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Arrivo a casa dei miei genitori, apro il portone appoggiando la borsa sul tavolino accanto. Vedo mia madre con lo strofinaccio che sistema la credenza.
“sono a casa” dico.
“ amore ciao”
“ ciao mamma”
“ eccoti finalmente”
“ ciao papà. Anche io sto bene tu?’
“ vuoi fare la spiritosa? Perché eri da lui?”
“ perchè volevo stare con lui semplice”
“ questa storia a me non piace. Te lo già detto: ti ha preso in giro una volta lo farà di nuovo. Sei solo innamorata è non capisci”
“Cornad smettila”
“ Rosanna no! Non ci penso a smetterla! Lei non capisce che deve stare attenta. Simone la prenderà di nuovo per il culo. È dovremmo raccoglierla a cucchiaino. Questo vuoi?”
“ nessuno mi dovrà raccogliere da nessuna parte. Io sto bene. Mi sono ripresa. ”
“ adesso? È se ti lascia di nuovo? Come facciamo?” ero stanca di queste continue domande che mi faceva tutti giorni.
“ papà senti io ho capito che Simone non ti va più a genio. A me invece non mi va di fare la guerra con nessuno, né te né con lui, sono stata troppo male quando era lontano da me. ”
“ puoi trovare un altro che ti vuole bene”
“ non trovo nessuno come lui. Simone per me è speciale, tutti nella vita facciamo degli errori, lui ha sbagliato proprio qualunque persona. Nella vita ci hanno dato il dono del perdono. Io lo sto usando. ” dico. “ non voglio sentire nient'altro. ”
“ quando poi piangerai non ti voglio vedere qui”
“Cornad basta! Stai esagerando adesso. Tua figlia vuole solo un appoggio, non ti sta dicendo di accettare per forza ma di comprenderla. Adesso credo che con queste parole tu la stia ferendo”
“ il fidanzato ha fatto lo stesso con lei. ”
“ non credo sia giusto infliggerle altro dolore”
“non ti preoccupare mamma! Da stasera non torno più nemmeno qui" riprendo la borsa.
“Emma” mi chiama mamma.
“ lasciala andare. Lasciala farsi male. Tanto è quello che vuole no? ”
“ papà stai veramente fuori strada. Simone mi avrà pure lasciato e io sono stata male ma hai fatto errore enorme da non perdonarlo. Sappi che se fosse per lui io stare qui e non insieme a lui. ” affermò arrabbiata. Esco di casa, come se non ci volessi più mettere piede, ero grande e vaccinata potevo prendere le decisioni che volevo. Se non ero accettata mi sarei fatta da parte. Respiro entrando in macchina. Non scriverò a Simone di questa conversazione adesso. Gliene parlerò stasera quando staremo insieme. Non voglio rovinare i suoi allenamenti. Conoscendolo sarebbe capace di dirmi che devo tornare a chiedere scusa.

Una volta che sono davanti alla casa nuova scendo dalla macchina. Saluto la ditta che avevo chiamato per aiutarmi a sistemare a dovere questa casa.
“ Emma”
“ ciao Gianlu. Come va qui?”
“ tutto al meglio. Abbiamo sistemato ogni cosa che ti serviva”.
“ per quanto posso venire a viverci?”
“anche stasera. Mancano questi scatoloni - indica quelli che ci sono in salotto - quelli che ci stanno nella camera degli ospiti ma il grande è già fatto”
“ grazie senza di te non ci sarei riuscita” sorride.
“ non ti preoccupare. È il mio lavoro. Potrai scrivere un articolo sulla mia ditta” scoppio a ridere.
“ un po' di pubblicità ti serve?” chiedo.
“ un pochino” ride anche lui. “ sono felice di vederti sorridere. ”
“ ringrazio il mio fidanzato” rispondo. Ero felice ancora di più da quando che era di nuovo entrato nella mia vita.
“ è fortunato ad averti." Mi fa l'occhiolino è va via. Se ci fosse stato Simone lo avrebbe fatto a pezzi. Rido da sola. Mi guardo intorno è decido di mettermi a sistemare alcuni oggetti che avrebbero fatto parte della nuova casa. Questo era un nuovo inizio. Volevo ripartire da qui, da sola o con Simone per me sarebbe stato solo un meglio. ❤️

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