🔴Jerome Valeska-Gotham🔴

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<<Sei sicura, fiorellino?>>
<<Certo! Ho anche la sua firma!>>
Mostro al mio ragazzo il contratto di assunzione con la chiara firma di Bruce Wayne in persona e subito sul suo viso appare uno dei suoi magnifici sorrisi.
<<Sei la sua domestica.>>
<<Sono la sua domestica.>>
Mi guarda e ride tenendo stretto il documento tra le mani.

<<È cosi stupido che si fida di tutti...beh in realtà ho avuto dei problemi con Alfred, ma Bruce è totalmente mio.>>
Prendo il pezzo di carta e lo riposo nella cartelletta quando dietro di me, due mani avvolgono i miei fianchi.

Jerome lascia un bacio sul mio collo, con una mano lo afferra per tenermi ferma e con l'altra slega la mia coda, liberando i miei lunghi capelli.
<<Tuo?>>
Continua a baciare il mio collo mentre la sua mano libera si dirige dentro i miei jeans.
<<Bruce Wayne è tuo?>>
Non rispondo, lascio che faccia ciò che vuole perché so dove vuole arrivare e non aspetto altro.
<<Forse hai le idee confuse, bambolina. Forse hai bisogno di rinfrescare quella bella testolina che adoro vedere muoversi...>>
Parla lentamente mentre mi incita a voltarmi.
<<...come piace a me.>>
Lo guardo in ginocchio, la sua mano fra i miei capelli e lo sguardo bramoso non fanno altro che aumentare la mia voglia di soddisfarlo.

Abbasso la cerniera dei suoi pantaloni e capisco che sarà una lunga mattinata, è eccitato e non poco.
Jerome accarezza i miei capelli e io lo libero dall'enorme peso che sono i boxer per poi accontentarlo.
Lecco la sua er*zione e la prendo in bocca aiutandomi con le mani, ricevo da parte sua un lungo sospiro.

Tira indietro la testa mentre continuo a giocare con il suo membro.
Afferra i miei capelli con entrambe le mani, mi aiuta a procurargli ancora più piacere muovendosi fuori e dentro la mia bocca.
Continua a cosi fino a quando non decide aumentare la velocità.

Poggio le mani sulle sue gambe per rimanere in equilibrio mentre lui fa ciò che vuole con la mia bocca.
Lo sento irrigidirsi di più e a quel punto decido di fermare tutto.
Mi tiro su nonostante il suo sguardo contrariato e lo invito a seguirmi sul divano, lui però non lo fa.

Mi osserva spogliarmi, lentamente i miei abiti cadono giù e i suoi occhi diventano sempre più desiderosi.
Mentre mi accingo a slacciare il reggis*no, lui prende un coltello dal cassetto e mi guarda malizioso.
<<Sai quante cose si possono fare con questa scintillante lama, zuccherino?>>
Rido in attesa della sua prossima mossa e lo aspetto in piedi, mordendomi il labbro per eccitarlo di più.
Si avvicina lentamente rigirando il coltello tra le dita e continua a sorridermi.

<<So che sei una brava bambina, quindi lascerai giocare papino come vuole, giusto?>>
Annuisco mentre lo osservo a pochi centimetri da me.

La lama, fredda, sfiora la mia guancia e Jerome la guarda appassionato.
<<Voglio fare un nuovo gioco, piccolina.>>
Ride istericamente prima di baciarmi nel modo più intenso mai provato prima, dopodiché il gioco comincia.

Just One Shot|COMPLETADove le storie prendono vita. Scoprilo ora