💗🔶Harry Styles🔶💗

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aless4ndrapottha
Spero ti piaccia!♥

































Lo osservavo sorridere alle bollicine bianche che la barca stava lasciando dietro di noi. Aveva addosso una camicia bianca e larga, i capelli gli svolazzavano in faccia e alcune gocce d'acqua gli bagnavano i pantaloni scuri.
Le coste italiane lo rendevano un turista bellissimo da osservare.
Io nativa di queste terre conoscevo già ogni cubicolo, ogni angolo, e lui ascoltava il nostro accompagnatore come fosse un Dio, poi mi guardava e sorrideva come un cucciolo di cerbiatto mentre passeggiavamo per le stradine.
Quell'estate non era una delle migliori per me e lui ne era consapevole ma nonostante il mio malumore Harry era riuscito a trascinarmi in quella vacanza che alla fine risultò essere meravigliosa.
Aveva imparato a dire qualche parola come 'ciao, grazie, buonasera ragazze, acqua per favore, quanto costa e arrivederci'.
Il mio corpo era cambiato parecchio dopo la quarantena.
La pandemia, come agli altri, mi aveva cambiata in ogni senso.
La mia maturità emotiva era cresciuta, come la circonferenza del mio girovita.
Avevamo lasciato Darcy a casa dei miei genitori e quel giorno l'accompagnatore non era con noi, eravamo soli insieme al guidatore della barchetta.

I suoi occhi si erano scontrati con i miei all'improvviso, aveva un bellissimo sorriso sul volto e mi chiedeva di andare da lui.
Io mi nascondevo nel mio prendi sole, cercando di non far notare la pancia che la canottiera metteva in evidenza.
Cominciò tutto quando lo vidi sbuffare e alzarsi, cercando di non cadere, per venire da me.
Mi si sedette accanto e mi circondò i fianchi stringendomi forte a sé.

<<Vuoi fare il bagno con me?>>
Gli feci capire che non volevo e lui cominciò a baciarmi la guancia, spostandomi i capelli dietro l'orecchio, per poi scivolare verso il mio collo.
Spostò il mio prendisole scoprendomi la spalla è poi ci poggiò le labbra sopra, senza staccarle per un po'.
<<Sei bellissima.>>
Mi disse, e io cercai di coprire il mio imbarazzo. <<Ehi?>>
Il mio viso venne poi costretto a stare difronte al suo, mi sorrideva, e cavolo era meraviglioso.
E all'improvviso le sue labbra furono sulle mie, era come una soffice ciambella che mi si poggiava sulle labbra, erano morbide e tenere.

Le sue mani mi accarezzarono dolcemente le spalle e qualche minuto dopo mi incoraggiò a seguirlo nella cabina sotto di noi.
<<Harry...>>
Lui riesce tutt'ora a capire quando qualcosa non va in me, così fù svelto nel farci sedere entrambi sul materasso ad acqua.
Sentii le sue mani accarezzarmi le cosce e salire sempre più, si divertì a giocare con il mio costume mentre continuavamo a baciarci molto teneramente.
<<...Harry.>>
Lo fermai con le mani al petto, lui mi guardò comprensivo e con le pupille completamente dilatate.
<<Rose, quanto ancora dovrò ripetertelo? Sei stupenda. Meravigliosa.>> Cercai di convincermene anche io ma qualunque mio pensiero venne bloccato dalle sue labbra che tornarono sulle mie.
<<Lasciami dimostrarti quanto mi piaci.>>
E io lo lasciai fare, perché ne avevo bisogno.
Perché volevo sentirmi amata e desiderata, nonostante quella fosse l'unica cosa che non era mai mancata nella mia vita.

Almeno non con Harry.

Cominciò massaggiando la mia femminilità con la mano destra, sopra il costume.
La sua bocca era un misto di vino e ricotta, un sapore strano in realtà.

Tutt'oggi quando andiamo in Italia cerco di non fargli bere il vino quando mangiamo la ricotta.
Ma lui non mi ascolta sempre.
È dolcissimo, ma testardo.

Ricordo ancora il suono dei suoi baci sul petto, dei nostri respiri affannati quando cominciò a togliersi i pantaloni strusciandosi contro di me.

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Quando ci ritrovammo sdraiati, nudi, sotto le coperte mentre le onde sotto e attorno a noi ci cullavano, lui prese una scusa per fare questo immenso discorso che non dimenticherò mai, mai.
E che qualunque donna vorrebbe sentire, specialmente dal proprio marito.

Magari non tutti riuscirebbero a capirne il senso perché Harry non è che sia proprio il miglior interlocutore del mondo. Ma ci prova.

<<Ascoltami, amore.
Quando ci siamo conosciuti eri una giovane ragazza che mangiava la pizza con l'ananas, si sballava ogni sera, cantava le canzoni di Katy Perry nei bar completamente ubriaca.
Adesso hai smesso con la cattiva e disgustosa abitudine di mangiare la pizza con l'ananas, per fortuna.
E sei una madre, una donna, una moglie ma soprattutto sei una neurobiologa.
Una neurobiologa che non ha bisogno di chiedere permesso, scusa o per favore.
Sei brillante, e vuoi sapere una cosa?
Una cosa non importante?
Sei bellissima.
Ma non importa.
Non importa perché tu sei intelligente e dolce, gentile, dai da mangiare ai poveri cavolo.
Pensi che la gente noti questo rotolino?
Pensi che io lo noti? Questo non importa.
Ti senti insicura perché vedi tutte quelle modelle anoressiche con le labbra rifatte?
Si chiama finzione la loro.
Tutte loro sono dei personaggi che vengono creati dalla società perché ad un vecchio porco piacciono le bambole di plastica.
Ma hai mai avuto una conversazione con una di loro? Io si, e tesoro, avrei voluto non averlo mai fatto.
Alcune di loro hanno un pensiero proprio, certo. Ma la maggior parte non sa nemmeno mettere le virgole al posto giusto.
Amore mio, sei una donna sensazionale, e sei bellissima.
Sei unica, quando ti guardo devo pensare a qualcos'altro e sai perché?
Perché non riesco a tenermi le mutande addosso.>>

Ammetto che a quell'affermazione mi scappò una risata, soprattutto per l'espressione con il quale la disse.

<<Ma importa? Importa davvero?
A me no. A loro no.
Sei bella, si.
Ma a cosa serve?
Tutte quelle ragazze tra qualche anno avranno bisogno della chirurgia plastica per essere qualcuno. Non tutte ovviamente, alcune saranno abbastanza in gamba da sfruttare altre capacità.
Il punto però è che loro, tutte le modelle che segui su instagram a cui metti i like e che adori, che veneri, che credi siano Dee, tra dieci anni saranno altre persone che hanno avuto alcuni anni di gloria.
Tu tra dieci anni sarai ancora tu e sarai ancora perfetta senza bisogno di cambiare.
Sarai ancora una ca*zutissima neurobiologa e né io né loro sapremmo mai che cosa significano tre quarti del tuo lavoro ma ti ammireremo lo stesso.
Tu sei perfetta perché sei vera, tesoro.
E io ti amo per questo.
Perché mentre le altre fingevano di essere altre persone tu sei sempre stata te stessa. Perfetta.
Perfetta, amore.>>

E come avrei mai potuto non sciogliermi dopo tante parole dette con ansia e balbettii vari?

Just One Shot|COMPLETADove le storie prendono vita. Scoprilo ora