⚪🔴Dorian Gray🔴⚪

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Sil_lea
Spero ti piaccia!♥

























<<Ho bisogno di...ho bisogno di...di una via di fuga.>>
<<Che cosa vuol dire, Dorian? Da cosa vuoi fuggire?>>
Tenere tra le braccia quel ragazzo così spaventato, bagnato e spennacchiato come un gattino abbandonato, non era una novità per Leah.
Nella sua vita poteva avere avuto solo un dono oltre alla sua innata intelligenza, la passione per i randagi.
E la capacità di curarli.
Come il suo ultimo fidanzato che si era suicidato in seguito alla perdita di ogni avere alle scommesse.

Dorian era rimasto incantato dalla sua audacia, troppa per quell'epoca, dalla sua arroganza nel volersi far sentire.
Aveva aperto quella porta nel bel mezzo della notte per trovarlo sconvolto, in preda al panico e infreddolito.
Si era accasciato davanti al camino e non l'aveva lasciata un attimo.

<<Da me. Devo fuggire da me.>>
Dopodiché il sonno lo catturò, e quella ragazza, così dolce e sensibile, lo seguì senza obbiettare.

Durante la notte tuttavia Dorian ebbe la sensazione di doverla svegliare, perché voleva sentire il suo sapore ancora, prima di togliersi la vita.
Perché aveva deciso.
Prima di tornare a casa, voleva sentirla un ultima volta.

Lentamente le mani del ragazzo si allungarono verso il viso addormentato della ragazza accanto a sé, delle ciocche le nascondevano il viso e così gliele spostò dietro l'orecchio.
Quel gesto la fece svegliare.

<<Sei incantevole.>>
<<È una lusinga?>>
<<È una confessione.>>
Poi, nel silenzio del camino spento e delle strade vuote, la baciò una volta.
Poi si ritrasse e la guardò.
Quando lei gli sorrise, la baciò ancora, in un modo del tutto imprevedebile.

Con dolcezza.
Con amore.

Le accarezzò gentilmente i capelli e nel frattempo la spinse sulle proprie labbra perché ne voleva di più.
Ma fù delicato.
Persino quando si mise su di lei e scavalcò quella lunghissima gonna per infilare le dita tra i bordi dell'intimo, i pollici e gli indici sfioravano lenti la pelle della ragazza che intanto stava fremendo sotto il suo tocco.
La spogliò della sottoveste, dell'intimo e del corsetto in meno di due minuti, senza farle mancare quei dolci sguardi e quelle parole confortanti che lei tanto amava, e che lui voleva confessare un ultima volta.

Fù immediata la reazione di lei alle dita di Dorian proprio sulla sua zona sensibile, non entrò subito, la stava stuzzicando.
Leah portò la fragile mano sul cavallo dei pantaloni del ragazzo e sentì il suo membro spingerle contro, ci giocò, il che causò i gemiti tremanti di Dorian, interruppe il silenzio.
Pochi minuti dopo si ritrovarono sul divano ben pulito di quella casa, nudi, Dorian aveva ancora i capelli un pò bagnati, e Leah aveva freddo per lo sbalzo di temperatura.

Ma lui seppe riscaldarla.

Si unirono, la sua lunghezza si fece strada dentro l'intimità che era ormai proprietà di Dorian e che Leah, dopo la notizia del giorno seguente, non avrebbe mai permesso a nessuno di vedere.
Si spingeva dentro di lei guardandola negli occhi, non li staccava mai da quel perfetto viso e le labbra, rabbiose ma gentili, le lasciavano dei segni su tutto il collo mentre lei marcava il territorio graffiandolo.

Senza accorgersi che un minuto dopo i graffi erano già spariti.

E continuarono tutta la notte, fino a quando Leah non si addormentò tra le sue braccia.
Dopo aver fatto l'amore.

Tanto amore.

E infine Dorian, contento di aver avuto quell'ultimo momento di pace, e di averlo passato con lei, sperando di aver lasciato a quella ragazza un buon ricordo di sé, andò nella soffitta, e la fece finita.
Portando con sé il ricordo di un amante dolce, e di un amore intenso come mai nessuno.

Just One Shot|COMPLETADove le storie prendono vita. Scoprilo ora