"Non ne faccio mai una giusta"

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Capitolo 140.
ALEXIS.
Sento uno strano calore alle mie spalle,che mi fa sentire in un certo senso protetta.Tutto d'un tratto,una puzza di alcool mi pizzica le narici.Mi giro di scatto,e mi ritrovo davanti agli occhi una testa bionda,mezza coperta dal lenzuolo.Mi alzo di scatto,spaventata.Noto che si muove e si scopre il viso dal lenzuolo,allungando una mano dall'altra parte del letto.Rimango a bocca aperta.Prendo il cuscino,e lo colpisco in piena faccia.
Jus:Ma che cazzo fai ?!.-sbotta assonnato,e alzando il busto.Ma guarda un po a sto stronzo,mi chiede anche cosa faccio.
Alex:Che cosa ci fai nel mio letto ?come cazzo hai fatto ad entrare ?.-chiedo furiosa,sotto il suo sguardo divertito e sghembo.
Jus:Calmati,piccola.Ieri sera tremavi,e sei stata tutta la notte abbracciata a me.-dice prendendo qualcosa dalla tasca.Delle sigarette.Ne prende una e l'accende,portandola verso la bocca.Lo guardo male..
Alex:Pensavo che avessi smesso di fumare.-sussurro a braccia conserte.
Jus:Non ho mai smesso,a dire la verità.-presa dalla rabbia,gli sfilo la sigaretta dalla bocca e la lancio giù dalla finestra.
Alex:Sei un vero stronzo,lo sai ?me l'avevi promesso.Invece eri un traditore e bugiardo già dall'inizio!.-si alza dal letto,e minaccioso si avvicina a me.Indietreggio,fino ad arrivare con le spalle al muro.Porta le mani all'altezza della mia testa,e mi blocca fra il suo corpo e la parete.
Jus:Che cosa ti importa di me ?.-dice arrabbiato.-tu mi odi,mi consideri un mostro spregevole.-dice sospirando,e accarezzandomi una guancia.-sei cosi bella,Alex.-aggiunge poi,deglutisco.Il suo sguardo,e la puzza di fumo e alcool,lo fanno sembrare un maniaco.
Alex:D-Dove sei stato ieri sera ?.-chiedo cercando di liberarmi dalla sua presa,ma con scarsi risultati.Sul suo viso si dipinge un sorriso malizioso.
Jus:Ti interessa così tanto saperlo ?.-chiede sfiorandomi il labbro inferiore con il dito indice.-bhe,sono stato in discoteca.E ho scopato con una ragazza.-
Alex:Non mi importa!.-faccio per liberarmi di nuovo dalla sua presa.
Jus:Come? Prima mi chiedi dove sono stato e ora 'non mi importa'- replica imitando la mia voce. Lo guardo e non rispondo.No,non mi mancano le parole,il problema é che avrei troppe cose da dirgli, da spiattellargli in faccia, come questo schiaffo. -che male-mugugna lui-ma sei impazzita? non puoi trattarmi cosí, Alex!- dice stritolandomi le braccia, -non puoi, dopo tutto quello che ho fatto...che faccio per te- stringe i pugni reprimendo la rabbia in una lacrima. Ancora silenzio da parte mia, é come se tutto quello che il mio cuore vorrebbe che dicessi.. venisse soffocato dalle mie labbra.
Alex:Lasciami,devo andare in ospedale.-sospira e si allontana,distendendosi a peso morto sul letto.-alzati.-dico acida.
Jus:No,le lenzuola hanno il tuo profumo..ed è così dolce.-sembra seriamente un ritardato mentale,ma è così talmente bello,che farebbe invidia per fino a un principe.Scuoto la testa,cercando di scacciare questi pensieri.Mi dirigo verso l'armadio,e lo apro.Tutto d'un tratto,sento delle mani poggiarsi sui miei fianchi.
Jus:Davvero hai dimenticato tutto,Alex?.Tutte le volte che abbiamo fatto l'amore in quel letto,le nostre gambe intrecciate.-mi sussurra all'orecchio,mentre porta le mani sulle mie spalle.-I nostri corpi sudati,appicicati uno accanto all'altro.Il modo in cui mi stringevi durante la notte,perché avevi freddo e volevi sentirti al sicuro fra le mie braccia.Davvero hai dimenticato tutto questo ?!.-
Alex:Non era amore,Justin.Era sesso.-mi giro verso di lui e gli punto un dito contro il petto.-tu hai distrutto tutto.Mi hai illusa per tutto quel tempo!mi hai trattato come se io fossi la cosa più importante per te,e poi hai distrutto tutto!hai distrutto il mio cuore.Come faccio a perdonarti,eh?come farei a fidarmi di te ancora una volta ?.-sussurro in lacrime,mentre lui indietreggia e appoggia la schiena contro il muro.-io non sono una delle tue bamboline,non lo sono mai stata.-concludo calma,mentre mi rigiro verso l'armadio e prendo una tuta,per stare comoda.Mi giro verso Justin,e lo guardo male,per poi chiudermi successivamente in bagno.
JUSTIN.
Mi rivolge uno sguardo di disprezzo e si chiude in bagno.Mi siedo sul letto e sospiro.Non so fino a quando riuscirò a reggere tutto questo.E' come se sentissi un peso sullo stomaco.Dopo un po,Alex esce dal bagno.Indossa una semplice tuta blu,ma davanti ai miei occhi,è la creatura più bella che io avessi mai visto.Così bella e delicata,così vulnerabile.I lunghi capelli marroni le ricadono liberi sulla schiena.Mi viene da ripensare a tutte le volte che li ho toccati,e intrecciati alle mie mani.
Alex:Sei ancora qui ?pensavo fossi andato via.-la sua voce mi riporta alla realtà.Scuoto la testa,cercando di dimenticare tutti i ricordi che mi annebbiano la mente.
Jus:Ho la macchina parcheggiata qui fuori.Andiamo in ospedale insieme ?.-fa spallucce e annuisce.Ci dirigiamo fuori,e ci avviamo verso la mia auto.Le apro la portiera,mentre lei non mi rivolge lo sguardo e entra.Faccio il giro dell'auto e mi siedo al posto del guidatore.Metto in moto e parto.Durante il tragitto,porto per un attimo lo sguardo su Alex,che sta guardando fuori dal finestrino.
Jus:Come posso farmi perdonare da te ?.-chiedo appoggiando una mano sulla sua gamba,mi scansa e non mi risponde.Preso dalla rabbia,premo il piede sull'acceleratore.
Alex:Justin,rallenta.-dice calma,mentre volta lo sguardo verso di me.Non le do ascolto,infondo lei prima non l'ha fatto.-Justin!!,ho detto che devi rallentare!.-esclama spaventata.Freno di scatto davanti all'ospedale.
Alex:Sei uno stupido!.-apre la portiera e esce,sbattendola alle sue spalle.
Jus:Ehi !guarda che quest'auto è la mia preferita!.-si gira verso di me e mi alza il dito medio,per poi dirigersi dentro velocemente.Mi appoggio con la fronte sul manubrio e tiro un respiro profondo.Non ne faccio mai una giusta.

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