Just One Shot|COMPLETA

🔴Stiles Stilinski-Teen Wolf🔴

fandidylanobrien
Spero ti piaccia!♥

🌟Non pubblicavo un immagina su Stiles dal 1500, mi era mancato.🌟

<<E secondo te per quale motivo ti ho fatto venire qui, mh? Testa di barbabietola?>>
Stiles non risponde e mi guarda in cerca di una risposta.
<<Scott è con Kira.>>
Mi avvicino a lui poggiandogli le mani sul petto e sorridendogli.
<<Mia madre lavora.>>
Comincio baciandogli il collo, molto lentamente, spostando il bordo della sua maglietta.
Assaporo per un lungo attimo il suo dolce profumo, non saprei descriverlo, ma è leggero e mi ispira dolcezza.
<<Non hai voglia...di me?>>
Lo bacio sulle labbra e poi mi dirigo al piano di sopra, invitandolo a seguirmi.
<<Oh, si, certo! Ovvio!>>
Lo sento ridere e colpirsi la testa mentre mi raggiunge.

Chiudo la porta della mia camera a chiave, nel caso mamma o Scott tornino prima del previsto.

Stiles se ne sta davanti alla porta guardando come al solito i poster appesi alle mura quando all'improvviso, almeno per lui, passo le mani sulla sua felpa grigia, accarezzandogli le braccia e tastando quel minimo di muscoli che sta mettendo su.
<<Hai tolto il poster di Avril Lavigne.>>
Le mie labbra si posano delicatamente sul suo collo per lasciare dei baci lenti.
<<E hai spostato la lampada di sale.>>
<<Stiles...>>
Mi stupisco di quanto bassa e profonda sia la mia voce, lui porta le mani sui miei fianchi e le muove su e giù senza malizia.
Come una coccola.
<<...non c'è nient'altro che vorresti fare in questo momento?>>
Non risponde ma quando sollevo il viso vedo il suo sguardo fisso su di me.
<<Si.>>
Ride con le labbra chiuse ed è bellissimo.

Allora mi bacia stringendomi le guance tra le mani, così lunghe e perfette.

Ci spostiamo sul letto e vengo sopraffatta dal suo peso mentre mi stringe i fianchi, le braccia, il viso, e mi bacia scendendo lungo il collo. Trova, con la mano destra, la strada per il mio reggis*no passando sotto la felpa che ho addosso.
Ci gioca per un pò, poi solleva l'indumento e bacia la mia pelle.
<<Sei bella, bella, bellissima.>>
I nostri movimenti diventano sempre più automatici.

Abbiamo fatto l'amore tante volte, e non è mai stato scontato.

Riprendo a toccargli le braccia, è una mania che ho sviluppato da poco.
Mi piace sentire i suoi muscoli che si muovono quando la mia mano vi passa di sopra, gli viene la pelle d'oca, a quanto pare piace tanto anche a lui.

<<Jane...>>
Sussurra incontrollato quando gli sfioro il cavallo dei pantaloni con le dita. Lo sento espandersi, lo sento toccarmi e allungarsi verso di me mentre Stiles è in totale oblio.

Sono io a slacciargli la cintura e ad abbassargli i pantaloni.
Dopo questo mio sconsiderato gesto da suora ribelle Stiles decide che neanche io devo rimanere vestita, e ci spogliamo l'un l'altra.

Proprio nel momento in cui gli ricordo di prendere un preservativo e lo guardo camminare verso la mia scrivania, mi accorgo di quanto mi piaccia.

Lui.

Il suo corpo,
il suo modo di camminare.

Osservo il suo viso, così definito che sembra disegnato con un righello.

Quri nri che gli decorano la guancia.

Il naso spigoloso.

Gli occhi taglienti e luminosi.

Le braccia snelle come le gambe, le spalle che lasciano intravedere la prova degli allenamenti.

Vedo quel tondo sederino che si porta dietro e mi accorgo del grado di intimità che c'è ormai tra di noi.

Infine la sua schiena, posso vedere ancora i graffi sul fianco che gli lasciato ieri mattina, quando lo abbiamo fatto nei bagni scolastici.

Il contenitore che rinchiude l'anima più pura, rara, genuina, che possa esistere.

E il cervello più in gamba, la mente più brillante che io abbia visto all'opera.

Anche se si distrae facilmente.
Come adesso.

Invece di tornare da me conta le penne colorate che ci sono sulla scrivania.
<<Stiles?>>
Lo richiamo e torna da me sorridendo, se fosse un cane starebbe scodinzolando.

Ci dedichiamo per qualche minuto l'uno all'altra, coccolandoci, aumentando il piacere e l'attesa.

Poi lo vedo leccarsi le labbra e bruciarmi il corpo con gli occhi.

Lo indossa, mi bacia, mi abbraccia e infine lo sento entrare con estrema dolcezza.
Tra qualche bacio, qualche dolce parola, qualche abbraccio.

Finalmente.

Una serata libera senza rischiare di morire.