Saluto Alex dopo l'allenamento, torno subito a casa per farmi una doccia. Dovevi andare a prendere Emma. Ero in tempo. So che stasera non saremo stati insieme, doveva stare con i suoi, ma ci speravo un po' che cambiasse idea.
Una volta finito di lavarmi mi metto l'accappatoio è sento il telefono squillare. Mi precipito a prenderlo. Il nome che compare è quello di mia sorella.
“ ciao Saretta dimmi” rispondo mettendo il vivavoce.
“ sei vivo allora”
“ scusa, sono stato impegnato in questi giorni. È successo qualcosa?”
“ la mamma ha chiesto se sei libero per stare a cena con noi stasera? Magari ci fai conoscere anche la tua ragazza” sorrido.
“ stasera sono libero. Emma sta con i suoi. Non credo sia pronta per conoscervi. È ancora piena di paranoie. ”
“ non si fida di te ancora?”
“ non credo sia questo. Credo che abbia solo bisogno di tempo per capire che io sono serio in questa relazione. Ieri, ne abbiamo parlato, i suoi mi vogliono conoscere ma lei non vuole correre.”
“ se non si sente pronta è meglio non sforzarla. Però tu diglielo che ci piacerebbe conoscerla. A me piace un sacco. ”
“ lo avevo notato che ti piacesse” sento che ride.
“ mi devi raccontare un sacco di cose Simo!”
“ dipende se voglio dirtele”
“ che cosa? Simone guarda che ti picchio! Sono la sorella più grande”
“ e non ti devo dire tutto" la prendo in giro.
“ sei uno stronzo. ”
“ pure Emma me lo dice. ”
“ è ha ragione.” afferma seria. Ridacchiò finendo di vestirmi nel frattempo. “ non dicevi sul serio vero?” non avrei mai potuto tenerla lontana dalle mie cose, è sempre stata fondamentale per me.
“ stai tranquilla Sà. Ci vediamo stasera nella nostra camera per fare due chiacchere”
“ bravo amore. Allora ci vediamo dopo. Ciao fratellino”
“ ciao pazza” chiudo la chiamata scuotendo la testa. Apro whatsapp è leggo un po' di messaggi che non avevo letto essendo in allenamento. Era da un po' che Filippo non si faceva vivo, dall'ultima volta che ho sbagliato la partita ed io e Emma non eravamo ancora insieme. Gli mando un messaggio per chiedere come stava? Mi stavo preoccupando per lui.Esco di casa per raggiungere l'agenzia di Helen ed Emma esce poco dopo. Sorride non appena mi vede.
“ciao amore” mi dice baciandomi.
“ ciao amore” le dico facendola sorridere. “ tutto bene?” annuisce.
“ tu?”
“alla grande.” saliamo in macchina. “ ti devo accompagnare a casa?”
“ si. Non ti dispiace vero. Lo so che stamattina ti avevo detto che...” appoggio la mano sulla sua coscia.
“ ehi, no.. tranquilla. Troveremo il tempo per stare insieme. Sto anche io dai miei oggi, mi hanno invitato a stare a cena con loro. Avevano chiesto se potessi venire pure tu. ”
“ i tuoi sanno di me? Io pensavo che lo sapesse solo tua sorella!” mi chiede sconvolta un po'.
“ ho parlato di te anche a mia madre. Non sa diciamo proprio tutto, però sanno chi sei, ma so che non ti senti pronta per questo fatto. Non voglio metterti fretta. ”
“ non pensavo che...”
“Emma io sto cercando di fartelo capire in tutti modi che non sto giocando. Sei una cosa veramente seria. Non avrei parlato con mia sorella di te tanto meno con mia madre. ”
“ scusa. Non voglio sempre dubitare. Ma quelle ferite che mi sono state fate da altre persone non mi permettono di essere lucida. ”
“ lascia che quelle ferite diventino solo delle cicatrici da ricordare, magari con un sorriso per averle chiude. Altrimenti, non vivi realmente più. Queste paure ti portano solamente a distruggerti” appoggia la testa sul poggia testa della macchina guarda davanti a lei.
“ non so cosa io possa avere fatto per avere te nella mia vita. ”
“ hai fatto il giusto. Guardami..” si volta con gli occhi lucidi ”... Amati perché devi farlo tu prima che lo faccia io. ” mi abbraccia anche se siamo in una posizione scomoda era un bellissimo abbraccio.
“ io sono sicura di ciò che provo per te. Sono sicura che riuscirò a distruggere queste cose che mi impediscono di essere totalmente felice. ” le bacio una guancia e poi sulle labbra. “ ti amo” le dico.
“ anche io” confessa sorridendomi. Quel “ i love you” detto questa mattina per me aveva significato come questo “anche io” sentivo che ero finalmente ricambiato. Ci rimettiamo seduti è metto in moto per portarla a casa sua, durante il viaggio lei appoggia la mano sulla mia coscia lasciandomi stupito ma con il cuore pieno.Un inizio ❤️
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Sento che ci sei all'improvviso ❤️🏀🗞️
FanfictionEmma, giornalista alle prime esperienze deve intervistare il giocatore di basket più famoso a Roma: Simone baldasseroni. Raccogliere più informazioni possibili, ma è in esperta non sa come muoversi. Simone non sarà disponibile fin dal primo momento...