⚪🔴Void Stiles-Teen Wolf🔴⚪

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🔴-Scene hot esplicite.
⚪-Drammatico.
⬛-Contiene scene violente non adatte a persone sensibili.
🔶-Capitolo adatto a tutti ma con riferimenti al ses*o.
🔵-Normale.
💚-Divertente.
💗-Dolce/romantico.

virgi_sangster
Non riesco più a farli totalmente 🔴, assurdo.
Spero comunque che ti piaccia.♥
















































I lunghi capelli neri della ragazza ondeggiavano sfiorando i tubi sporgenti della galleria mentre il rumore dei suoi tacchi risuonava pesante lungo le mura di quel fradicio luogo.
Sapeva che il nogitsune era dietro di lei, sentiva la sua oscura presenza avvicinarsi nonostante lei fosse veloce.

<<Il tuo cuore batte veloce quasi quanto i tuoi passi, piccola lepre.>>

All'improvviso una lancinante fitta all'addome la costrinse a fermarsi e ad accasciarsi a terra. La sua mano, che aveva toccato la ferita, era ricoperta di sangue nero, segno che la strega non sarebbe guarita facilmente.
Quando sollevò lo sguardo vide una figura troppo conosciuta inginocchiarlesi accanto.

<<Entrambi sappiamo che scappare non ti servirà a niente, non quando i tuoi occhi vedono Stiles invece che me.>>

Vinia cercò di indietreggiare strofinando i gomiti per terra ma la mano del Void, che le accarezzò la guancia, la fece fermare all'istante; la sensazione era la stessa di quando lo faceva il suo amato Stiles.

<<Perché non gli hai mai detto quello che provi?>>
<<Non ho idea di cosa tu stia parlando.>>

Sputò lei acida per poi merdergli l'indice ancora sulla sua guancia.

<<Vinia...credevo fossi quella sveglia del branco.>>

Cominciò a strappare un lungo pezzo di stoffa dal bordo del vestito di Vinia.

<<Sai già che noi ci nutriamo di caos, di dolore...>>

Lo legò attorno al suo fianco per evitare di farla dissanguare, lei lo guardò confusa da quel gesto.

<<...ma sai di cos'altro ci nutriamo noi nogitsune?>>

Adesso i loro occhi erano incollati.

<<Libidine. E tu ne vieni sopraffatta ogni volta che Stiles è nei paraggi. Posso sentirne il profumo, piccola megera.>>

Cercò di parlare ma il repentino cambio di espressione del ragazzo la fece rimanere in silenzio.
Vide gli occhi spaventati, timidi ma allo stesso tempo vivaci di Stiles.

<<Vinia?>>

La chiamò.

E come fosse controllata da qualcosa di superiore persino alle sue abilità da strega, Vinia lo baciò.
Probabilmente pensando che fosse davvero lui, pensando che in un momento delicato come quello, fosse l'unica opzione plausibile e che mostrargli i propri sentimenti fosse più che dovuto perché aveva rischiato di morire e non avrebbe avuto altre occasioni.

Il bacio si trasformò in meno di qualche secondo quando Stiles afferrò le guance di Vinia e la attirò a se, con bisogno, con necessità.
Le gambe di Stiles si incastrarono perfettamente con quelle della strega e lui la costrinse a stendersi sul freddo pavimento.

<<Stiles...>>

E lui rispose sussurrandole quanto fosse innamorato di lei da tempo immemore.
Tutte le volte che la guardava scendere dalla macchina per andare a scuola e la vedeva corrergli incontro.

Mentre insinuava le dita longilinee dentro le sue mutandine.

Le disse quanto avrebbe voluto essere notato da lei.

Mentre giocava con la sua intimità facendola gemere completamente in estasi.

In quello squallido cubicolo.

Le raccontò poi di quanto amasse ogni suo piccolo difetto, ogni sua stranezza.

Mentre Vinia gli accarezzava dolcemente la lunghezza completamente rigida e pronta.
E lei lo lasciò fare, dimenticando il luogo, le circostanze.
Lo sentì entrare e una scossa le attraversò severa la schiena, era circondata dai suoi baci sul collo, sulle labbra.
Si sentiva bene, non capiva e non voleva capire.

Provava solo l'estrema sensazione di pienezza, di casa, di calore, di unione, che le spinte di Stiles le regalavano.

Fino a quando non lo sentì.

Il grido della sua compagna d'oscurità, il grido della banshee in preda al dolore che chiamava la loro amica.

E si svegliò dal sogno.

Era distesa sul pavimento ma con lei non c'era nessuno, neanche un ombra.
Nessuna ferita sul fianco, niente sangue, niente Void, niente Stiles.
Solo lei e un ratto che correva su i tubi.

E quando uscì dal tunnel, cercando di raggiungere i suoi amici, lo vide.
Il nogitsune circondato dagli oni, con un maligno sorriso sul volto.
La osservava, contento di averla ingannata, solo per non farle raggiungere il branco, perché solo lei avrebbe potuto salvarla.

Avrebbe potuto salvare Allison ma si era fatta ingannare dal Void, dal suo amore per Stiles.
Dalla debolezza che era quel ragazzo per lei.

Non ne era nemmeno valsa la pena, perché aveva ceduto al nogitsune, non a Stiles.
Era stata, sì, debole.
E lui ne era fiero.

La vendetta la assalì.

Sussurrò, in modo che solo lui potesse sentirla.
<<Ti estirperò come ho fatto con tutti gli altri. Mi pregherai di risparmiarti, mi senti?
Farai la stessa fine di milioni di altre mosche.>>
<<Non ne sarei così sicura. Non ho ancora finito con te, piccola.>>

Just One Shot|COMPLETADove le storie prendono vita. Scoprilo ora