'Caro diario,
ci siamo, domani la tanto attesa rapina avrà inizio e da domani comincerà anche il mio countdown.
La vita dell'uomo che ho sposato neanche sei mesi fa è appesa ad un filo sottile quasi quanto il suo sarcasmo.
Ormai da quasi un anno non faccio altro che scriverti quanto sia preoccupata e triste.
Non so come farò quando lui non sarà più con me, non so davvero come farò a ricordare cosa sia la felicità.
Spero, caro diario, di riuscire a godermi le ultime settimane che mi restano con lui, senza pensare all'inevitabile.
Tua, Mila.'
Chiudo il mio prezioso diario e dopo averlo posato in valigia, scendo in salotto per la nostra cena.
Ha velatamente minacciato di morte tutti quelli che avrebbero osato disturbarci, quindi sono sicura che saremo solo io e lui.
Almeno stasera.
<<Mio dolce fringuello, sei in ritardo.>>
Non sono neanche entrata in salotto ma sa già che sono qui, sarà il profumo che ho messo?
<<Perdonami, stavo scrivendo.>>
<<Speravo di essere più importante di almeno un diario.>>
Si alza e mi aiuta delicatamente mentre mi siedo.
<<Tu sei la cosa più importante, tesoro.>>
Poso la mia mano sulla sua e ricevo in risposta un bacio sulla guancia per poi dare il via a questa meravigliosa cena.
Passano le ore e per tutto il tempo non posso fare a meno di pensare a quanto sia sexy vestito cosi e il suo modo di parlare non mi aiuta a calmarmi.
Ho sempre avuto un debole per gli uomini maturi, eleganti e di cultura.
Lui non è il primo, ma è il migliore.
È capace di essere severo e delicato allo stesso tempo ed è tremendamente eccitante in ogni cosa che fa.
Una ragazza giovane come me dovrebbe cercare dei partner simili a lei, tutto il contrario di ciò che ho fatto io.
Siamo l'uno il contrario dell'altra. Tra i due, sembra assurdo ma vero, sono io quella dall'istinto animalesco. E a lui piace da morire.
<<Tesoro...>> La mia mano torna sulla sua e i suoi occhi si staccano dalla bistecca che ha nel piatto e si piantano sui miei.
<<...voglio andare di sopra.>>
Per qualche secondo rimane a bocca aperta ma poi il debole uomo pervertito dentro di lui prende il controllo.
Afferra la mia mano mentre spegne le poche candele sul tavolo e mi trascina in camera, noncurante del cibo rimasto li.
Apre la porta e la richiude alle mie spalle. Sono letteralmente attaccata alla porta e ringrazio il cielo che abbia capito le mie intenzioni.
<<Sarai la mia bambina, stasera?>>
Il suo respiro sul mio orecchio mi spinge a dire di si, ma la voglia di dominarlo è più forte.
Con una mano sul suo collo e l'altra fra i suoi capelli, lo spingo a sdraiarsi sul letto e senza mai mollare la presa comincio a muovermi piano su di lui.
I suoi occhi sono aperti, mi guarda sorpreso ed eccitato mentre tra i suoi costosissimi pantaloni italiani, la sua er*zione si fa largo velocemente e spinge contro i miei slip.
<<Non questa sera, Andrés.>>
Ghigna per poi afferrare i miei fianchi e posizionarsi sopra di me, tenendo le mie braccia bloccate sopra la mia testa con una mano.
<<Pensi di potermi dominare?>>
La sua mano libera si insinua sotto la mia gonna e sfiora la mia intimità da sopra il sottile tessuto nero.
<<Pensi che sia cosi facile?>>
Lascio che si prenda gioco di me quando dal mio collo le sue labbra passano alle mie cosce, lasciando intendere cosa ne verrà.
Dai bordi tira giù la gonna e la lancia via per poi tornare su sfiorando ogni centimetro della mia pelle, infine si concentra sull'unico punto a cui voleva arrivare già prima di salire le scale.
