🔴Dylan O'Brien🔴

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<<Perché non me lo hai detto? È fantastico! Piccolo, stai benissimo!>>
<<Davvero? A me sembra così strano...>>
<<È normale, anche a me sembrava strano avere i capelli rossi, e bianchi, e neri, ma ti abituerai. Eh si, stai davvero benissimo. Per carità, a me piaceresti anche senza capelli, ma il teppistello non mi dispiace.>>
<<Teppistello? Sembro un teppistello?>>
<<Mh...un pò.>>
<<Ehi, io sono un teppistello.>>
<<Mh mh...si...senti dovrei essere a casa per domani sera. Vedi di restare teppistello. Mh?>>
Non risponde, sta sicuramente cercando di capire dove voglio arrivare.
<<Se**o, Dylan. Se**o.>>
<<Ah! Si, certo ovvio, avevo capito. Che credi?! Si. Un sacco di se**o.>>
<<Un sacco.>>

La differenza di età non è mai stata un problema per noi, nonostante lui sia ancora su i trenta e io ne abbia 8 più di lui, riusciamo sempre ad andare d'accordo, abbiamo gli stessi gusti e siamo proprio una gran bella coppia.
È un ragazzino dolce e tenero di solito, ma con questo look sembra uno di quei tamarri di strada e per una volta non mi dispiace averne uno intorno.
O meglio, dentro al letto.

/////////////////

<<Ecco qua! Il teppistello O'Brien! Pronto per te, se mi capisci. Oh, yeah!>>
Cerco di non ridere, imita alla perfezione quei ragazzetti di oggi che si vedono in giro.
<<Oh, yeah. Stasera ci sballiamo...amh...pupa!>>
E alla fine non riesco a non ridere, è troppo buffo.
<<Facciamo se**o, yeah! Ti porto sulle giostre baby! Facciamo faville, se mi capisci.>>
<<Sei un idiota.>>
Ho davvero le lacrime e lui non smette, ha il tono di voce basso e gesticola come un rapper ubriaco.
<<Giochiamo, pupa gnocca! Oh, yeah!>>
<<Non credo proprio.>>
<<Ah no? E io me la prendo.>>
Con un veloce gesto mi afferra le cosce e mi ritrovo, senza smettere di ridere, sulla cassettiera difronte al letto.
<<Trap Dylan è qui, non so se mi capisci ma adesso io ti spoglio.
Oh yeah, facciamo se**o qui, ora vedrai quanto ti voglio. Aspetta solo e vedrai, con Trap Dylan tu lo sai, il divertimento non finsice mai!>>

Rimane immobile a prendersi in giro da solo quando scoppio a ridere, è troppo stupido da vedere persino per lui.

<<Lo adoro! Lo adoro!>>
Finisco per battere le mani come una foca e a ridere senza riuscire a smettere.
Ho le lacrime e mi fa male lo stomaco, sto urlando e non riesco più a vederlo.
<<Trap Dylan è qui, oh yeah!>>
In un sussurro lo sento vicinissimo a me, proprio come la sua mano che mi sfiora la coscia sotto la gonna.
Mi calmo non appena sento le sue labbra sul mio collo.

Mi sposta i capelli sciolti sull'altra spalla e mi sfiora la pelle delicatamente, qualche bacio e qualche morso.
<<Mi sei mancata da morire.>>
Vorrei rispondere ma quei movimenti sospetti sotto le mutandine me lo impediscono. Allora allungo anche io una mano e supero i suoi pantaloni della tuta per trovare qualcosa che, diavolo, aspettavo da un mese.
Lo sento soffocare dei gemiti, lo stesso non faccio io.
Al contrario mi libero quando tocca il punto giusto, che conosce fin troppo bene.
La sua bocca aperta è sul mio orecchio e sento a malapena il suo respiro tra quelle parole che sussurra.
<<Voglio spogliarti...>>
Mi bacia lentamente seguendo il movimento che fa con le mani mentre, sotto le mie dita, la sua lunghezza cresce.
<<...portarti su quel letto...>>
Lo sento riscaldarsi, indurire sotto il mio tocco. Proprio come la mia intimità si bagna sotto il suo.
<<...e poi fare l'amore tutta la notte.>>

Scendo dal mobiluccio e mentre le sue mani mi accarezzano il corpo, mi volto per far combaciare il mio didietro con il suo bacino. Lo vedo dallo specchio davanti a noi, la testa bassa intenta ad osservare il mio corpo che si muove contro il suo.
Palpa i miei fianchi, il fondoschiena, per poi sfiorarmi le cosce e in una mossa furba,  abbracciandomi, si dirige verso la mia intimità.
Ha sollevato piano ma velocemente la gonna che tocca terra e adesso è di nuovo a contatto con il mio punto debole.

<<È così che vuoi farlo? Guardandoci allo specchio?>>
Non mi accorgo quasi mai di come sia capace di cambiare tono di voce in pochi secondi, sospira, e ed è profonda come poche volte.

Sembro io quella piccola e indifesa in questo momento.

E lui il grande e grosso predatore.

<<Vuoi guardarti mentre vieni?>>
<<Voglio guardare te mentre vieni, piccolo.>>
Ridacchia e poi si trasforma completamente in un'altra persona.

In un batter d'occhio la mia gonna è sul pavimento, le mie mutandine strappate e lui senza vestiti se non con la maglietta rossa.
Si fa strada dentro la mia intimità senza chiedere permesso o perdere altro tempo, nessuno dei due ha bisogno di altro.
Una volta uniti, mi ritrovo a guardare lo specchio, costretta dalla sua mano che mi tiene fermi i capelli.
Gli occhi puntati su di me, mi sorride, è compiaciuto dal fatto che mi eccita di più vederci mentre lo facciamo che qualunque altra cosa.

Poco dopo diventa più dolce, va piano e mi bacia la guancia sinistra, mi stringe, mi abbraccia.
<<Ti amo, da morire.>>
Non riesco a rispondere, ma capisce e sa che provo esattamente la stessa sensazione.

Lo spingo contro le mie labbra tirandogli leggermente i capelli ma il tutto finisce in un altro modo.
Vengo trascinata su di lui e lo sento entrare di nuovo, puro piacere che non riesco a controllare dentro la gola.
Ci sposta sul letto, le mie gambe attorno alla sua vita e le mani che giocano con quei pochi capelli biondi che gli hanno lasciato.
Non ha più i tatuaggi, essendo fuori dal set, ma dannazione, è comunque la persona più sexy che io abbia mai visto.
Si muove su di me, il viso nascosto contro la mia spalla, le mani sotto i miei glutei.

Sospira, ansima, parla sporco.

E vorrei non finisse mai.

Purtroppo veniamo qualche minuto dopo e finisce.

Ma è solo il primo round.

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