36.

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La serata sta andando alla grande, ci siamo mangiati la pizza in tranquillità e ogni tanto scherziamo insieme. Non avrei pensato minimamente di potermi trovare in questa situazione. È super dolce con me. Mi tiene spesso vicino, una carezza, uno sguardo mi fa tremare l'anima.
“ tutto bene?” mi chiede mentre mi passa il bicchiere con il vino.
“ si. Ero sovrappensiero!”
“ cosa pensavi esattamente!”
“ che non pensavo di sentirmi bene così con te. Non era così facile all'inizio!”
“sai che a volte con chi teniamo lontano iniziano le migliori cose. Mia sorella me l'ho dice sempre!”
“ tua sorella tiene ragione. Anzi, ti devo delle scuse - mi guarda serio - il giorno che ti ho chiamato ovvero ieri, tua sorella mi ha risposto al telefono.”
“ si? Che succede? Avete litigato? Non mi ha detto niente. ”
“ no. Nessun litigio. Solo che... - mi vergogno a dirlo perché non siamo esattamente nessuno ancora, se non due che di frequentano da ieri. - ...ho creduto fosse una ragazza che non conoscevo. Mi è salita un po' di gelosia. Avevo le tue rose in mano, lei che mi parlava e la testa mi diceva che mi prendevi in giro. ”
“ ma cucciola! - si avvicina per lasciarmi un bacio - prima di tutto qua dentro non entra chiunque. È non sono così cretino da tenere due piedi in una scarpa, specialmente se faccio dei gesti per una. Non sono capace di fare queste cose! Anche io sono stato ragazzo è chiunque maschio di quella età non pensa esattamente ad avere una Ragazza seria. Ma ho 29 anni Emma! Voglio qualcosa di serio. Anche perché credo che fino ad ora sono rimasto solo sia scelta ma perché non riuscivo a trovare qualcuno di importante. ” è riuscito a rassicurarmi. “ sono lusingato in ogni caso che tu sia stata gelosa di me. Vuol dire che quello che provo è ricambiato. ”
“ beh! Direi che era pure ovvio. Altrimenti non sarei qui”
“ Madonna quanto sei bella!” esclama baciandomi. Cado con la schiena sul divano e la testa sul cuscino, tiene le mani sui miei fianchi che accarezzano dolcemente la mia pelle coperta dalla canottiera, aveva infilato le mani sotto il maglione. Il cuore usciva fuori dal petto. Fuori controllo.
Mi morde il labbro inferiore continuando poi a baciarmi. Scompiglio i suoi capelli, lo tengo sempre più attaccato a me. Le gambe si intrecciano con le sue. Siamo un stretti, ma stiamo molto bene.
“ come farò a fare finta che nulla sia successo domani?”
“ devi Simo. Non possiamo permetterci nulla. Non voglio chiacchiericcio, inoltre nemmeno noi sappiamo definire cosa c'è tra me e te. ”
“ io, invece, lo so benissimo cosa c'è. So quello che provo”
“ ok. Se la metti su questo piano anche io. ”
“allora non devi avere paura di niente. Della gente che metterà bocca a me non interessa” respiro “ qualunque cosa possa uscire: sono pronto a difenderti e difendere ciò che può nascere”
“ grazie. Ma non credo di sentirmi pronta per leggere che mi sono messa con te per farmi perdonare la cazzata che era uscita o per mettermi in mostra. Sai benissimo che sarebbero capace di farlo. Ci lavoro in questo campo”
“tu sei un'altra cosa. Non puoi paragonarti al giornalismo macrabo!”
“ e sentiamo perché no? ” mi accarezza il viso prendendolo per stamparmi un leggero bacio.
“ perché non fai parte di quella cerchia. Non hai nemmeno un capello di chi scrive stronzate. Sei stata l'unica che mi ha intervistato senza dover inventare sopra cose.”
“ bello sai?”
“ cosa?” domanda curioso. Siamo sempre nella stessa posizione, nessuno ha intenzione di staccarsi, uno sopra l'altro.
“ che tu pensi questo di me. È bello che ti sei ricreduto. Che ora credi nel mio lavoro. ”
“ non ti è mai capitato di vedere nel modo sbagliato una persona è capire di aver esagerato?” mi chiede spostandomi i capelli.
“ mi è capitato ma in senso negativo. Non mi è mai successo in positivo, ho sempre cambiato nel modo di vedere una persona perché avevo sbagliato nel guardarla con occhi solamente positivi. Invece: sì è rivelata una pessima persona”
“ con te a me è successo in positivo. Pensavo tu fossi solamente una ragazzina alle prime armi, mi ha stupito alle prime domande eri a tuo agio e mi guardavi con gli occhi lucidi innamorata di quel lavoro. Ero stupito te lo posso assicurare. La fame che hai in questo mondo a ventiquattro anni puoi solo immaginarlo. Io lo vedo che ciò che hai desiderato lo tieni stretto. ”
“ è proprio per questo che voglio stare attenta in tutte le occasioni che ci vedranno protagonisti”
“ non ci possiamo nascondere per sempre”
“ non ho detto nemmeno questo. Solo che ora non me la sento. Dovrei persino parlare con Helen non è facile” mi sorride.
“ Helen è l'ultimo dei nostri problemi”
“ lo pensi tu questo. Perché sono sicura invece che è uno dei primi manco l'ultimo. ” ride poi mi bacia.
“ allora dovrò fare finta che non esisti?”
“ potresti comportarti come hai sempre fatto; ovvero si scontroso”
“quanto te piace quando faccio il cazzone!”
“ un po' sì dai!” mi piaceva troppo che sapeva dove stuzzicare il mio sistema nevoso. “ magari domani mi faccio un altra chiacchierata con Juri ” la sua espressione cambia. I suoi occhi si incollano ai miei pieni di gelosia. Avevo centrato a pieno il punto. Era geloso di me.
“ poi vedi che sarò costretto a baciarti davanti a tutti!”
“ allora starò molto attenta a ciò che faccio!”
“ brava” alzo un po' il collo per avvicinarmi al suo viso. Lo tiro verso di me è attacco le nostre labbra.
Che bella serata questa!❤️

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