🔴Colin-Not Okay🔴

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-MarsDiamond-
❣️


























<<Devo ripeterti sempre queste stron*ate, vero?>>
<<Mi dispia->>
<<-Stà zitta, devi stare zitta, ca*zo.>>

Quel gioco di potere che facevano era ormai routine.
Marti amava provocare Colin, Colin amava punire Marti.
Sui social potevano sembrare una normale coppia di spacconi superficiali, e probabilmente lo erano, ma nella loro vita privata Colin e Marti avevano una rara affinità.
Erano sempre in sintonia, nonstante questo, scop*vano come se si odiassero dalla nascita.

<<Non mi piace che lo guardi, non voglio che parli con lui. Insomma...>>
Le mani tatuate di Colin le stavano tirando i capelli legati in una, fino a quel momento, perfetta coda, in sincronia con le spinte che gli permettevano di accorciare la distanza tra i loro bacini.
<<... non ti chiedo mai un ca*zo, mi pare, huh? L'unica cosa che ti chiedo è...>>
Non riusciva a non doversi prendere un momento per respirare e assaporare il piacere che le strette pareti dell'intimità di Marti gli procuravano.
<<... ca*zo, mi farai impazzire.>>

Intanto la ragazza si beava tranquilla, avvolta dalle braccia di Colin e persuasa dalla sua voce arrabbiata e divertita.
<<Non parlare con lui, mi fa inca**are.>>
La baciò velocemente per poi rimanere sulle sue labbra mentre la osservava chiudere gli occhi per farlo continuare.

Ad ogni spinta Marti cercava di non gridare, Colin non stava proprio facendo del suo meglio per rendere quella sco*ata in bagno romantica.
Gli piaceva tirarle indietro la testa per la coda e guardarla, baciarle le labbra spalancate che necessitavano di aria e vedere quanto riuscisse a farla godere.
Gli occhi scuri di Colin le scorrevano su tutto il viso e il ragazzo non si negò di controllare cosa ci fosse nella scollatura del vestito che le aveva regalato per il compleanno.
La mano destra le afferrò il s*no, lo portò fuori dal vestito e lasciò il posto ai denti di Colin. Le morse delicatamente un cape**olo e mollò la presa sui capelli per prendere in mano l'altro e giocarci con le dita.
Li sentiva indurirsi e non poteva non passarci la lingua sopra.

Le baciò il petto, si diresse al suo mento passando per il collo e le lasciò un morsetto o due sulle labbra, ancora alla ricerca di ossigeno.
<<Sei la mia bambina disobbediente, vero?>>
Marti teneva strette le mani sulle spalle di Colin, stringeva quella maglietta rosa come se servisse a venire subito.

Ma Colin aveva altre intenzioni.

La punizione per aver chiaccherato con BonFreddieTheTrash era negarle l'orgasmo, farle capire che poteva cercarlo solo con Colin e che nessun'altro glielo avrebbe dato, ma le bambine disobbedienti meritano delle lezioni.

Questo le ripeteva mentre la spingeva sempre più verso il lavandino, rischiò di caderci dentro due volte, prima della terza Colin la incitò a scendere e voltarsi.
Di nuovo la penetrò senza curarsi bene di niente e le strinse la mano attorno al collo mentre le torturava il cli**ride con le dita dell'altra.
<<Lo vuoi, vero? Riesco a sentire che ci sei quasi, bambolina.>>
Marti stava per venire ma lui glielo impedì togliendo le dita e mordendole ancora il collo.

Entrambi si fissavano allo specchio, lo sguardo di sfida della fidanzata lo eccitava di più a spingersi dentro di lei.
<<Voglio arrivare al tuo stomaco, ca*zo. Devi capire quanto mi fa inca**are vederti parlare con quel co**ione.>>
Niuna parola uscì fuori dalle labbra di Marti se non un insulto che a Colin non piacque.
<<Sei una bambina cattiva.>>

Le piegò la testa sulla propria spalla e le baciò le labbra dolcemente intanto che si preparava a darle le ultime spinte.
<<Fammi inca**are un'altra volta e ti sco*o come la pu**anella che sei.>>
Venne pochi secondi dopo facendole sentire, proprio contro l'orecchio, quanto gli piacesse renderla sua.
Il suono inquietante e rozzo che Colin lasciò fuggire la eccitò tanto da farle spingere i fianchi verso di lui, ma sapeva che non sarebbe venuta.

Non con lui.

Perché per l'appunto, ciò che Colin non sapeva era che si, Marti era una bambina disobbediente, quindi avrebbe terminato pochi minuti dopo con la scusa "devo incipriarmi il naso".

Tanto Colin, come il resto dei ragazzi della sua generazione, era un'idiota che credeva di avere il controllo.

Just One Shot|COMPLETADove le storie prendono vita. Scoprilo ora