29.

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Mi trovo a fare una corsa al parco, oggi ho il giorno libero dall'agenzia, ho consegnato al mio capo l'articolo di gossip che mi aveva assegnato. Ogni giorno mi riempie di complimenti e non posso che esserne felice. Ho evitato Simone come se avesse la peste dopo la rosa bianca ha fatto solo tante chiamate e messaggi.
“ scusi?” mi volto fermandomi, tenevo il fiatone. Un ragazzo con tre rose gialle mi guarda.
“ si?”
“ lei è Emma muscat? ”
“ si perché?”
“queste sono per lei. Il ragazzo che le manda ha detto che non sapeva dove abitava: così ha chiesto alla sua amica dove fosse” sbarrò gli occhi. Ma questo era diventato pazzo? Mi cercava ovunque. Mi faceva quasi paura.
“ grazie comunque” rispondo prendendo le rose con il biglietto. Mi siedo nella panchina vicino a me,il ragazzo va via, prendo il foglietto dentro la bustina è leggo : « lo so sembro uno stolker ma voglio farti sapere che sei sempre più importante. » scuoto la testa.

Decido di chiamarlo non sapevo se era in allenamento. Squilla più volte, è a rispondermi è una ragazza.
“ pronto?”
“ io scusa devo aver sbaglia..” mi interrompe.
“ cerchi Simone?”
“ si ma non importa!” stronzo! Prima scrive queste cose poi è con una tizia.
“ è un secondo fuori con il suo manager. Puoi aspettare che lo chiamo”
“no. Stai tranquilla. Non dirgli nemmeno che ho...” la sua voce non mi fa finire di dire la frase
“Sara: ma quante volte ti ho detto che non devi rispondere al mio telefono?”
“sono tua sorella ne ho il diritto di sapere che combini. Comunque c'è un ragazza al telefono”
“ dammi qui!” sua sorella? Avevo confuso lei per una ragazza. Mi stavo vergognando a morte. “ pronto? Chi mi cerca?”
“ ciao Simone”
“Emma”
“ ti stai impazzendo sul serio? Mi hai praticamente fatto seguire da un ragazzo che vende fiori”
“ scusa è... Non so dove vivi. Se no te le avrei mandate a casa. ”
“ rose gialle stavolta? Sei geloso? ” gli chiedo.
“ potrebbe!”
“ non ci conosciamo nel quotidiano come puoi essere geloso di me?” era una domanda che mi tormentava dalla risposta che aveva dato. Era impossibile che potesse essere geloso di me.
“ non è essere geloso di qualcuno perché non siamo stati nessuno ancora. Ma è gelosia verso il tempo che passi con qualcuno che forse non merita o non ti vuole realmente conoscere. Al mio contrario” sembrava ovvia come risposta ma, mi aveva spiazzato realmente.
“ se ti va di conoscermi realmente... - stavo per fare un azzardo - ... Stasera non ho niente da fare, scegli tu un posto e mi passi a prendere”
“ ok ci sto. Mandami l'indirizzo poi”
“ certo non ti lascio mica cercare casa mia per Roma” ride.
“ ne saresti capace!”
“malfidato!” rido io adesso.
“ mi piace quando ridi. ” confessa dal nulla facendomi ballare il cuore velocemente. Sto zitta. “ ci sei?”
“ si. I complimenti mi hanno sempre imbarazzato. Se poi penso che ci stai provando.. ecco... Divento rossa”
“ beh almeno un po' ti piaccio!”
No Simone! Non è solo un po'! Tu mi piaci. Ma non posso dirtelo! Non posso fare in modo che tu ti innamori di me o che io possa innamorarmi di me. Questa cosa potrebbe sono un grande casino.
“ ti lascio nella tua convinzione!”
“ chi tace acconsente! ”
“ se lo dici tu..” respiro “ Simo..”
“ dimmi”
non prendermi mai in giro!” affermò in piena vergogna da questa cosa. Avevo estremamente paura di sentire dolore come l'ultima volta. Sentivo che sarebbe successo la qualunque se solo avesse provato anche lui a prendersi gioco di me.
“ non lo sto facendo Emma! ” mi lascio scappare un sorriso che non se lui percepisce.
“ senti, io, devo andare a casa che sono completamente sudata dalla corsa. Ci sentiamo per stasera!”
“ non bruciare le rose! - ride contagiando mi - a stasera ” chiudo la chiamata con le mani che mi tremano.
Per fortuna sto seduta!

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