🔴🔵Darkling-Tenebre e Ossa🔵🔴

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__Shieldmaiden__
Ecco l'immagina sull'Oscuro, spero ti piaccia!♥























Continuo ad ascoltarlo mentre parla di Alina, la sua nuova protetta, la nuova favorita.
Colei che ha rubato il mio posto d'onore nel piccolo e misero cuore di Aleksander.

Mi ripete che una volta sfruttato a pieno il suo potere di luce, le sue attenzioni saranno di nuovo mie.
Che non ha dimenticato le fredde notti nel quale non risuciva a dormire senza visitare camera mia. Mi ripete che una volta sistemata questa faccenda, tornerà da me.

Sgancerò subito la bomba.
Prima che possa illudermi ancora.

<<Tornerai da me, Aleksander. Ma non perché lo vorrai tu.>>
Mi guarda con gli occhi socchiusi in attesa che io continui.
La sua mano è sul tavolo, accanto al bicchiere mezzo pieno.
Io sono in piedi a pochi passi da lui, con le braccia distese lungo i fianchi.
<<Aspetto un bambino.>>
La sua postura si trasforma, si erge accanto a me, gli occhi cominciamo ad inumidirsi e lentamente porta la mano sinistra sul mio grembo.
La preme con forza ma non per ferirmi, vuole sentire qualcosa.

<<Un figlio?>>
<<Tuo figlio.>>
Mi sorride, si avvicina.

Mi sposta una ciocca di capelli dietro l'orecchio per poi spostarmi tutti i capelli sulla spalla destra. Mi accarezza la guancia, poi afferra il mio viso e mi attira a sé. 
<<Nostro figlio.>>
Una lacrima cade giù, attorno a noi il buio si fa strada, facendo sparire ogni traccia di ciò che ci circonda e dei nostri corpi stessi.

Poco alla volta.

<<Questo cambia tutto, Tzaziana.>>
<<Mi caccerai?>>
<<Al contrario, bambina. Tu rimarrai per sempre qui. Con me.>>
<<E Alina?>>
<<Ma non capisci? Ho bisogno del suo potere, non di lei. Ma di te...Tzaziana...>>
Sono costretta a sollevarmi sulle punte per seguire la sua mano che mi spinge ad avvicinarmi, i nostri fiati si mescolano, sfioro le sue labbra e lo guardo negli occhi.
Sono completamente scuri, avvolti dalle proprie tenebre che lo rendono ancora più misterioso, e ferito.
<<...non posso fare a meno.>>
Infine mi bacia.

Vengo travolta dal buio, letteralmente.
Mi solleva, vengo portata sul tavolo, non vedo nulla ma riesco a sentire la stoffa che tocca terra e i suoi movimenti che mi fanno capire quanto velocemente si stia spogliando.

<<Sei mia, Tzaziana?>>
Annuisco, mi spoglia con foga, ma gentilmente, senza lasciarsi scappare l'occasione di tastare il mio seno.
<<Lo sei davvero?>>
Annuisco ancora, ma immagino non abbia gradito la risposta poiché morde il mio labbro inferiore, lo tira e lo succhia avidamente.
La sua mano pesante sul fianco mi spinge a seguirlo.

Mi ritrovo stesa sul tavolo delle mappe, nuda, senza poterlo guardare negli occhi mentre si muove dentro di me, è veloce ma dolcissimo, anche quando mi bacia il collo e lo morde.
Il suo cuore, seppur nascosto, batte contro il mio in preda ai mille sfregamenti e contornato da gemiti, da sospiri.

<<Saremo noi tre, per sempre.>>
Sussurra mentre mi sente raggiungere l'orgasmo, è intenso, quasi quanto le spinte di Aleksander prima di venire, dopo di me.
<<Solo noi tre, piccola.>>
<<E la faglia.>>
<<E la faglia.>>

Just One Shot|COMPLETADove le storie prendono vita. Scoprilo ora