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*Vicolo Cieco*

Avevo provato a chiamare Emma tutta sera ma non mi aveva risposto, quel messaggio del pomeriggio mi aveva spiazzato perché pensavo che mi mandasse a fanculo. Volevo parlare un po' con lei magari in faccia, sono a Roma è l'unici giorni sono oggi e domani.
Il campanello suona interrompendo i miei pensieri. Mi alzo dalla sedia girevole della mia penisola per raggiungere il portoncino. Guardo dallo spioncino ed è mia sorella. Strano a quest'ora! Apro.
“ fratellino”
“ ciao Sa!”
“ non ti sei fatto sentire in questi giorni che sei tornato”
“ sono arrivato oggi mattina. Dovevo passare a casa ma sono stato impegnato con un affare”
“ di che tipo?” non rispondo per evitare la conversazione. Allo stesso tempo conoscevo mia sorella è non avrei di certo scampata evitandola.
“ Simone”
“ mhm”
“ che affare avevi da fare che non sei passato a trovarci?”
“ siediti” fa come le dico è si accomoda sul divano, faccio lo stesso anche io. Mi strofinò le mani. “ ricordi la ragazza dell'intervista?”
“ si, quella che ha creato un casino colossale?”
“ si. La cosa sì e risolta alla fine. Non era stata lei, ma le sue compagne di lavoro che erano invidiose. Tra noi c'è stata una chimica strana fin dal primo incontro. Lo reputata una ragazzina alle prime armi, nel mentre lei mi rispondeva e mi teneva testa.”
“ tu hai conosciuto di più questa ragazza è non mi hai detto niente? ”
“ non c'è niente tra di noi. A me piace ma lei si tiene distante”
“ mi sembra strano che tu non le piaci!” esclama guardandomi.
“ non credo sia questo il fatto! Helen...”
“lavora dall'ex amica di nostro padre? Scherzi Simo?” scuoto la testa.
“ le ha chiesto di lavorare sulla squadra nostra di basket con un particolare  che non doveva avere alcun rapporto con nessuno.” “ perché le ha chiesto questo? Sa che non si può comandare il cuore”
“ ho parlato io con Helen non farà niente nei confronti di Emma però vuole vedere come si comporta. Sai che quando succedono queste cose, si può notare come assimila il tutto. ”
“ quanti anni ha?”
“ ventiquattro”
“ così piccola di età che ti tiene realmente così " mi dice ridendo. Prendo il telefono per mostrarle la foto che ha su whatsapp. “Occhi Azzurri! L'hai davvero rinominata così? Simone ma sei sotto un treno sul serio?”
“ è così nominata dal primo giorno!” sbarra gli occhi scioccata da quello che avevo appena affermato.
“ tu sei fuori di capoccia allora! Ma ancora di più sono sotto schiock che tu non abbia detto nulla”
“allinizio non volevo accettare che mi piacesse ” le dico “ è successo quel casino è ho sentito dentro di me come se mi avesse tradito - è lo so che non avrei dovuto non è la mia ragazza e nemmeno una mia amica - ma è ciò che ha fatto scattare dentro di me. Ho capito da lì che lei mi piaceva e anche il modo in cui mi teneva testa quando le davo contro. Ho provato ad avvicinarmi a parole si tira indietro. Così mi ho iniziato una serie di gesti con le rose. Ma mi sento comunque in vicolo cieco perché inizio a pensare...”
“ frena frena. Tu stai davvero provando ad avere qualcosa con lei?” annuisco “ fratello sei proprio andato una  bella cotta. Sono contenta lo sai”
“ si ma..”
“ ma niente! Lo hai detto anche tu che è bloccata per via di quel fatto. Tenta perché secondo me può essere che cedi!” sorrido. “ posso sapere come si chiama «occhi azzurri»? ”
“ Emma,si chiama Emma. Ha persino l'accento inglese che mi fa impazzire !” Sarà si butta su di me e mi abbraccia. Era la mia confidente migliore.

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