"I love you too"

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Capitolo 145.
ALEXIS.
Entro in casa velocemente,e corro di sopra,sbattendo la porta alle mie spalle e chiudendola a chiave.Mi distendo sul letto,e soffoco le lacrime e i singhiozzi nel cuscino.Sento Cole che mi urla di aprirgli,ma non voglio che mi faccia del male,solo perchè non ho accettato quella fottuta sigaretta.Lentamente mi alzo,e mi dirigo verso la finestra.La apro,e salgo sul cornicione.E' troppo alto,e potrei sicuramente rompermi qualcosa.Ma è questo che voglio.Preferisco morire,piuttosto che rimanere ancora in questa casa.Chiudo gli occhi,e mentre sto per lanciarmi giù,sento una chiave girare nella serratura,e la porta aprirsi di scatto.Sento delle braccia afferrarmi i fianchi.
Cole:Ma che cazzo fai?.-dice irritato,facendomi scendere.Mi dimeno,cercando di liberarmi dalla sua presa.-tu sei pazza!.-aggiunge poi.
Alex:Sei tu che mi stai facendo diventare pazza!.-grido dandogli una gomitata nello stomaco.Mi lascia e indietreggia,appoggiandosi al muro.-dici così tanto di amarmi.Mentre poi mi tratti come uno straccio!io non ti amo,fattene una ragione!.-si avvicina a me,e mi afferra per le spalle.
Cole:Tu mi amerai,Alex.-noto che in tasca ha il telefonino.Devo solo riuscire a prenderlo.Mi avvicino a lui,e poggio le mie labbra sulle sue.Apro gli occhi,e con cautela sfilo il suo cellulare dalla tasca.Lo respingo e corro in bagno,chiudendomi a chiave.Compongo di nuovo il numero di Justin velocemente.E' notte fonda,e spero soltanto che riesca a sentire il suo telefono squillare.Dopo alcuni squilli,risponde.
Jus:Pronto,chi è?.-chiede assonnato,sorrido,mentre alcune lacrime rigano il mio volto.Dopo tanto tempo,sentire la sua voce è come un toccasana per me,mi fa sentire viva,e fottutamente bene.
Alex:Justin..-sussurro singhiozzando.Balbetta qualcosa di incomprensibile.
Jus:A-Alex!.-esclama sorpreso.-Dio,piccola,dove sei,come stai?.-le domande iniziano a raffica,mentre io mi concentro soltanto sulla sua voce.
Alex:Sto male,Justin,male!.-sussurro asciugandomi le lacrime.-perché hai smesso di cercarmi?.-aggiungo poi,aspettando una sua risposta.
Jus:Io non ho mai smesso di cercarti,amore mio.-sento il cuore salirmi in gola a queste sue parole.''Amore mio'' era da tanto che non mi chiamava in questo modo.-dimmi dove sei..che vengo a prenderti,ti porto via!.-
Alex:Sono in California.-sussurro singhiozzando.-Cole è l'artefice di tutto questo.-mi appoggio alla porta,e scivolo a terra.
Jus:Giuro che me la pagherà.-dice freddo.-dammi l'indirizzo di dove ti trovi adesso.-gli do l'indirizzo.
Alex:Ti prego,non metterti nei guai.-dico sospirando.-non voglio che ti succeda niente per colpa mia.-aggiungo poi.
Jus:Non preoccuparti,fidati di me.Tu devi stare solo attenta.Vedrai che andrà tutto bene.-dice per rassicurarmi.-ora devo andare,ti amo!.-riattacca.
Alex:Ti amo anch'io.-sussurro al vuoto,poggiando il telefono a terra.Mi alzo e mi dirigo piano in camera,mi ritrovo Cole davanti.
Cole:Ho sentito tutta la vostra conversazione.-dice in un ghigno divertito.-Bieber avrà una bella sorpresina quando verrà a riprenderti.-mi afferra per il collo e mi sbatte contro il muro.-sarà la volta buona che si ritroverà un coltello dritto nel cuore.E tu non potrai salvarlo,Alex.-mi stringe il collo.
Alex:Non toccarlo,ti prego.Non fargli del male!.-dico piangendo,ride divertito.
Cole:Giusto,non posso mica fargli del male da solo.Mi daranno un aiutino i miei amici,lo vedrai soffrire davanti ai tuoi occhi.Lo vedrai piangere lacrime di sangue,lo prometto.-mi lascia il collo.Va via e chiude a chiave la porta.
Alex:No!.-grido esasperata,dando un calcio contro al comodino.
JUSTIN.
IL GIORNO DOPO.
Ore 7.00
Lascio cadere alcuni vestiti nella valigia,senza nemmeno piegarli.Vado a riprendermi la ragazza che amo,lei è mia,e nessuno può toccarla.Chiudo la valigia e mi dirigo silenziosamente in corridoio.Apro piano la porta della camera di mia madre,per rassicurarmi che stia dormendo.La richiudo di nuovo e percorro velocemente le scale.Una volta uscito fuori,mi dirigo verso la mia auto.Apro la portiera e entro,mettendo in moto.Sfreccio per le strade di New York veloce come un razzo.In men che non si dica arrivo all'aeroporto.Faccio il biglietto e mi dirigo verso l'imbarco.
1 ORA DOPO.
Tengo stretto in una mano l'indirizzo della casa dove si trova Alex.Non vedo l'ora di vederla e abbracciarla.Dirle che la amo più di qualunque cosa al mondo,e che non la lascerò più sola.Guardo fuori dal piccolo finestrino,ammirando il cielo azzurro,con qualche nuvola bianca.Mi appoggio con la testa al sedile,e chiudo gli occhi,cadendo in un sonno profondo.

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