraccio.
Jus:Certo,andiamo.-ci alziamo,e cominciamo a camminare.Tutto d'un tratto,una ragazza corre verso Justin e lo abbraccia,stritolandolo.
-Biondino!.-esclama baciandolo sulla guancia.-ti ricordi di me?.-continua poi.
Jus:Si,certo che mi ricordo di te,Beatrique.-dice accennando un sorriso.Mi aggrappo al braccio di Justin,e sorrido in modo falso alla sua ''amica''.
Bea:Com'è che ti chiami?Alina,Liax?.-chiede spavalda,masticando una gomma.E guardandomi scocciata.
Alex:Mi chiamo Alex!.-sbotto a braccia conserte,mi squadra dalla testa ai piedi.
Bea:Alex è un nome da maschiaccio,lo sapevi?.-aggiunge divertita.
Alex:E invece Beatrique sembra un nome da prostituta.-dico sorridendo.
Jus:Basta ragazze,smettetela!!!.-sbotta infastidito.-Bea,scusala.-
Alex:Scusala,scusala?!è stata lei a chiamarmi maschiaccio!.-lascio la presa dal suo braccio,e cammino avanti a braccia conserte.
Jus:Alex,aspetta.-faccio finta di non sentirlo,e continuo a camminare.Mi afferra per un braccio,e mi fa girare verso di lui.-scusami,piccola.-
Alex:Scusa un corno.Le tue amiche sono tutte così antipatiche?!.-
Jus:Sei gelosa?.-
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"My true identity.."
FanfictionAlexis Anderson,è una semplice ragazza di sedici anni..quasi diciassette.Vive da sola,senza genitori..e così,per pagarsi l'appartamento svolge due lavori.Lavora a casa ''Bieber''è la baby sitter di Jazmine e Jaxon..il suo secondo lavoro..è fare la c...