Mi osserva e ascolta ogni mio gemito, sussurro, ogni volta che dalle mie labbra esce il suo nome lo sento sorridere sulla mia pelle.
La bacia delicatamente e gioca come preferisce con ogni singola parte della mia intimità e quando premo la sua testa contro il mio corpo per avvisarlo che sto per venire, lui si alza e torna a baciarmi.
Qualche secondo dopo mi aiuta a tirarmi su e mi accompagna al centro della stanza.
Mi osserva, tasta il mio corpo, coperto solo da una maglietta e dal reggis*no. Scende giù e accarezza le mie gambe, toccando anche i tacchi che per tutta la serata rimarranno ai miei piedi.
<<Non pensare neanche per un secondo, dolcezza...>>
È dietro di me quando comincia a togliersi la camicia e la giacca.
<<..che io possa essere dominato o che..>>
Io invece, rimasta immobile con le spalle voltate, non riesco a vederlo.
L'unica cosa che mi permette di sapere è che eccitato, spingendo il suo bacino contro il mio sedere mentre in pochi secondi mi libera della maglietta e del reggis*no.
<<..una ragazzina...>>
Prende infine le mie mani e senza farmi voltare, le posa sul cavallo dei suoi pantaloni. <<..possa sottomettermi.>>
Decido di prendere in mano la situazione e mi giro, i suoi occhi brillano di passione e le sue labbra mostrano un ghigno malefico.
Facendo io la prima mossa stavolta, mi abbasso e con me tiro giù anche gli ultimi strati che ha addosso.
Le mie intenzioni sono chiare ma vengo fermata da Andrés stesso, che mi incoraggia ad alzarmi e insieme a me si stende sul letto.
Capisco allora a cosa allude e nel giro di pochi secondi diamo il via al 69 più eccitante della storia.
Da una parte io tento di farlo eccitare maggiormente giocando con il suo membro e gustandolo come meglio posso, dall'altra Andrés si nutre di nuovo di me e questa volta mi lascia venire sulle sue labbra.
La stanza, per fortuna chiusa a chiave, si riempie dei nostri gemiti e sono sicura che se non fossi con lui, il mio corpo non ne godrebbe cosi tanto.
Qualche minuto dopo finalmente decidiamo di terminare con i preliminari e lui cerca di sottomettermi un'altra volta.
Lotterò sempre contro il suo desiderio di dominare.
Senza lasciargli tempo per reagire, lo stendo sul letto e comincio a muovermi con la sua er*zione dentro di me.
Da li a pochi minuti i miei movimenti diventano sempre più selvaggi e lui si lascia guidare in una strepitosa sinfonia di grida, sospiri e gemiti.
Decide di cambiare spesso posizione e la prima volta si alza in piedi per poggiarmi sulla scrivania e baciarmi dolcemente mentre si muove a suo piacimento dentro di me. La seconda volta mi aiuta a scendere e mi piega su di essa per penetr**mi da dietro, sa che è la mia posizione preferita ed è anche la posizione che manteniamo più a lungo.
Sento ogni centimetro di lui entrare e uscire dal mio corpo e poco dopo aver acquistato un'altra posizione, veniamo l'una seguita dall'altro.
Poggiata al muro stretta tra le sue braccia, mi lascio andare ad uno degli orgas*i più intensi della mia vita mentre lui si concentra a succhiare avidamente il mio s*no.
Ancora dentro di me si accomoda sul letto e insieme ci addormentiamo dopo esserci coccolati per qualche minuto.
Le sue gambe sono avvinghiate alle mie e per tutta la notte, sento la sua presenza in me e capisco che lui, non uscirà mai né dal mio cuore né dalla mia mente.
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Just One Shot|COMPLETA
Fanfiction"Non soffocare la tua ispirazione o la tua immaginazione, non diventare lo schiavo del tuo modello." Raccolta di one shot su personaggi inventati e vip.🌟 🌷Copertina a gentile cura di @MD_Monaghan.🌷 -La Casa Di Carta💶💥 -One Piece🏴☠️⛵ -American...
