Capitolo 146.
JUSTIN.
Poggio la valigia sul letto della mia suite.Mi avvicino alla finestra,e la apro.Facendo penetrare nella stanza i raggi del sole,che mi riscaldano il viso.Prendo dalla tasca l'indirizzo che mi ha dato Alex.E noto che non sono molto lontano da quella casa.Può sembrare una pazzia quello che sto per fare,ma voglio rivederla,per sapere se sta bene.Mi basta solo questo.Mi dirigo fuori,e chiudo la porta alle mie spalle.Scendo le scale e mi ritrovo nella hall dell'hotel.Alzo il cappuccio della giacca,per non farmi riconoscere.Non voglio che i paparazzi sappiano che sono qui in California.Mi darebbero solo problemi in più.L'unica cosa a cui devo pensare in questo momento è la mia piccola Alex.Mi fermo davanti ad una casa,e riguardo l'indirizzo.Si,è proprio questa.Prendo un respiro profondo e percorro i pochi scalini.Faccio per bussare,ma la porta si apre da sola.Qui qualcosa non quadra,ma decido ugualmente di entrare.Percorro la soglia lentamente,deglutendo.
Jus:C'è qualcuno?.-dico guardandomi in giro,tutto d'un tratto sento la porta chiudersi.Mi giro di scatto,e mi ritrovo Cole davanti.
Cole:Ma guarda un po chi c'è qui.-dice divertito,appoggiandosi al muro a braccia conserte.Lo fulmino con lo sguardo,mentre avanzo verso di lui.
Jus:Dov'è Alex?.-faccio per afferrargli il colletto della camicia,ma delle braccia mi bloccano da dietro e mi tengono fermo.Cole ridacchia e si accende una sigaretta,mentre io cerco di liberarmi dalla presa dei quattro o cinque ragazzi che mi tengono fermo dietro di me.
Cole:Non preoccuparti.La tua Alex sta bene,piuttosto dovresti preoccuparti per te,in questo preciso momento.Hai sbagliato a venire da solo,Bieber.Sei solo uno stupido ragazzino montato che gioca a fare l'eroe.Ma non sai contro chi ti sei messo!.-spegne la sigaretta sulla mia guancia,facendomi sentire un dolore atroce.-potevi startene a casa,invece di venire qui!.-
Jus:Sei solo un codardo.-sbotto accennando un sorriso falso.-sei ragazzi contro uno non mi sembra tanto logico,sai?cosa c'è?hai così tanta paura di me,che chiami i tuoi amichetti ad aiutarti?.-in un attimo,mi ritrovo una ginocchiata nello stomaco,capace di farmi mancare il respiro per alcuni secondi.
ALEXIS.
Sono seduta sul letto,con la testa fra le mani.Spero con tutto il cuore che Justin non venga qui,che sia a New York con Pattie e i suoi amici.Se gli succedesse qualcosa a causa mia,non potrei mai perdonarmelo.La porta si apre,e scorgo la figura di Cole.Mi alzo,indietreggiando verso il muro.
Cole:C'è una visita per te.-sussurra avvicinandosi a me.Dalla porta entrano cinque ragazzi,che tengono bloccato...Justin.Rimango a bocca aperta.
Alex:No,lasciatelo!.-prima che possa avvicinarmi a loro,Cole mi afferra da dietro e mi stampa un bacio avido sul collo.
Cole:Sei pronta per goderti lo spettacolo?.-mi sussurra all'orecchio.
Jus:Non toccarla!.-grida cercando di liberarsi dalla presa dei ragazzi.Lo guardo negli occhi,mentre le lacrime rigano il mio volto.
Cole:Ragazzi,fate quello che dovete fare!.-in un attimo Justin si ritrova scaraventato a terra,con il naso sanguinante.Cominciano a prenderlo a calci e pugni,e ad ogni suo urlo di dolore,mi si spezza il cuore e l'anima.
Alex:Basta,Cole..falli smettere! ti prego!.-grido piangendo.-così lo uccideranno!.-mi stringe il braccio e ride divertito.
Cole:E' quello che devono fare!ucciderlo davanti ai tuoi occhi!.-cerco di liberarmi dalla sua presa dandogli delle spinte,ma non si muove di un centimetro.Continuo a piangere,guardando l'amore della mia vita soffrire per colpa mia.
Cole:Occhei,ragazzi,penso che così possa bastare.-uno dei ragazzi lo guarda stranito e confuso.Mentre io emetto un silenzioso sospiro.
-Cole,proprio ora che ci stavamo divertendo?!.-ringhia arrabbiato.
Cole:Qui le regole le dico io.Deve soffire lentamente,quindi,avrete altre occasioni per pestarlo e togliergli i respiri...i suoi ultimi respiri.-mi da una spinta e mi fa cadere a terra.Si dirige fuori con i suoi amici,chiudendo la porta a chiave..come sempre.Mi avvicino velocemente al corpo di Justin,e afferro il suo viso fra le mani.Le lacrime rigano il mio volto,finendo successivamente sulle sue guance.Apre piano gli occhi,e accenna un sorriso.
