◼️⚪Void Stiles-Teen Wolf⚪◼️

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MD_MONAGHAN
Spero ti piaccia!♥


















































Avevo avvertito già tempo fa il branco che qualcosa di grave sarebbe successo se avessero ridato potere al Nemeton.
E adesso eccoci qui.

A quanto pare il void ha un punto debole.
In effetti ognuno ne ha uno.
Per Scott è il suo branco.
Per Stiles è Lydia.
Per me è Stiles.
Per il void sono io.
La strega che è in me è una specie di richiamo per lui, un tesoro che vuole conquistare, un tempio che desidera custodire.

Allison è morta, Aiden è morto.
Stiles è quasi morto.
E adesso è proprio dietro di me trascinato in piedi da Lydia.
Scott e Kira difronte a me, dietro al void.
E lui a pochi passi da me, con lo sguardo fisso sulla mia mano che tocca l'aria a pochi centimetri dal mio bacino.
Gli occhi rossi, scuri, il viso gelido, il corpo del mio amato.
Il bellissimo viso del mio amato.

<<Non barare con me, streghetta.>>
Dalle mie mani una palla di fuoco irradia una luce arancione che copre l'intero corridoio, gli occhi del void si spalancano.
<<Martina. Martina, non è così che sistemerai le cose. Cosa faranno i tuoi amici quando non ci sarai più? Mh?>>
Porto la mano sopra la mia testa distendendo il braccio.
<<Non fare sciocchezze.>>
<<Dovevi rimanere nella tua piccola tomba, demone.>>
La luce che proviene dalla luna diminuisce sempre di più, l'ambiente attorno a noi diventa freddo, l'atmosfera si incupisce.
Sento una brezza sotto ai capelli che li fa svolazzare, come la mia gonna e la giacca leggera.
La mia mano brucia, e gli occhi del void non si staccano dalla mia figura.
Attorno a me un aura mistica, il potere delle mie antenate che richiamo in silenzio.

Questo è il vero potere di una strega.

Osservo le facce sconvolte dei miei amici, è la prima volta che mi mostro.
So che il mio viso è pallido, scarnito, sfigurato come la porcellana scheggiata.
I miei occhi sono neri, le mie labbra bianche.
So che il mio collo è anormalmente lungo e stretto e che le mie dita sembrano infiniti artigli spinosi.

La mia vera forma, e tutti mi temono.

Tranne lui.
Il nogitsune mi ammira, mi venera.

Ed è proprio perché so di essere intoccabile per lui, che sono l'unica che può fermarlo.

Si avvicina e il mio fuoco aumenta.
Ogni passo che fa è una fiamma in più.
<<Stai giocando con un potere che non comprendi, Martina. Non condannarti per loro.>>
<<Avvicinati.>>
Gli dico, e mi accorgo di quanto rauca, strana e bassa sia la mia voce.
<<Ci sono destini peggiori del vivere al mio fianco, sai?>>
Allunga la mano, gli occhi spalancati che brillano.
Sento i miei piedi abbandonare il suolo, sono a pochi centimetri dal pavimento, fluttuando in attesa che lui mi raggiunga.
<<Loro vivranno senza di te. Vuoi davvero maledirli così? Solo per distruggere me?>>
Allora lui si ferma a pochi centimetri da me, mi accarezza il viso sfigurato con la mano e mi sorride, in modo inquietante.

<<Tu sei una creatura tanto meravigliosa->>
<<-Io discendo dalle tue padrone. E io ti rimando a loro.>>
Irradio il fuoco attorno a noi, con la mano libera afferro il suo viso e lo bacio mentre le bollenti fiamme ci avvolgono il corpo.

E sento il sangue uscire dai miei occhi, dal mio naso a punta.
Sento le sue grida contro le mie labbra, ma io rimango zitta.
Mentre lo bacio.

Mentre osservo Scott che trattiene Kira.
Mentre sento l'urlo di Lydia, il suo speciale grido da banshee che mi richiama.
Ma il mio pensiero, il mio ultimo pensiero va a Stiles che è sfuggito dalle braccia di Lydia e mi osserva bruciare, con le lacrime, rassegnato e consapevole della martire che sono diventata.

Il void è stretto a me, le sue mani attorno ai miei fianchi perché anche nel suo ultimo attimo di vita vuole avere l'impressione di possedermi.

E sento la mia pelle asgretolarsi, come appunto, porcellana. Cadere al suolo, spezzarsi, dilaniarsi.
Fa male, il fuoco entra dentro i buchi che si formano su di me e il sangue che esce evapora pochi secondi dopo aver toccato terra.
Mi sento bruciare l'anima, proprio come il void.

E pochi minuti dopo, nella luce rossa e viola che emaniamo, spariamo, del tutto privi di ogni centimetro, di ogni pezzo di vetro, di ogni granello di anima.

E mi accontento di morire tra le braccia dell'umano che ho sempre amato, o almeno del suo corpo.

Tra le fiamme e le lacrime, ho salvato il mio branco.

Just One Shot|COMPLETADove le storie prendono vita. Scoprilo ora