Capitolo 94.
Ore 23.10.
JUSTIN.
Sono appena arrivato a Stratford,non c'è niente di più bello nel ritornare nel luogo in cui sei nato e cresciuto.Prendo il mio trolley,e mi dirigo verso la nuova casa di mia madre,che le ho comprato io qualche mese fa.Busso impaziente,sento dei passi.La porta si apre..
mam:Amore mio.-si fionda su di me e mi abbraccia.Ricambio l'abbraccio,appoggiando il mento sulla sua spalla.Entriamo in casa,mi tolgo il cappotto e lo poggio sul divano.
mam:Com'è andato il viaggio ?.-chiede curiosa,sedendosi su una sedia.
Jus:Diciamo.-dico facendo spallucce,il suo sguardo ritorna serio.
mam:Perchè sei qui,Justin ?sopratutto,senza Alex.Dovresti starle vicino in questa situazione..è incinta.-dice a braccia conserte.
Jus:E' una storia lunga mamma,ora ho sonno.Magari ti spiego tutto domani.-dico sospirando.Mi dirigo di sopra e apro camera mia.Metto la valigia sotto il letto e mi spoglio.Mi infilo sotto le coperte,al caldo.Dopo un po,la porta si apre piano.Scorgo la figura di mia madre.
mam:Stai già dormendo ?.-chiede in un sussurro,faccio cenno di no.
Jus:Mamma,verresti a farmi compagnia ?.-chiedo speranzoso,annuisce.Le faccio spazio nel letto,si distende accanto a me.Sono anni che non dormo con mia madre.Ricordo ancora,che quando avevo sette anni..mi raccontava le favole.Una madre migliore..non potrei desiderarla.
mam:Che ne dici di raccontarmi che cos'è successo con Alex?.-sospiro.
Jus:Abbiamo litigato,e lei mi ha chiesto di sparire dalla sua vita.Di andare via.-una lacrima riga il mio volto,seguita da un'altra e un'altra ancora.
mam:Ma,Justin !.-dice ridacchiando,la guardo stranito.-di solito una persona non dice la verità.Non devi credere a tutto ciò che ti dicono.-
Jus:Ma io lo so che non intendeva che dovevo andarmene per davvero.Ma come facevo a rimanere a New York.Sapere che forse,potrei incontrarla con un altro ragazzo.-dico asciugandomi le lacrime.
mam:Per una volta che hai trovato una ragazza per bene,te la lasci scappare così.-dice sospirando,mi accarezza i capelli.
Jus:E' stata tutta colpa mia.L'ho tradita,e lei non è riuscita a perdonarmi.-
mam:Vedrai che le cose si aggiusteranno con il tempo.C'è qualcosa che vi lega,e tu lo sai bene.-dice sorridendo.-tu non vuoi che la tua bambina cresca con un altro,vero ?.-faccio cenno di no con la testa.-bene.-mi fa l'occhiolino.Appoggio la testa sul suo petto,e mi addormento con le sue carezze.
ALEXIS.
1 MESE DOPO.
''Caro diario,so che posso sembrare una bambina di quattordici anni con problemi di cuore e bla bla bla.Ma no,sono un maschio.Può sembrare strano che un ragazzino scriva su un diario..ma è l'unico modo per sfogarmi.Mi chiamo Samuel,gli altri invece..preferiscono chiamarmi Sam,oppure Sammy.Ho undici anni,appena compiuti.Non ho genitori,l'unica persona che mi rimane è mia sorella.Vivo in un collegio da anni,e non mi trovo bene qui.Ci sono tre ragazzi che ogni giorno mi pestano e mi rendono una poltiglia.Mi fanno sentire inutile,ma io mi lascio picchiare.Non ha senso reagire..nascondo il mio dolore con i sorrisi.Non voglio far preoccupare mia sorella,non avrebbe senso..ha già i suoi problemi.Io non voglio essere un peso per lei.Certe volte,vorrei non essere mai nato.Mi chiedo perchè Dio,ha voluto con se' i miei genitori.Ora devo andare,sta arrivando qualcuno.A dopo..''
Chiudo il diario,mentre alcune lacrime rigano il mio volto.Ho trovato il diario di mio fratello qualche settimana fa.E solo oggi ho avuto il coraggio di leggerlo.Sono stata così stupida da non capire che lui era vittima del bullismo,e che non è caduto con la testa a terra di proposito.Ripongo il diario nella mia borsa.Mi trovo al parco..ci vado spesso.Il silenzio viene interrotto dal suono del mio cellulare.Lo prendo e rispondo..
Chaz:Alex,ma dove sei finita ?.-chiede preoccupato,sospiro.Cercando di scacciare dalla mia voce la tristezza.
Alex:Chaz,sono al parco.Non preoccuparti,sto benissimo.-
Chaz:Dovevi chiamarmi e avvertirmi.Lo sai che dopo mi preoccupo.-
Alex:Lo so,Chaz..scusami.Ma non mi rapisce nessuno.-dico ridendo.
Chaz:Lo so,ma io ho fatto una pro..niente.-si corregge subito.
Alex:Hai fatto una ??!.-chiedo curiosa,alzandomi dalla panchina.
Chaz:Niente di che.-dice agitato,io l'ho sempre pensato che questo ragazzo è strano.Ma è un amico molto fedele.
Alex:Ehi,Chaz.Devo andare a lavorare.A dopo.-riattacco,metto il telefonino in tasca.Bhe,si.Come avrete capito,ho un lavoro.Sono una cameriera,anche se sono al quinto mese di gravidanza..la pancia non è grande,anzi.Quindi,posso permettermi di andare avanti e indietro.Ho deciso di dare una nuova svolta alla mia vita.Non ha senso piangersi addosso.Quando Justin si deciderà a ritornare..io non sarò più qui ad aspettarlo.
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"My true identity.."
FanfictionAlexis Anderson,è una semplice ragazza di sedici anni..quasi diciassette.Vive da sola,senza genitori..e così,per pagarsi l'appartamento svolge due lavori.Lavora a casa ''Bieber''è la baby sitter di Jazmine e Jaxon..il suo secondo lavoro..è fare la c...