🔴Berlino-La Casa De Papel🔴

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aannavladimirovna
Spero ti piaccia!♥







































Li osservo ormai da tempo, per quanto io possa fidarmi di lui ed essere sicura che lei non abbia alcun interesse, mi infastidisce il loro rapporto così stretto seppur non fisico. Non so spiegarlo, è un amicizia basata sul rispetto e sull'odio, a quanto pare.
Ma io li odio comunque insieme.

<<Berlino.>>
Li interrompo richiamandolo con tono serio e annoiato, lui stacca gli occhi dalla ragazza e mi sorride leccandosi le labbra.
<<Sì?>>
<<Vieni.>>
Ride sotto ai baffi e prende il fucile dal tavolo per poi seguirmi in silenzio.
Sento Nairobi sguainare una risata e un "buona fortuna" prima di chiudere la porta e portare Berlino nel nostro ufficio.

Lei sa quanto io sia gelosa, e sa quanto Berlino adori farmi ingelosire. È un gioco che è già capitato in passato.

<<Ci risiamo, mh?>
Poggiato il fucile sulla scrivania e tolte le cinghie dal petto, Berlino si siede con le gambe divaricate e le braccia morbide su i braccioli.
Ha un atteggiamento rilassato, come se già sapesse.
<<A quanto pare adori farmi infuriare.>>
Lo raggiungo mettendomi sulla scrivania proprio difronte a lui.
<<Che divertimento c'è se non posso istigarti?>>
<<Allora saprai bene che...>>
La sua cerniera viene abbassata dalle mie mani affusolate sotto il suo sguardo compiaciuto e pronto.
Picchietta con le dita sul bracciolo mentre con l'altra mano mi accarezza la gamba sotto al ginocchio.
<<... ogni azione ha una conseguenza.>>
<<Ovviamente.>>

La zip si ferma proprio sopra al cavallo della tuta lasciando appena lo spazio per infilarvici una mano dentro.

<<È così che vuoi farlo? Vuoi punirmi così?>>
<<Non ne hai idea.>>
<<Mi farai eccitare e mi lascerai a bocca asciutta?>>
<<Una sorta.>>
<<E pensi che te lo lascerò fare?>>
<<Sarebbe controproducente, no? Come posso io imparare le tue lezioni se tu non mi dai l'esempio giusto?>>

Colpito in pieno, infatti rimane in silenzio sbeffeggiandomi. Scuote la testa a destra e a sinistra e ride lievemente.
<<Hai vinto tu, piccina. Stavolta.>>
Si sistema sulla sedia e porta le mani dietro la testa, continua a leccarsi le labbra e a sorridere.

Non ha idea di cosa lo aspetta.

Trovo i suoi boxer e massaggio delicatamente la protuberanza facendo dei piccoli movimenti su e giù mentre lo guardo negli occhi con un ghigno.
<<È solo una goduria per me, lo sai, vero?>>
Non rispondo, continuo a stuzzicarlo fino a quando non lo sento indurirsi tra le mie dita che gli scorrono lente da sopra la stoffa nera.
Mi porto la mano alla lingua e con l'altra gli abbasso l'intimo. Con la pelle umida lo accarezzo e lo prendo in mano giocando con la punta e le vene. Berlino socchiude gli occhi e tira indietro la testa quando comincio a mas****arlo con forza e buon ritmo. Sospira alcune parole incomprensibili e lascia cadere le braccia ai lati sella sedia.
Lo osservo godere e assaporare ogni movimento, ogni emozione.

Prova a prendere la mia mano ferma e a tirarmi verso di sé, so che cosa vuole ma non lo avrà.
Non avrà niente.
Infatti lo assecondo, e lo sfioro con le labbra.
<<Fa qualcosa, bambolina.>>
Lo bacio delicatamente e poggio la lingua facendo dei cerchi quando lui mi accarezza i capelli con le mani.

A questo punto sento dal suo respiro che gli manca poco, quindi dopo qualche secondo mi alzo e riempio il bicchiere di qualunque alcolico vi sia nella bottiglia.
Lo bevo senza guardarlo e mi avvicino alla porta, gli do un ultimo sguardo prima di uscire.
Ha le mani stampate sul volto, i boxer ancora abbassati con un er*zione che sta per esplodere e la testa piegata all'indietro.

Sapeva che sarebbe successo, ne è consapevole, quindi non può fare altro che ricominciare da capo da solo.
<<Piccola st->>
<<Our voir.>>

Just One Shot|COMPLETADove le storie prendono vita. Scoprilo ora