Sara è venuta a prenderci ieri a casa di Emma. Era contenta di vederci insieme, ed io ero felice di poter stare un po' con lei. Ho sempre quella sensazione di paura che non ci voglia invece stare lei con me. È sbagliato sicuramente.
Ho passato tutta la vita da solo con la mia solitudine. Invece, adesso con Emma vicino mi fa tutto strano. Ma non per lei, perché non sono abituato ad avere qualcuno che si preoccupa per me.
“ buongiorno dormiglione” la vedo sbucciare dalla porta con la sua solita tuta da casa e un mio maglione.
“ buongiorno amore”
“ c'è la colazione pronta giù”
“ hai già mangiato te?” scuote la testa avvicinandosi al letto per poi buttarsi a peso morto e appena sta vicinissimo al mio viso mi stampa un bacio.
“ ti aspettavo. Ha chiamato tua madre perché ieri non le hai fatto sapere niente della visita. Sara sta da un'amica questa mattina per l'esame e non si sono proprio viste. ”
“ per questo sei sveglia prima di me?”
“ anche. Ma non riuscivo più a dormire quando ho aperto gli occhi. La febbre è salita di nuovo e ora è scesa. ”
“ potevi svegliarmi" le dico baciandola.
“ no tranquillo. Avevi bisogno di riposare. Stanotte ti sei mosso tante volte. ”
“ scusa. Non c'è una posizione adatta per dormire con questa fascia.”
“ non devi giustificarti. ” mi accarezza una guancia. “ andiamo a fare colazione ho fame e devi prendere l'antibiotico tra mezz'ora”
“ sei proprio un ricorda cosa te” ride. Le prendo il viso baciandola, si sposta con il corpo verso il letto, è mi sistemo meglio per abbracciarla con il braccio buono.
Ci stacchiamo a corto di fiato. Mi sorride. Morirei per quel dannato sorriso. Ogni volta che lo fa sento le farfalle che si muovono nel mio stomaco. Ci alziamo dal letto per andare a colazione, aveva preparato tutto sul tavolo con curata attenzione.
“ hai fatto tutto questo per me?” le chiedo tenendola per un fianco.
“ si, mi andava di farlo "
“ grazie. Nessuno lo aveva mai fatto. Se non mi madre da piccolo"
“ beh io sono io” mi dice baciandomi. Ci sediamo per mangiare tutte quelle cose buonissime.
“ ti ha chiesto qualcosa Helen per lavorare magari da casa?” domandò mordendo un panckeis.
“ no. Mi ha semplicemente detto di riprendermi anche perché con la febbre non avrei combinato nulla davanti al PC dopo un po'. ”
“ quante ferie ti stai prendendo?”
“ solo cinque giorni. Tanto credo mi stia passando, ho mandato in messaggio alla dottoressa che mi ha risposto di andare questo pomeriggio per vedere se è influenza."
“ non posso accompagnarti perché..” mi sorride accarezzandomi una guancia dolcemente.
“ non puoi guidare lo so. Non ti preoccupare. Ho chiesto a Julia così non vado da sola. ”
“a proposito di Julia come è che voi siete amiche? Non era amica di quelle altre due?”
“ storia lunga amo. Se non fosse per lei forse non saremo qui. ”
“ ricordo che ti ha aiutato a fare scoprire che non eri tu a fare l'articolo. "
“ mi è sempre stata vicino con un sacco di consigli. È un amica fantastica che non potrei mai abbandonare”
“ si vede che le vuoi bene” beve il suo latte e poi si avvicina a me per baciarmi.
“ sei bellissimo lo sai?”
“ anche tu amore. Lo sei proprio tanto. ”
“ Ti amo ”
“ anche io piccolina” era una prima giornata iniziata con il piede giusto. Volevo solamente passarle sempre così, senza alcun problema, senza dover litigare e tenerla lontana. Stavo sbagliando tutto con lei.
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Sento che ci sei all'improvviso ❤️🏀🗞️
FanfictionEmma, giornalista alle prime esperienze deve intervistare il giocatore di basket più famoso a Roma: Simone baldasseroni. Raccogliere più informazioni possibili, ma è in esperta non sa come muoversi. Simone non sarà disponibile fin dal primo momento...