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Ho raggiunto Simone a casa sua dopo che mi sono fatta una bella vasca, una chiacchierata con mammi e devo dire che sono sempre più convinta ad oggi che le cose stiano andando come volevo. Credo che se nei prossimi giorni riuscissimo a trovare delle ore di sera lo posso invitare a casa così non mi stressano più n'è uno e ne altro per conoscerlo. È un passo importante a cui non sono ancora pronta però devo esserlo. Mica posso continuare a nascondere questa storia che sta sempre più crescendo.

Sto sul suo divano di casa mentre lo vedo finire di sistemare la cucina.
“ che hai fatto in questi giorni?” mi chiede con un voce dolcissima.
“ ho lavorato, poi sono stata un po' con Julia e con i miei che ti salutano. ”
“ ricambia poi” sorrido.
“ posso restare qui stanotte? ” domandò imbarazzandomi un po'. Lo vedo spuntare con la testa verso il salone guardandomi.
“ mi sembrava già sottintesa la cosa da oggi all'agenzia”
“ si solo che non voglio invadere questo posto. Magari non ti va” mi raggiunge subito. Si inginocchia visto che sto sdraiata.
“ mi va di stare con te. Mi va di chiacchierare con te. Sei l'unica che è riuscita a calmarmi in questi giorni. ”
“ davvero?” questa affermazione mi aveva lasciato un po' senza parole. Simone non era solito a fare queste affermazioni, è vero che da quando ha cercato di conquistarmi ne ha dette tante di frasi, però ad oggi è molto fatto di gesti e di presenze.
“ si. Se non fosse per te, ieri sera, avrei scappocciato ancora. ”
“ ma non gli devi dare alcuna importanza amore”
“ mi vuole mettere contro tutti compreso il mister. ”
“ appunto per questo. Sai benissimo che poi rischi di uscire dal lavoro che hai. Non mi sembra proprio il caso. ”
“ neanche a me sembra la cosa giusta. Non riesco però a stare zitto quando ti toccano" gli accarezzo la guancia sinistra.
“ sono lusingata che tu mi difenda da questo ragazzo, ma non mi tocca ciò che dice e vorrei che ti facessi scivolare tutto anche tu. So bene che sto con te, so bene il lavoro che ho fatto e che sto facendo, so bene anche di non dover intoccate niente nei riguardi dei nostri incarichi. Non vorrei mai essere una cosa che ti farà espellere dal basket come non voglio il contrario. ”
“ mi dispiace essere arrivato quasi alle mani”
“ se tu non gli dai più corda è modo vedrai che non succederà più niente”
“La Emma che aveva paura di uscire allo scoperto dove è finita” rido, mi alzo appoggiandomi con i gomiti lo bacia a stampo. Strofinò i nostri nasi un pochettino.
“ ha dato spazio alla Emma che hai davanti ai tuoi occhi. Non voglio più che le paure possano rompere qualcosa tra di noi. Voglio assolutamente vivermi questa cosa bella che ci sta capitando.”
“quanto sei bella?” mi prende il viso con una mano è mi bacia appassionatamente facendomi indietreggiare di nuovo con il corpo sul divano.
“ se Riccardo ci prova con te tu me lo dirai subito?” gli sorrido.
“ non servirà questa cosa. Sono io la prima a non volere altre persone, le tue mani, i tuoi sguardi e tu mi bastano. ” mi abbraccia forte.
“ Ti amo” mi dice.
“ i love you” torniamo a baciarci di nuovo come prima, fino a farci mancare l'aria. Simone mi prende in braccio portandomi al piano di sopra, mi tiene stretta dai fianchi, riprendendo a baciare le mie labbra mordendole persino. Mi era mancato tantissimo. Lui e lo stare insieme.
Mi appoggia sul letto è iniziamo ad amarci di più facendo l'amore. Era mio ed io ero sua.

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