Jus:Non piangere,piccola.-sussurra accarezzandomi lentamente il viso.Gli faccio appoggiare piano la testa sul suolo e mi alzo.Prendo uno straccio e mi dirigo in bagno.Apro il rubinetto,e bagno lo straccio con dell'acqua fresca.Ritorno da Justin,e metto una mano sotto il suo capo,passando lo straccio sul suo viso.
Jus:K-Kenny ci troverà.-sussurra guardandomi negli occhi.-Sai,non sono così stupido da venire qui da solo.-sussurra ridacchiando,si blocca di colpo,gemendo dal dolore.
Alex:Schh,non parlare.Non devi sforzarti.-gli bacio la fronte,e lo aiuto ad alzarsi.Lo faccio distendere piano sul letto.-non penso che Kenny ci troverà.-aggiungo poi,accarezzandogli i capelli.Sfila il telefonino dalla tasca,e mi sorride malizioso.
Jus:Quel Cole è così stupido.Entro stasera saremo fuori di qui,te lo prometto.-digita un numero velocemente,e porta il telefono all'orecchio.
Jus:Ehi,Kenny.Si,ho trovato Alex.-dice guardandomi.-Mi hanno pestato,ma sto bene.Si,occhei...conto su di te.-riattacca e rimette il telefono in tasca.
Jus:Non aver paura,ci sono io.-lo abbraccio,appoggiando la testa sul suo petto.Solo Dio può immaginare quanto mi è mancato il suo profumo.
5 ORE DOPO.
La porta si apre di scatto,facendomi sobbalzare dallo spavento.Ci ritroviamo Kenny davanti.Justin si alza dal letto,e si dirige verso di lui barcollando.
Jus:Sapevo che ci avresti trovati!.-esclama felice.Si abbracciano.
Kenny:Alex,come stai?.-dice abbracciando anche me.Una lacrime riga il mio volto.-quel ragazzaccio non ti darà più fastidio.-aggiunge poi.
Alex:Lo spero tanto.-sussurro accennando un sorriso.Ci sciogliamo dall'abbraccio e ci dirigiamo di sotto.I poliziotti stanno ammanettando i sei ragazzi,compreso Cole.Lui mi rivolge uno sguardo freddo,capace di farmi venire i brividi.L'avevo sempre considerato un buon amico,ma mi sbagliavo.
Cole:Spero tu sia felice con lui.-sbotta divertito.-Finché non aprirà le gambe ad un'altra sua puttanella.-i poliziotti lo spintonano,facendolo uscire fuori.Justin si avvicina a me e mi abbraccio,baciandomi la guancia.
Jus:E' tutto finito Alex,tutto finito.-mi asciuga le lacrime,e appoggia la sua fronte contro la mia.
ORE 20.30
Sono distesa sul letto della suite di Justin,mentre lui è accanto a me che gioca con i miei capelli.Chiudo gli occhi,cercando di scacciare dalla mia mente tutto quello che ho dovuto subire in questi mesi.
Jus:Alex.-sussurra attirando la mia attenzione.Giro lo sguardo verso di lui,e lo incito a parlare.-lui..lui non ha abusato di te,vero?.-
Alex:Si.-accenno con un filo di voce.Batte un pugno sul letto e si alza,dandomi le spalle.Scendo dal letto,e mi avvicino a lui,poggiando una mano sulla sua spalla.-che hai ?.-chiedo mordendomi il labbro dal nervoso.Si gira verso di me di scatto,e mi afferra per i polsi,spingendomi contro la parete fredda.
Jus:Lui non doveva toccarti!tu sei mia!.E solo l'idea che abbia messo le sue luride mani sul tuo corpo,mi sale il voltastomaco!.Tutto questo è solo per colpa mia,io dovevo prot..-non lo lascio terminare la frase,che appoggio delicatamente le mie labbra sulle sue.Mi afferra il viso tra le mani,e ricambia il bacio,insinuando la lingua.Mi ritrovo distesa sul letto,sotto il suo corpo.Fa per togliermi la maglia.
Alex:No,ti prego,fermati.-sussurro bloccandolo.-mi sembra di sentire ancora le mani di Cole addosso.-si distende accanto a me,e mi abbraccia.
Jus:Scusami,mi sono lasciato prendere dalla situazione.E' meglio se riposi.-annuisco e appoggio la testa sul suo petto.Mi addormento,cullata dalle sue carezze.
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"My true identity.."
FanfictionAlexis Anderson,è una semplice ragazza di sedici anni..quasi diciassette.Vive da sola,senza genitori..e così,per pagarsi l'appartamento svolge due lavori.Lavora a casa ''Bieber''è la baby sitter di Jazmine e Jaxon..il suo secondo lavoro..è fare la c...