💗Gatsby-Il Grande Gatsby💗

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🔴-Scene hot esplicite.
⚪-Drammatico.
⬛-Contiene scene violente non adatte a persone sensibili.
🔶-Capitolo adatto a tutti ma con riferimenti al ses*o.
🔵-Normale.
💚-Divertente.
💗-Dolce/romantico.

MD_MONAGHAN
Spero ti piaccia!♥





































<<Dorothy...Dorothy, amore mio.>>
Al suono di quelle parole mi parve di vedere un cenno sul volto di mia cugina, come fosse tornata alla realtà dopo un terribile sogno.
Lo sguardo che rivolse a Gatsby, posso dirlo tutt'ora, era pieno di parole ed emozioni, che a quanto ne so non ha mai esposto.

<<Che succede? Dorothy, tesoro, che succede?>>
Non avevo mai sentito tanta dolcezza, tanta preoccupazione, portata in due sole parole.
Le asciugò le lacrime senza scostare lo sguardo da quella ragazza che sicuramente dentro di sé stava pensando migliaia di cose.

Cose belle, o cose brutte, non saprei.

Ma dal tempo che impiegò a dire quella frase posso solo dedurre che dietro quei due volti tristi si nascondevano migliaia di sentimenti, migliaia di gesti, e probabilmente migliaia di rimpianti.
<<Vorrei poter tornare indietro.>>
Gli disse in un velo di vento.
Lui non rispose, allora Dorothy lo abbracciò, palesemente bisognosa di sentire il suo profumo.

Non saprei spiegare la reazione di Gatsby.

Non si ritrasse, ovviamente, ma rimase qualche secondo interdetto forse, guardando nel vuoto, con le dita in aria riflettendo su ciò che doveva fare.
Poi la abbracciò anche lui e chiuse gli occhi.

Io mi trovavo a più di qualche metro di distanza da loro, ma era come se non fossi mai stato lì.
Nessuno dei due mi stava degnando di uno sguardo, e ne ero contento.

Cinque anni.

Immaginai la sofferenza, per un attimo, di mia cugina, nel dover attendere cinque anni per sentire ancora quel profumo, perché teneva la sua maglietta ben stirata stretta tra le dita e ne aspirava ogni particella, se possibile.
Ma ancor di più mi ferì immaginare il dolore di Gatsby, nel vivere difronte a lei, vederla nel suo quotidiano con il marito, vederla uscire la sera e non venire alle sue feste.
Organizzate solo per lei.

Poi si staccarono da quel forte abbraccio, si guardarono negli occhi, le mani di Gatsby erano sulle guance rosse di Dorothy e lei non riusciva a reggere i suoi occhi.

Perché non riusciva a reggere i suoi occhi? Cosa stava pensando mentre lui le sfiorava, nel modo più tenero che io abbia mai visto, la pelle sul quale ricadevano lacrime cristalline.
Cosa si nascondeva dentro quel capo cotonato?

<<Vorrei non averlo sposato.>>
Quella confessione spiazzò anche me, a dire il vero.
Ma non più di quanto rese felice Gatsby.

E in quel momento io capii che qualcosa stava per accadere.
Erano un quadro perfetto, davano vita ad una delle più belle opere d'arte viventi.
La luce del tramonto gli contornava i lineamenti e quelle piccole sfumature rosee li facevano apparire fiabeschi, usciti da un libro per bambini.
E l'espressione di Gatsby che la osservava con un sorriso che a malapena si vedeva, ma che io riuscì a intravedere, dava l'impressione di un appassionato d'arte, che ammirava un quadro di valore inestimabile, prezioso, raro.
La toccava come fosse di cristallo, sul punto di rompersi con un pò di pressione in più.

Poi la baciò.

Sotto il tocco delle sue labbra, Dorothy sbocciò per lui come un fiore, e l’incarnazione fù completa.

Per lui.

Perché, avrei scoperto solo in seguito, che Dorothy avrebbe dato la vita per lui.
Per il suo dolce sogno mai realizzato.
Per il suo impossibile.

Come lui l'aveva attesa per cinque anni, mangiandosi l'anima vedendola con Tony, lei lo sognò per cinque anni, annullandosi dietro la schiena di Tony.

Non saprei descrivere un bacio, ma posso descrivere il loro comportamento durante quella promessa.
Perché sì, era una promessa.

Le mani di Gatsby stavano vagando tra i capelli di Dorothy, le aveva tolto quella fascia decorata tirandola giù gentilmente, alcune ciocche le si ribellarono e il viso di mia cugina venne avvolto dalla sua chioma dorata.
Potei vedere il sorriso di Gatsby mentre la baciava, mentre la spingeva ad avvicinarsi. E notai, capendo di essere diventato un guardone, che lei lo ascoltò, quel richiamo che aveva ignorato per cinque lunghi anni.

Il richiamo dell'amore.

Quando il peso di essere rimasto lì ad osservarli mi si piazzò addosso, duro e assordante, capii che era il momento di chiudere le porte.

Li lasciai soli in quella camera da letto.








Non so cosa sia accaduto tra quelle mura mentre io mi dileguavo nella biblioteca di Gatsby, seguito dai suoi maggiordomi, ma so che nessuno udii un singolo rumore provenire dalla camera dove Gatsby e mia cugina erano rimasti.

Più tardi però, Gatsby, quando Dorothy fù a casa, mi raccontò di quanto le fosse mancata quella leggerezza che solo lei era capace di trasmettergli.
Mi fece intendere che effettivamente qualcosa era successo e io posso solo immaginare quanto affetto si siano dimostrati dopo cinque anni.

Ma dal sorriso compiaciuto e sereno di Gatsby, pare che in quella precisa giornata, fosse sbocciato l'amore.

Just One Shot|COMPLETADove le storie prendono vita. Scoprilo ora