Sarazonta
Spero ti piaccia!♥<<Berlino chiama Londra. Ripeto, Berlino chiama Londra.>>
Si mordicchiava l'indice in attesa che lei rispondesse, poi ci riprovò.
<<Berlino chiama Londra. Berlino a Londra, mi senti, tesoro?>>
Denver, Tokyo e Rio, circondati dagli ostaggi, rimasero in ascolto solo per vedere cosa avrebbe risposto la selvaggia moglie di Berlino.
<<Berlino Londra.>>
Nessuno sapeva dove si trovasse, nemmeno Nairobi che mentre contava le banconote aspettava che lei rispondesse.
<<Passerotto...>>
La sua voce tranquilla e serena era la prova che Berlino aveva bisogno di lei non per aggiornamenti sul colpo, ma semplicemente perché voleva sua moglie in quell'ufficio.
<<...mi senti?>>E intanto sorrideva.
Dal piano di sopra poi dei passi fecero alzare gli occhi di Denver, Tokyo e Rio, che la videro camminare con molta calma, con in mano un fucile e un caffè uscito dalle macchinette.
Aveva un aria scocciata.
<<Berlino a Londra.>>
Persino il Professore, mentre si allenava, ascoltava suo fratello chiamare la ragazza.
<<Passerottino?>>
Sbuffò, pensando a quanto immaturo fosse Andrés a pensare al ses*o durante un colpo cosi magistrale.
<<Berlino chiam->>
Si interruppe quando la mora entrò richiudendosi la porta, a chiave, alle spalle.
<<Passerotto.>>
<<Sai vero che tutti ti hanno sentito?>>
<<Si, lo so.>>
Berlino sorrideva, continuando a mordicchiarsi il dito, era una buona giornata per lui.<<Che hai da ridere, mh?>>
Dimenticò la figuraccia e posò il fucile sulla scrivania per versarsi un pò di liquore nel caffè.
<<È una bella giornata, non trovi?>>
<<Gli ostaggi di sotto non la pensano così, ma si. Lo è.>>
<<Mh...>>
L'uomo bevve l'ultimo sorso e poi tornò a guardare la sua adorata moglie, che poteva avere si e no ventanni di meno.
<<...perché sei così lontana da me? Vieni qui.>>
Le porse la mano e le sorrise, dopo tanto tempo Londra rivide quel bellissimo sorriso.Da qualche giorno Berlino non le mostrava più quell'affetto, e si era arresa al fatto che fosse semplicemente una settimana di merda per lui.
La aiutò a sederglisi sulle gambe e le baciò il collo mentre lei continuava a bere.
<<Sei graziosa.>>
<<Graziosa?>>
<<Graziosa.>>
Le sfiorò delicatamente i capelli per spostarglieli dietro l'orecchio, poi le baciò la guancia, scendendo sempre di più verso le spalle che quando trovò troppo coperte decise di scoprire.Le tirò giù la cerniera della tuta molto lentamente, scoprendo che indossava solo un reggis*no viola.
Le tolse poi anche la manica e cominciò a baciare ogni centimetro di pelle che riuscì a trovare.
Con la mano destra intanto le accarezzava la schiena, con l'altra le stringeva, teneramente ma forte, la coscia.<<Devi dirmi la verità, Sarra.>>
Le labbra gli si spostarono proprio vicino alle sue, tra il bordo e la guancia.
<<Ti sei sentita trascurata in questi ultimi giorni?>>Dapprima Sarra non rispose, ma quando lui la costrinse a guardarlo portando le dita sotto al suo mento, allora parlò.
Quando si scontrò con quegli occhi scuri, e spenti.<<Si.>>
Rimase ad osservarla per un pò, gli occhi, il naso, poi le labbra, ammirò i suoi lunghi capelli castani che avevano dei riflessi rossi.
Poi abbassò lo sguardo e trovò quel reggis*no che avrebbe tanto voluto strapparle via.
Invece la fece alzare, e tornare davanti alla porta.
Si rimise in posizione sulla sua sedia e continuò a mordersi l'indice.
<<Balla per me.>>
Disse calmo.Dopo averlo scrutato attentamente Sarra cominciò a danzare.
Berlino adorava vederla muovere i fianchi in quel modo, e adorava ancor di più vederla toccarsi così sensualmente.
Si spostava i capelli e gli permetteva di vedere il suo amato fondoschiena quando si voltava per abbassarsi e togliersi quegli scarponi.
Lo guardava negli occhi mentre con la più angosciante delle lentezze, si apriva la tuta, tirando quella zip senza quasi sfiorarla.Lui rideva, felice ed eccitato, mentre continuava a rigirarsi l'indice fra i denti.
Non distoglieva lo sguardo da quella ragazza che gli stava facendo uno spogliarello.Quando rimase in reggis*no e mutand*ne si diresse verso di lui e si sedette sulla scrivania proprio accanto al suo uomo.
Lui si alzò subito in piedi e si posizionò tra le sue gambe, dopo averle divaricate premendo le dita sulle sue carnose cosce.Aveva il tipico corpo di una Mediterranea, dell'estremo Sud.
Era bassa, formosa e mora, con lo sguardo agguerrito e il carattere ancor di più.<<Ti sei ricordato di avere una moglie?>>
<<Sei arrabbiata con me?>>
Le stava baciando il collo, lo mordeva delicatamente, lasciandole comunque i segni della sua passione.
<<Non farò ses*o con te, Andrés.>>
<<Lo so...lo so.>>La ignorò e si staccò da lei solo per liberarsi del porta armi, per abbassarsi la cerniera, e una volta caduta la tuta e rimasta ai suoi piedi, togliersi la maglietta.
<<Tu non farai ses*o con me fino a quando non ti implorerò di perdonarmi.>>
Aiutò Sarra a sollevarsi per toglierle le mutand*ne senza smettere di sorridere.
Lei intanto si godeva ogni suo tocco.
<<Ma sai che non lo farò, passerotto. Almeno non come vorresti tu.>>
Le slacciò il reggis*no e la avvicinò a sé facendola semi sdraiare sulla scrivania.
<<Per questo motivo tu non farai ses*o con me, ma io farò l'amore con te.>>La baciò tenendole il viso con una mano sul mento mentre con l'altra si indirizzava dentro di lei.
Un sussulto li colpì entrambi, dopodiché cominciarono a baciarsi come matti, come se baciandosi avessero avuto più ossigeno, più libertà, più tempo.Andrés, o Berlino, si muoveva come sempre in modo passionale e selvaggio, ma senza dimenticare il gentiluomo che era.
Le baciò ancora il collo, le spalle, le braccia, il s*no.
Mentre Sarra si lasciava guidare dal bacino del marito.E dopo sei giorni, finalmente, nel bel mezzo di una rapina, Andrés riconquistò il buon umore, e Sarra con lui.
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Just One Shot|COMPLETA
Fanfiction"Non soffocare la tua ispirazione o la tua immaginazione, non diventare lo schiavo del tuo modello." Raccolta di one shot su personaggi inventati e vip.🌟 🌷Copertina a gentile cura di @MD_Monaghan.🌷 -La Casa Di Carta💶💥 -One Piece🏴☠️⛵ -American...