Just One Shot|COMPLETA

💗🔴Enzo-The Vampire Diaries🔴💗

fackingavocadooo
Spero ti piaccia!♥

⚠️
Sto avendo alcune difficoltà a scrivere in questo periodo quindi molto probabilmente ritarderò un bel pò con le richieste questa volta.
Grazie per la pazienza.
⚠️

<<Ti ho guardata dormire stanotte.>>
<<Oh Dio, lo sapevo. Sei un maniaco?>>
<<Lasciami finire, guastafeste.>>
<<Non so se...>>
<<Te ne saresti accorta negli ultimi due anni se davvero fossi un maniaco.>>
<<Beh tu fai il caffè in modo strano.>>
<<Delia.>>
<<D'accordo, d'accordo. Continua.>>
In quel momento le sue mani si incastrarono perfettamente con i miei capelli, li accarezzò dolcemente come per confortarmi, e ci riuscì.

La pioggia prepotente e incessante che colpiva la finestra sopra di noi mi metteva paura per quanto io ai tempi amassi i temporali.
Era una strana sensazione, mi piaceva stare nel letto con lui e mi sentivo al sicuro ma qualcosa là fuori mi terrorizzava.
Enzo ed io eravamo nudi sotto i grandi piumoni del mio letto, erano circa le nove del mattino e anche se fuori diluviava, c'era comunque una forte luce in cielo come d'estate. L'atmosfera era resa ancora più piacevole dal profumo dei pancake che aveva riempito la casa, ne erano rimasti esattamente due, li avevamo divorati dopo aver fatto l'amore.
Era questa la cosa che mi piaceva dello stare con Enzo. Sapeva essere davvero un rompiscatole ma se vedeva anche solo un accenno di malessere nei miei occhi, si trasformava in un orsetto coccolone pronto a curare ogni dettaglio pur di vedermi sorridere.

<<Ho fantasticato su un ipotetica vita lontani da qui. In Spagna, perché così potresti mangiare il pulpo a feira quante volte vorresti senza rompermi le scatole.>>
<<Che romantico.>>
<<Una bella casa sulla spiaggia con un caminetto davanti ad un divano per leggere tutte le poesie che vogliamo. La mattina ti porterei la colazione a letto prima di andare a lavoro e tu avresti tutto il tempo e l'ispirazione giusta per scrivere il tuo libro.>>
Aveva un sorriso stampato sulle labbra che mi contagiò subito quando si avvicinò per sfiorarmi la guancia spostando la mano dai miei capelli al mio viso. Un tocco delicato che mi catapultò nel futuro che lui aveva immaginato.

Una sensazione pesante mi colpì lo stomaco, come quel ragazzo fosse capace ogni volta di provocarmi le così dette "farfalle nello stomaco", rimane tutt'ora un mistero per me.

<<E quando tornerei a casa ti porterei dei fiori e dei cioccolatini. Faremmo l'amore ogni volta che ne avremmo voglia senza preoccuparci di dover dare conto a qualcuno, senza problemi. Scenderemmo in spiaggia la domenica e mangeremmo al ristorante tutti i sabati, come avevamo detto tanto tempo fa.>>
Sentii poi la sua mano scivolare lentamente lungo la mia spalla, mi accarezzò il braccio e si fermò sul fianco, stringendolo piano e teneramente.
Poi si avvicinò a me e poggiò il naso sulla mia spalla per strofinarlo giocosamente e lasciare qualche bacio su di essa. Una volta abbracciati tornai al mondo reale e la bellissima visione si offuscò, Enzo era sul punto di baciarmi il collo e fu lì che portai le mani fra i suoi capelli.
<<È molto bello.>>
<<Sarebbe bello se fosse possibile.>>
Disse con l'amaro in bocca mentre mi baciava la zona della clavicola per poi spostarsi lentamente sotto il mento.

Purtroppo era vero, si trattava di una visione impossibile perché entrambi sapevamo che il mio posto era qui, con mia sorella che in quel momento stava avendo la sua prima visita ginecologica.

All'improvviso Enzo sollevò il capo per guardarmi dritto negli occhi, si leccò le labbra e sorrise lievemente.
<<Ti amo.>>
Ce lo dicevamo spesso ma fu diverso quella volta perché nei suoi occhi c'era qualcosa di diverso, era come se mi stesse scrutando l'anima, mi sentii nuda e debole difronte a quello sguardo.
Non ebbi il coraggio di rispondere perciò mi sorpresi di me stessa quando lo baciai d'istinto.
Venni circondata dalle sue braccia attorno al bacino e fu questione di secondi prima che lui fosse su di me facendomi sentire che già da prima qualcosa si era mosso lì sotto.

Non mi ero accorta di niente fino al momento in cui le nostre intimità si scontrarono.
I suoi baci sul mio collo si fecero più intensi, veloci e arroganti, quando si spostò sul mio petto cominciai a muovermi contro di lui per accorciare la distanza.
Morse uno dei miei cape**oli e portò una mano sul suo membro per sfregarlo lentamente contro il mio clit**ide, quando sentii quella leggera pressione cominciai a bagnarmi, desiderando più di ogni altra cosa che lui mi facesse venire in quel modo.
Si concentrò con la fine della punta e alcuni minuti dopo, aiutata dai suoi baci sul s*no, venni contro di lui.

Ho sempre adorato quelle zone, le mie più erogene. Sapevo però che per lui sarebbe stato davvero semplice, infatti quando gli afferrai i capelli corti per tirarlo su e baciarlo, Enzo capì il segnale e si fece strada dentro di me molto piano.

Erano solo le nove e quarantacinque e noi lo avevamo fatto già due volte.

Quasi.