"Quello che non uccide,fortifica"

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Capitolo 134.
ALEXIS.
Accarezzo la piccola mano di Samantha.Sulla fronte e sulle gambe ha dei grossi lividi visibili.E' come ritornare indietro nel tempo,quando mio fratello mi ha detto addio proprio in questo ospedale,in questa stanza.Come se tutto quello che è successo,stesse riaccadendo in un secondo davanti ai miei occhi.Ma stavolta non sono sola,stavolta anche qualcun'altro sta soffrendo con me.Due giorni fa mio padre mi ha telefonato,voleva avere notizie sulla bambina.Ho dovuto mentirgli,aveva intenzione di venire qui a New York,ma il suo lavoro glielo impedisce.Meglio così,non oso immaginare cosa potrebbe succedere tra lui e Justin.Sospiro e porto lo sguardo fuori dalla finestra.Sta piovendo,e sembra che questo brutto temporale non voglia smettere.Porto successivamente lo sguardo su Justin,che è seduto sulla poltrona di pelle nera,e sta dormendo.E' stato sveglio tutta la notte,e a volte lo sentivo anche piangere a singhiozzi.Mi sono sentita inutile in quel momento,volevo alzarmi e abbracciarlo,ma il mio orgoglio mi rende più stronza di lui.La porta si apre e entra il dottore,dalla sua faccia non prevedo niente di buono.
-Signor Bieber.-dice il dottore,cercando di svegliare Justin.-Signor Bieber.-ripete.Justin apre gli occhi assonnato,e scatta in piedi come un soldato.
Jus:Dottore,ci sono delle novità ?.-chiede mordicchiandosi il labbro dal nervoso,il dottore fa cenno di no con la testa,sospirando tristemente.
-La situazione peggiora giorno dopo giorno.E la bambina...può morire da un momento all'altro se non si sveglia.-le lacrime cominciano a percorrere il mio volto.Justin si scaraventa verso la culla e afferra le spalle di Samantha,cominciando a scuoterla.
Jus:Svegliati amore mio,svegliati.Non senti che vogliono portarti via da me ?!.-urla piangendo,mi alzo e cerco di fermarlo con l'aiuto del dottore.
Alex:Justin,fermo ! le fai male !.-altri dottori entrano nella stanza e afferrano Justin,portandolo via.Mi accascio a terra in lacrime,quel ragazzo sta impazzendo,sta uscendo fuori di se'.Come biasimarlo ?
JUSTIN.
3 GIORNI DOPO.
Sono disteso sul letto,con una bottiglia di vodka fra le mani.Sono tre giorni che non esco,tre giorni che non ho voglia di fare niente.Mi sono ridotto in questo stato inutilmente,e mi faccio perfino schifo a guardarmi allo specchio.Tutto d'un tratto qualcuno entra in camera,e sposta le tende dalla finestra.La luce mi acceca,mi rannicchio su me stesso,cercando di coprirmi gli occhi che mi bruciano.Mi sento un topo di fogna,che deve nascondersi per non essere ucciso.Quel qualcuno mi toglie l'alcool dalle mani.
-Guarda come ti sei ridotto,amore mio.-la voce di mia madre mi fa venire i brividi.Alzo lo sguardo verso di lei,e mi asciugo le lacrime.
Jus:Ho freddo.-sussurro deglutendo.-chiudi la finestra.-aggiungo poi.
mam:Ma Justin,fuori fa caldo e tu sei qui a ...-la interrompo con uno sguardo freddo.
Jus:Ho detto che devi chiudere la finestra !.-dico alzando la voce.Rimane spiazzata e delusa.Delusa per avere un figlio come me,delusa per come sono diventato.
mam:Sei ubriaco.-fa per sfiorarmi il viso,ma mi scanso e porto le mani sul volto.
Jus:E' tutta colpa mia.Non merito di vivere,voglio morire insieme alla mia bambina.-mugugno singhiozzando.-sono uno stronzo,non merito di vivere,non merito di vivere.-ripeto in preda a una crisi.Sto diventando pazzo.Mi lascio cadere a peso morto sul letto,sotto gli occhi scioccati di mia madre.Sto perdendo le forze e mi sento sempre più debole ogni giorno che passa.
mam:Justin.-sussurra accarezzandomi i capelli.-Samantha c'è la farà,starà bene.La vedrai crescere,mettere i primi dentini,e fare i suoi primi passi.-dice piangendo con me.-devi solo sperare.-
Jus:No,invece.Sai perchè non vedrò tutto questo ?perchè io sono un fottuto bastardo.-dico alzandomi con il busto.-vorrei tanto essere io al posto suo.Vorrei fare qualcosa,ma mi sento impotente.Perchè non riesco a cambiare ?ho perso tutto,tutto !.-
mam:No,invece..io sono ancora qui con te.-sussurra accarezzandomi i capelli.-quello che non uccide,fortifica.Dovresti saperlo,amore mio.-sussurra sorridendo tra le lacrime.
Jus:Vattene.-sussurro piangendo.-voglio rimanere solo,ti prego.-
mam:No,non voglio che tu commetta altre pazzie,e sai di che cosa sto parlando.-dice indicando con gli occhi la ferita che ho sul braccio.La ferita che ho fatto quella sera,quando ho provato a suicidarmi inutilmente.
Jus:Vattene,mamma,vattene.Voglio rimanere solo !.-grido esasperato.
mam:Tesoro..-si avvicina e mi abbraccia,stringendomi tra le sue braccia.Come faceva sempre quando da piccolo avevo gli incubi.Piango e mi appoggio con la guancia sul suo petto.
Jus:Sono stanco di tutto.Potrei cedere da un momento all'altro.-stringe una mano nei miei capelli e mi da un bacio sulla fronte.
mam:Tu sei forte,Justin.Lo sei sempre stato.Dov'è finito il mio bambino ?quello che non si dava mai per vinto,che quello che voleva..riusciva ad averlo senza problemi,solo lottando e metterci la forza.Ecco perchè ora milioni e milioni di ragazze contano su di te.Alex ha bisogno di te..non puoi abbatterti.-mi lascia un altro bacio sulla fronte e si avvia fuori,chiudendo la porta alle sue spalle.Sospiro rumorosamente e mi distendo sul letto.Chiudo gli occhi e cerco di dormire.

Sono pazzo.

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