Just One Shot|COMPLETA

🔵🔴Tate Langdon-AHS🔴🔵

_dramaqueen_01
Ecco l'immagina, spero ti piaccia!♥

<<Perchè ho conosciuto qualcuno.>>
<<Una ragazza? O forse un ragazzo?>>
<<Una ragazza. Bellissima, giovane, come piacciono a lei dottor Harmon.>>
<<Tate...>>
<<È sua figlia.>>
<<... Tate.>>

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Era soffice come un cuscino la pelle della ragazza che stava sfiorando delicatamente con l'indice.
Tate amava fare le cose con calma, era un ragazzo grato e cauto.

<<Dimmi cosa vuoi.>>
Sussurrava contro il suo orecchio sovrastando i lamenti della preda che aspettava solo di sentirlo dentro di sé.
<<Voglio venire, Tate, ti prego.>>
<<Amo sentire il mio nome uscire dalla tua bocca. Fallo ancora.>>
Ripetè il suo nome mentre sentiva tra le gambe l'orgasmo arrivare.

Tate non dava importanza alle dita raggrinzite dall'umidità di Nina, la stava provocando da ormai diversi minuti e non si curava nemmeno della sua erezione che gli spingeva contro i pantaloni.

<<Vuoi che te la lecchi?>>
Era un pò grezzo a volte, non sempre riusciva a soddisfare la voglia di galanteria che la ragazza richiedeva, ma non le dispiaceva vederlo completamente preso dal momento e fuori controllo.

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<<Nina era ancora vergine prima di conoscere me, lei lo sapeva? Sa quanto è stato facile farla bagnare?>>
<<Tate, non è appropriato.>>
<<Quello che ho fatto con sua figlia proprio prima di venire qui non è appropriato.>>
<<Non posso seguirti se entri in camera di mia figlia.>>
<<Oh, sono entrato tante volte in camera sua, dentro e fuori, dentro e fuori.>>

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La stava divorando, non era un esperto ma l'istinto gli diceva che doveva concentrarsi sul clit**ide ed era ciò che stava facendo.
Le strinse la mano sentendo l'altra tirargli i capelli.

<<Vieni, fammi sentire il tuo sapore.>>
Si contorceva sotto di lui e dopo qualche minuto venne proprio sulle sue dita che entravano violentemente dentro di lei.
<<Sei deliziosa, è fantastico.>>

Si tirò velocemente su e prese a togliersi i pantaloni mostrando il tessuto scuro con un grande rigonfiamento pronto ad essere assaporato.
<<Succhialo, dai.>>
Lo guardò male, avrebbe preferito un approccio più gentile ma se lo fece andare bene comunque perchè i brividi sulla schiena e nel suo basso ventre le dicevano di obbedire al biondino che, in ginocchio sul letto davanti a lei, aspettava solo le sue labbra.

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<<Ha una bocca così piccola, non riesce a prenderlo tutto.>>
<<Sono costretto a smettere di seguirti, Tate. Il tuo comportamento compromette moltissimo il percorso che stiamo facendo. >>
<<Abbiamo usato il preservativo, non deve preoccuparsi che io la metta incinta.>>
<<Sono felice, ma le nostre sedute terminano oggi.>>
<<Qual è il problema? Ho conosciuto una ragazza, mi piace, io non voglio farla soffrire! Scherzavo, non l'abbiamo mai fatto! Io volevo solo sembrare fico!>>

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Una presa ferrea su i suoi capelli la stava spingendo ad inghiottirlo completamente, Tate la vedeva soffocare e non gli importava, voleva avere il suo momento di estasi.

Sentì dei colpi sulla schiena e capì che era tropo per lei.
La accolse tra le sue braccia e la stese sul materasso baciandole il collo.

<<Mi dispiace, scusami, perdonami, non lasciarmi. Io voglio stare con te, non voglio farti del male.>>
I singhiozzi della ragazza lo stavano eccitando di più ma non poteva trattarla in quel modo.

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Perchè le parole del signor Harmon si stavano riflettendo sulla sua malata fantasia. Oh, Tate.

<<Noi abbiamo parlato per qualche minuto, l'ho vista suonare la chitarra e mi è piaciuta ma non abbiamo mai fatto ses*o. Per favore non mi lasci anche lei. Ho bisogno di prlare con lei, non ho fatto ses*o con sua figlia, la prego, per favore!>>

Il dottor Harmon sospirò e si sedette sul suo divano cercando di capire cosa fare con quel ragazzo macabro.
<<Per favore.>>
<<Devi smetterla di vedere mia figlia. O di pensare a lei. Di parlare di lei, sei un mio paziente, Tate, non puoi fantasticare su mia figlia.>>
<<Ho capito ho capito, si.>>

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<Scusami, scusami.>>
Le ripeteva mentre sentiva la sua lunghezza diventare sempre più dura dentro di lei.
Le lasciava dei dolci baci sulle labbra, sulle guance, intanto la stringeva sotto di sé. Nina teneva le gambe attorno alla sua vita e cercava di non pensare al dolore che le violente spinte le stavano causando. Tate era contento di avere quel controllo su di lei, lei provava dolore e lui ne godeva.

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Nella mente malata di Tate era nata una Nina completamente succube.

<<Abbiamo finito per oggi, puoi tornare a casa.>>
<<Dottor Harmon?>>
<<Si, Tate?>>

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Venne spingendosi totalmente dentro di lei e mordendole le labbra, Nina intanto lo stringeva per le braccia cercandone di più.
<<Adesso sei mia per sempre.>>

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<<Mi masturbo spesso pensando a sua figlia.>>
<<Vattene.>>