💚🔶Leonardo DiCaprio🔶💚

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<<Oh mio Dio!>>
Ti è piaciuto fare il cascamorto con la modella francese con il c*lo a mandolino?

Adesso soffri.
Causa effetto, signore e signori.

<<Amore...>>
<<Qualcosa non va, papi?>>
I suoi occhi sono fissi sul bersaglio, la mia tesoriera. Guarda anche me, qualche volta, che sono praticamente ancorata alla porta chiusa.
La guarda sofferente, proprio come nel film.

È questa la cosa divertente, adesso posso fargli vedere cosa si prova davvero.
Questo non è un film, lui non la vede davvero da due mesi.
E guarda un pò, quando riesce a vederla, non può toccarla.

<<...ti prego, non farlo.>>
<<Fare cosa?>>
<<Oh...>>
Si morde la mano e solleva gli occhi, sa che non scherzo e non ne può più, riesco a sentirlo la notte quando ci pensa da solo.
Proprio accanto a me.
E io rido.

Può fare solo questo infatti, pensarci su.

<<Non ti disturbo, vero? Se mi metto qui?>>
Mi siedo proprio sulla scrivania del nostro studio, le gambe aperte per offrirgli una migliore visuale.
<<Amore.>>
La sua voce è soffocata, bassa, mi implora.
<<Una battuta. Ho fatto una battuta, porca vacca.>>
La sua capoccia abbatte sul legno della scrivania, le mani ai lati della testa.
<<Oh, forse papino sta dimenticando di averle toccato la schiena, di averle versato da bere e di avermi ignorato per tutta la sera.>>
<<Ca*zo...>>

Riesco fortunatamente a trattenermi dal ridere, vederlo così è uno spettacolo assurdo.
Perché qualche mese fa tutto questo lo faceva per un film, adesso lo fa davvero.
Tutto acconciato per l'intervista che ha tra due ore, con il suo profumo che mi piace un mondo, con un rigonfiamento sotto ai pantaloni di seta.

<<...amore.>>
<<Sai, non apprezzo molto questo modo di chiedere scusa.>>
Solleva lo sguardo e mi osserva confuso.
<<Fammi venire.>>
Adesso sto improvvisando.

Però non riesco a resistergli quando è conciato così per bene.
Ero venuta qui con lo scopo di farlo soffrire, ma potrei anche guadagnarci qualcosa dalla sua sofferenza.

<<Davvero?>>
<<Si, papi.>>
Si tira su e sospirando di felicità comincia ad abbassarsi la zip, ma la mia mano lo ferma.
<<Sai che non è il modo giusto per farmi venire.>>
Cambia di nuovo espressione, ma si accontenta.

Si risiede con molta tranquillità dopo essersi sistemato i pantaloni e poi sparisce tra le mie gambe.
Sento la sua lingua ovunque, prima sulle cosce, poi scivolare lentamente lungo la mia pelle.

Trova il punto giusto dopo qualche minuto, quando lo spingo io con la mano fra i capelli.

Sarà pure Leonardo DiCaprio, ma è pur sempre un uomo. Non è capace di trovarlo da solo.

E allora la mia testa decide di abbandonare la ragione, e le spalle.
Guardo il soffitto nei pochi secondi di lucidità che vengono e vanno, gli stringo le mani, che tiene ferme sui miei fianchi, e le graffio.

A lui piace un pò di dolore.
Come a me.
Infatti mi sculaccia.

E la pressione che applica sulla mia zona sensibile mista alle pacche sul didietro mi incitano a venirgli sulle labbra in meno di dieci minuti.

<<Oh, amore...>>
Sentenzia sollevandosi e baciandomi selvaggiamente.
<<...hai acceso il fuoco!>>
E mentre lui, convinto, si abbassa i pantaloni, io scendo dalla scrivania e alzo il dito medio.
Poi lo lascio lì.

<<Un altro mese non ti farà male, Le Le.>>

La prossima volta ci penserà due volte prima di fare il gallinello con la modella bulgara.

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