💚🔴Stuart-Gli Stagisti🔴💚

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🔴-Scene hot esplicite.
⚪-Drammatico.
⬛-Contiene scene violente non adatte a persone sensibili.
🔶-Capitolo adatto a tutti ma con riferimenti al ses*o.
🔵-Normale.
💚-Divertente.
💗-Dolce/romantico.

fandidylanobrien
Spero ti piaccia!♥







































<<Staccati da quel cellulare...per una volta.>>
L'uomo biondo davanti a me spinge il ragazzo di fianco a guardami, quando i nostri occhi si incontrano, o per meglio dire lui vede il mio davanzale, spalanca la bocca come se non ne avesse mai viste.

È un bottino facile.
Ed è carino.

<<Vieni con me, tesoro.>>
Afferro furtivamente la sua mano e lo trascino in una delle sale private del club, lui sta zitto tutto il tempo.

<<Come ti chiami, tesoro?>>
Gli chiedo quando lo porto sul divano.
Non mi toglie gli occhi di dosso.

Eppure mi sembra di conoscerlo.

<<S...tuart...e tu?>>
Stuart.
<<Jane.>>
<<Jane...>>
Sembra impacciato, a disagio, così mi alzo per chiudere la porta a chiave e poi torno da lui.
<<È la tua prima volta qui, Stuart?>>
Gli accarezzo i capelli, piegata su di lui ma senza far toccare i nostri corpi.

Non ancora.

<<S-s-si.>>
<<Oh, allora lascia che ti guidi io. Si tratta solo di un gioco, niente di più. Ti va?>>
<<Amh...certo.>>
Mi sorride.

Mi sembra troppo familiare.

<<Che cosa ti piacerebbe che facessi, Stu? Posso chiamarti Stu, vero?>>
<<Amh...non mi piace molto...in realtà.>>
Le parole gli muoiono in bocca, sto muovendo il mio corpo proprio sulle sue gambe.
<<Oh, perdonami, tesoro. Stuart, va bene, si. Va bene.>>
Mi siedo su di lui, le mie gambe sono ai lati delle sue.
<<Stuart...>>
Sussurro il suo nome leccandogli il collo, la musica del locale si sente appena, un perfetto sottofondo.
<<Oh...>>
<<...Stuart.>>
Gli stringo le spalle, sfioro la sua camicia, poi le guance.

<<Questi possiamo toglierli, si?>>
Mentre lui annuisce io gli sorrido e tolgo gli occhiali, ecco, adesso mi ricordo.

Andavamo a scuola insieme.
Glielo dirò più tardi.

<<Mi piacciono i tuoi occhi, Stuart.>>
<<A-a-anche i tuoi sono molto...belli.>>
<<Sei un po nervoso, vero?>>
Lo adoro.
Lui annuisce e cerca di non guardarmi il reggiseno.
<<Puoi guardare, se vuoi. Sono qui per questo, tesoro.>>
Riprendo a baciargli il collo, lui prende coraggio e mi sfiora i fianchi, ma si ferma subito.

<<Continua.>>
Gli consiglio mentre spingo le sue mani sul mio didietro.
Non se lo fa ripetere due volte e mi palpa spingendomi ad avvicinarmi al suo bacino.
<<Sono tutta tua, Stuart. Puoi chiedermi tutto...>>
Gli lascio un bacio sulla guancia e intanto con la mano mi dirigo verso la cintura dei suoi pantaloni.
<<...ciò...>>
<<Oh...>>
Un bacio quasi sulle labbra e la mia mano è dentro i pantaloni.
<<...cavolo.>>
<<...che...>>
Mi fermo a guardarlo con un sorriso, è completamente ammaliato, e lì le mie dita incontrano il suo amico già a metà strada verso l'er*zione.
<<...ti va. Capito?>>
Lui annuisce e mi bacia, dapprima timido, ma quando comincio a stuzzicarlo muovendo su e giù la mano l'audacia esce fuori.

Sento la sua lingua cercare la mia, ha un grande potenziale il ragazzo.

Continuiamo a baciarci senza prendere fiato, perdendolo anzi.
Le sue mani attraversano il bordo della mia minigonna e trovano l'orlo delle mutandine, ci gioca, mentre mi stringe e avvicina a sé.
E quando lo sento pronto, totalmente rigido sotto le mie dita, mi tiro su e comincio a danzare per lui.
Perché noi non facciamo ses*o con i clienti, li intratteniamo e basta.



Quando lo accompagno dai suoi amici mi prendo un attimo per salutarlo prima di lasciarlo.
<<Sei stato davvero carino, Stuart.>>
<<Ah...si...grazie?>>
Lo abbraccio, sinceramente felice di aver avuto lui come cliente questa sera.

Di solito devo intrattenere dei rozzi vecchi, arroganti e maleducati.
Lui è stato dolcissimo e tenero.

<<Non ti ricordi di me, vero?>>
<<Dovrei?>>
Mi chiede confuso.
<<2^D, non ricordi? Jane, la secchiona.>>
<<Jane la secchiona? Sei tu?>>
<<Si...>>
Adesso mi sorride e abbraccia, sembra felice,  entusiasta, poi però si allontana, imbarazzato.
<<Insomma, insomma, tu eri la migliore della classe. Come, come sei->>
<<-Finita a fare la lap dance?>>
Non risponde ma annuisce, di nuovo timido.
<<È il mio secondo lavoro, di giorno lavoro in un ufficio ma non mi pagano poi così tanto. Mi arrangio.>>
<<Oh, beh, sono comunque felice di averti incontrato. Non mi sarei mai aspettato fosse in questo modo ma...aspetta tu mi hai riconosciuto solo adesso?>>
<<No, ma non volevo metterti ulteriormente a disagio.>>
Ridiamo entrambi, per un momento ho dimenticato di essere a lavoro.
<<Devo andare adesso, è stato carino rivederti.>>

Faccio per andarmene ma lui mi chiama.

<<Si?>>
<<Io sono proprio qui, alla Google...sono sempre qui, se vuoi...magari...mangiare una pizza insieme. Niente di ché, davvero, una serata tranquilla. Una pizza.>>
Gli sorrido sinceramente e corro a lasciargli un bacio sulla guancia prima di tornare a lavoro.
<<Sarebbe un piacere, Stuart.>>

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